DELTA V

SPAZIO

1998

1. Il mondo visto dallo spazio

2. Senza gravità

3. A l.c

4. Cento parole

5. Se telefonando

6. Facile

7. Tu mi vuoi

8. Distante

9. Sei tu

10. Palmer eldritch

11. Il mondo visto dallo spazio (Versione Babinsky)

Questo disco si propone come una vera perla del trip-hop nel panorama italiano. E di sicuro regge il confronto con artisti internazionali del calibro di Massive Attack e Portishead. Un disco di non facile presa, impregnato com'e' di sonorità distorte e a "bassa fedeltà". I Delta V esordiscono così:e fanno subito centro. Dopo 2 singoli ("a l.c" e "il mondo visto dallo spazio"),acquistano una maggiore notorietà col singolo "Se telefonando", cover di un grande successo di Mina, col testo scritto da (haimè) Maurizio Costanzo. Nel cd e' presente una versione più lenta rispetto a quella radiofonica, mentre nel singolo ci sono due bei remix. Atmosfere sognanti, che danno l'impressione di "muoversi nello spazio.. senza gravità". Ottime e veramente trip-hop sono "Distante" e "Palmer eldricht".. spuntate da un vero groviglio emozionale interno paranoico. Molto Depeche Mode e' invece "100 parole". "Facile" (4° singolo) e' l'episodio più pop, che si discosta dall'intero cd.. ma comunque ottimamente riuscito. Sono presenti due versioni di "Il mondo visto dallo spazio", che oltretutto e' accompagnato da un bellissimo video. L'inquietudine quasi fobica e paranoide del cd, e' accentuata dalla cantante, Francesca Touré, che col suo modo e il suo look, sembra una diva del passato che ben si accosta però col futuro. Voce stupenda, con "orecchio assoluto", capricciosa e irriverente. Un cd,in conclusione, molto molto bello. Curato negli effetti, con la supervisione del noto Roberto Vernetti (che in seguito ha collaborato anche con Elisa). Un consiglio? Se avete gusti difficili:compràtelo.

DELTA V

PSYCHOBEAT

1999

1. Il primo giorno del mondo

2. Non sei solo tu

3. Marta ha fatto un sogno

4. Silenzi

5. Sul filo

6. La mia cosa

7. Nel mare

8. Le cose che vorrei

9. Milla sensi

10. Quanti anni hai?

 

Seconda opera per il duo Ferri/Bertotti. Stavolta si cambia registro, iniziando da un elemento fondamentale:la voce. Infatti, Francesca Touré lascia il gruppo, per intraprendere una carriera da solista (peraltro subito bocciata al Festival di Sanremo). Al suo posto,la più solare Luana Heredia,di origini sudamericane. Bella voce, ma, per parlarci chiaro, il paragone con Francesca non regge. Seconda svolta: il sound. Si abbandona il trip/hop, per fare spazio a un puro pop..o beat, che dir si voglia. Stavolta niente cover, e il singolo battistrada é "Sul filo", bella canzone, in puro stile Delta V. I testi sono meno taglienti, meno "spaziali", ma più introspettivi:indagano la psiche.. L'unico filo conduttore col primo cd e' rappresentato da "Il primo giorno del mondo", che riprende il tema dello spazio.. (questo brano e' anche il secondo singolo, accompagnato da un video con vari special guest, come Maurizia Paradiso, Garbo, Angela Baraldi..). I temi affrontati indagano la forza interiore di superare le brutte esperienze, e andare avanti, lasciandosi indietro il passato.. si indaga la solitudine, e il non volersi ferire in amore. C'e' anche un testo a sfondo lesbo, "Silenzi", interpretato con Angela Baraldi, scritto dopo che il gruppo era stato in un locale omo. Vi e' inoltre la collaborazione di Garbo, che canta la bella "Quanti anni hai?".
Un cd di più facile presa, rispetto al primo, dove la voce di Lu si destreggia in gorgheggianti deliri elettronici vocali. I l prodotto, e' ottimo. Il terzo singolo "Marta ha fatto un sogno" indaga il prodotto forse più naturale e affascinante della psiche:i sogni. Il singolo esce in versione diversa, rispetto a quella del cd.
Con questo cd il gruppo acquista una maggiore notorietà, e collabora anche ad una serie di concerti con la Vanoni. La loro filosofia? La canzone che sopravvive all'interprete.

DELTA V

MONACO '74

2001

1. I treni e le nuvole

2. Un'estate fa

3. L'ombra in me

4. Un colpo in un istante

5. Numb

6. numeri in mia vita

7. My personal Zen

8. Clocks

9. Sui vetri di sole

10. Shine on gold

11. Quasi come vorrei

12. Em teus braços

13. Stories and lies

14. La differenza

15. Pull me under

16. Quello che resta

Straker & Foster ci sorprendono ancora. Si ricambia cantante! Questa volta la prediletta è Gi Kalweit, americana, di Minneapolis. La loro intenzione è cantare finalmente in inglese. Progetto che stavolta si può realizzare: non aveva senso cantare in lingua inglese con cantanti italiane. Quindi nel nuovo cd, ci sono ben 7 tracce in inglese. Lo stile pare una fusione tra i due precedenti cd. Ritmi di "Psychobeat" e sonorità di "Spazio", in un mix di musica anni '70. Infatti i nostri, si sono ispirati alle colonne sonore dei film degli anni '70... Ne esce un prodotto unico, originale. Molto omogeneo, anche se non immediato. Il primo singolo e' pubblicato a maggio: si tratta di "Un'estate fa" (uscita nel '72 in francese, rifatta in italiano anche da Mina), naturalmente col loro inconfondibile sound. La voce di Gi e' cupa, molto maschile. Ed irresistibilmente anglofona! Molto interessante e profonda. Il disco contiene pezzi interessanti, come "L'ombra in me", "Un colpo in un istante" (terzo singolo), "Sui vetri di sole" e la bellissima "Numeri in mia vita" (secondo singolo). Ci sono anche due tracce fantasma in inglese, mentre pare che una terza sia posta all'inizio del cd, rintracciabile solo con una particolare tecnica. La filosofia e' la stessa: la canzone sopravvive all'interprete. Questo cd non va perso, ne sottovalutato: originalità nel trasporre il passato nel presente, proiettato nel futuro. Si possono riconoscere "suoni" di "007", "Rocky" e altro ancora. Straker & Foster ci stupiscono ancora... mi stupiscono ancora.. e ancora una volta, mi fanno sognare. Complimenti.
Il cd e' dedicato ai mondiali di calcio Monaco '74.. "I primi ai quali abbiamo assistito e nei quali capivamo qualcosa..."
PS Nel singolo "Un'estate fa", c'e' una versione in inglese della canzone, e un remix, sempre in inglese, che fa molto "Spazio".

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