Le piccole "maschere" di Palazzo dei Guelfi a Cremona.

Il Palazzo dei Guelfi, detto anche di Cittanova, fu realizzato dagli architetti M.Bontempo e G. Pastore nel 1256, in una zona allora "popolare" della città di Cremona.

La facciata del palazzo si appoggia su portico, al piano terra, sostenuto da sei archi acuti che a loro volta si sostengono su pilastri quadrangolari.

Gli spigoli di alcuni pilastri del portico, sul fronte del palazzo, mostrano piccole sculture rappresentanti diversi volti umani dotati di corna.

In alcune di queste "facce" le corna formano spirali; in altre invece, esse sono ritte sul capo. Inoltre, sebbene sia difficile interpretare sculture così degradate, parrebbe che alcuni volti siano barbuti, altri privi di barba.

In verità, le immagini in possesso di chi scrive sono limitate e permettono di farsi un’idea solo parziale della situazione.

Pur tuttavia, come in altri casi simili a questo, non si crede di proporre un’ipotesi eccessivamente azzardata indicando come la piccola serie di immagini scolpite dovrebbe rappresentare una cosmologia, nella quale, in termini generali, le corna potrebbero avere significati "solari".

Parlando – appunto - in termini generali, si può ricordare come le corna a spirale ricordino tendenzialmente quelle dell’ariete, simbolo con significati equinoziali e primaverili; indichiamo come l’ariete sia – almeno secondo tradizione – simbolo dell’equinozio, mentre solitamente le due forme a spirale sono legate alla rappresentazione del divenire del tempo ed all’uguale durata del giorno e della notte quale avviene all’equinozio (1).

Le corna più "slanciate", quando esse hanno significato "solare", possono ricordare quelle del toro, ovvero del segno zodiacale che più di altri è connesso all’idea della "potenza" del sole crescente.

Altro elemento sul quale vale la pena di spendere qualche parola è il fatto che simili iconografie ne richiamano - alla lontana, ovviamente - altre di origine assai antica, e ricordano quelle relative a divinità celtiche come Cerunno, talvolta raffigurato con corna di cervo, mentre tiene in mano un serpente il cui capo è dotato corna di ariete. Tuttavia non si è di fatto in grado di definire meglio le ragioni della scelta di ricorrere ad immagini di origine così arcaica.

Per altro, è comunque interessante constatare come in un edificio "civile", come il palazzo di Cittanova, si sia inteso rappresentare, come sempre in sintesi simbolica, una cosmologia quale accade di trovarne in edifici sacri.

In verità, delle ragioni della presenza di immagini disposte a comporre cosmologie si è già ampiamente scritto su questo sito.

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Comenotare.htm

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/tempio.htm

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Ripatransone.htm

Per cui, nel caso non resta che tenere presente come la lapide duecentesca che si trova in facciata dell’edificio cremonese indichi che hoc palacium factum est ad honorem Dei, Beate Virginis . Questa dedica appare significativa a proposito del modo di considerare le proprie costruzioni da parte degli antichi edificatori.

(1) cfr. R. Guenon, Simboli della Scienza Sacra, Milano, 1975, pp. 170-174.

The little "masks" of Palazzo dei Guelfi in Cremona.

Palazzo "dei Guelfi" also known as "di Cittanova", was planned by the architects M. Bontempo and G. Pastore and built in 1256, in a popular zone in the town of Cremona.

On the facade of the building you can notice a portico raising on the ground floor with pillars supporting six acute arches.

The corners of a few pillars show little sculptures representing human "horned" heads.

In some cases the horns have a spiral shape; in other heads the horns are almost upright; moreover – although it’s difficult to interpret so ruined sculptures - it seems that part of the heads are bearded heads.

Anyway, taking in account similar situations, maybe it’s not too daring to suggest that the little group of sculpted pictures should represent a kind of cosmology where, in general terms, the horns could have "solar" meanings.

Keeping speaking in general terms, it’s possible to say that horns in shape of spiral remind of the ram - Aries, that’s a symbol connected with the equinox and the Spring; their form can remind to the equal lenght of day and night in the equinox (1).

The horns standing upright on the head, when they have a "solar" meaning, can recall idea of the Bull – Taurus that’s the astrological sign related with the "power" or the rising sun.

It seems worth to say that similar pictures could even remind – for a few aspects - of very ancient other pictures that are typical of Celtic gods as Cerunnos; this god is sometimes represented with deer – horns and keeping in the hand a snake with ram – horns. Anyway it’s actually not possible to specify the reasons of the presence of a so archaic iconography.

It’s also quite interesting to point out how a not - religious building shows –in the usual symbolical synthesis – a sort of cosmology that usually can be found in sacred buildings.

Actually, it’s already been dealt widely on this web - site with the reasons because you can find pictures forming cosmologies in ancient iconography.

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Asyoucannotice.htm

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/tempio.htm

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Ripatransone.htm

So, in this short writing we can only add that the carved inscription that can be seen on the facade of the building reports: hoc palacium factum est ad honorem Dei, Beate Virginis – This building was built in honor of God and Blessed Virgin.

This dedication seems interesting about the point of view of the ancient builders and about their idea of what had to be a "civil" building.

(1) cfr. R. Guenon, Simboli della Scienza Sacra, Milano, 1975, pp. 170-174.

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