Il Santuario
Itinerari lucani |
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La Basilicata è forse ancora oggi una delle regioni dItalia meno conosciute, certamente una terra dallidentità complessa che la storia ha variamente toccato e anche modificato, ma che ha conservato a lungo un suo carattere, una sua realtà di paese montano, chiuso e riservato, antico ma non immobile. Un paese lontano, da sempre, dalle grandi vie di comunicazione. La "questione meridionale" come si usa dire, ha sempre avuto in questa regione un suo epicentro proprio per effetto del suo isolamento e del suo abbandono. Isolamento e abbandono che sono però divenuti in questi anni meno compatti e meno duri: nuove grandi strade attraversano oggi la Basilicata, facile è arrivare in luoghi ancora intatti di grande suggestione, caratterizzati da orizzonti vastissimi e profondi silenzi. La regione comincia a muoversi, a offrire a chi desidera visitarla nuove possibilità di soggiorno e di viaggio. Un invito a vedere e a conoscere una terra che conserva antichi caratteri dun mondo che altrove sta oramai scomparendo e che qui resiste ancora in una sua dignitosa e tenace dimensione. Conoscere questa regione significa anche scoprire le
tante testimonianze d'arte che custodisce e stapparle al degrado dell'oblio. Ecco perchè
consigliamo ai turisti per caso, ai giovani curiosi, a chi vuol conoscere e visitare
questa terra due itinerari che si snodano, per buon tratto, lungo il tracciato della via
Appia romana che sino agli anni 70 del IXX secolo era lunica strada
utilizzabile agevolmente per recarsi da Matera a Potenza.
Quest'antica strada si snoda sulla sommità delle alture che fanno da spartiacque tra il
fiume Basento e i torrenti Acquaviva e Bilioso offrendo scorci paesaggistici di rara
bellezza. Per percorrere il primo itinerario, dedicato alla scoperta delle bellezze naturali locali, si esce da Matera in direzione ovest percorrendo la strada provinciale che corre ai piedi del colle boscoso di Timmari in direzione di Grottole. Si incontra lungo il percorso l'oasi di S. Giuliano, posta ai margini dell'omonimo lago artificiale. Qui non sarebbe male fermarsi per ammirare i tanti animali che nidificano, vivono e nuotano nel piccolo invaso. Dopo essersi riposati e rifocillati si può ripartire in direzione di Grassano. Ma prima di salire all'abitato conviene andare a visitare l'altopiano di S. Antonio dove, anche nelle giornate più calde, un vento fresco attraversa l'orizzonte. Poi si può continuare per Tricarico, punto di partenza per lescursione nel bosco di Fonti. Il secondo itinerario che proponiamo invece è dedicato alla scoperta dei centri tanti piccoli paesi che punteggiano le alture della Basilicata. Si parte da Matera in direzione di Miglionico, dopo averne visitato il Castello, la cattedrale e il delizioso centro storico, si riparte seguendo il tracciato dell'antica via Appia per giungere a Grottole. Piccolo centro arrampicato su un ripido pendio che custodisce un centro storico intatto e ricco di emergenze architettoniche notevoli quali il castello, i due conventi e tante piccole chiese. Da qui si scende nella valle del Bilioso da dove si risale alla volta dell'altopiano di S. Antonio. Qui i ruderi dell'antica Altojanni, o Altogianni, e il complesso monumentale del Santuario offriranno ombra e riposo ai pellegrini e ai visitatori stanchi di tanto peregrinare. |
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