Servizio

1) Saper organizzare una cassetta di Pronto Soccorso di squadriglia e conoscere l'uso specifico dei più comuni medicinali d'ambulanzeria. Ciò che occorre in una buona cassetta di Pronto Soccorso:
1 saponetta disinfettante;
1 piccolo asciugamano;
1 spazzolino da unghie;
1 "pinza chirurgica" e una pinza chiamata "Pean";
1 pinzetta depilatoria;
1 forbice commerciale a punte aguzze;
1 piccolo contenitore di rifiuto (fagiolo o arcella);
2 lame da bisturi monouso oppure lamette da barba;
1 boccetta di disinfettante alcolico;
1 boccetta di disinfettante non alcolico;
1 boccetta di acqua ossigenata;
1 boccetta di ammoniaca;
5 pacchetti di garze sterili da 10 * 10 cm;
1 scatoletta di garze "grasse";
2 bende orlate alte 10 cm;
2 bende orlate alte 5 cm;
1 rotolo di benda elastica;
1 rotolo di cerotto alto 2,5 cm;
1 pacchetto di cerotti medicanti di varie grandezze;
1 metro circa di rete elastica da medicazione;
1 bomboletta spray per medicazione protettiva;
1 pacchetto di cotone idrofilo;
1 sacchetto di guanti di plastica monouso;
2 lacci emostatici;
1 termometro;
1 scatoletta di aspirine;
1 tubetto di pomata per le distorsioni;
1 confezione di repellente per insetti;
1 confezione di amuchina (per potabilizzare l'acqua);
1 piccola lente di ingrandimento;
1 scatoletta di spilli e spille di sicurezza;
1 piccola torcia elettrica;
1 copia del manuale di Pronto Soccorso.

Il tutto va riposto in un apposita valigetta ai cui margini va indicato l'alto e il basso e su cui è applicata una croce rossa. Il materiale all'interno deve essere ben fermo, magari con l'ausilio di elastici o setti separatori.

2) Dimostrare di saper fronteggiar eventi come: ferite, distorsioni, ustioni, colpi di sole, emorragie, ecc.. Ferite

Distorsioni

La distorsione è la classica storta, infatti vengono interessati i muscoli e i tendini intorno all'osso e all'articolazione senza aver procurato una frattura. I sintomi che fanno supporre a una distorsione, verificabile solo con una radiografia, sono:
1. Dolore locale;
2. Movimenti dell'arto resi difficili dal dolore.
Nel complesso i disturbi sono più tenui rispetto a una frattura e tendono a migliorare. Infatti la più semplice distorsione può essere curata applicando panni bagnati di acqua fredda, nella parte interessata per circa mezz'ora oppure 1 ora; la parte dovrà essere tenuta sollevata. Dopo questa operazione si può spalmare una pomata adatta  e fasciare con una benda elastica in modo da immobilizzare un po’ la parte.

Ustioni

L'ustione è la lesione del tessuto provocata dal contatto con il calore o con particolari sostanze chimiche, quali gli acidi, gli insetticidi, i solventi. Le ustioni vengono divise in tre tipi, a seconda della loro gravità. Si è in presenza di un'ustione di primo grado (la più lieve) quando la pelle appare semplicemente arrossata e da luogo a un dolore bruciante ma sopportabile; viene definita di secondo grado l'ustione che rende la pelle gonfia, dolente, arrossata e cosparsa di vescicole; si parla invece di ustione di terzo grado (la più severa) quando la pelle appare letteralmente carbonizzata. Il trattamento d'urgenza delle ustioni deve essere volto a raffreddare la zona colpita: qualunque sia la serietà del danno, per prima cosa è necessario mettere la parte ustionata sotto l'acqua corrente fredda e lì lasciarla almeno cinque minuti. In alternativa si può effettuare un impacco freddo, utilizzando un panno pulito imbevuto di acqua. Se l'ustione è lieve questo trattamento risulta sufficiente per risolvere la situazione. É però opportuno rivolgersi al medico curante per fargli controllare la validità della vaccinazione antitetanica ed eventualmente per fargli effettuare un richiamo. Se si è invece in presenza di ustioni molto più serie (di secondo e di terzo grado), dopo aver raffreddato la zona colpita con acqua è importante accompagnare subito la persona al Pronto Soccorso o chiamare un'ambulanza. Non bisogna in nessun caso applicare pomate o ghiaccio (l'unica cosa da mettere è l'acqua fresca). Nel caso in cui gli abiti dell'ustionato siano rimasti attaccati alla pelle non bisogna far nulla per toglierli: solo un medico può condurre questa operazione senza provocare danno. Se ci si trova nella situazione di dover soccorrere una persona avvolta dalle fiamme, bisogna innanzi tutto spegnere il fuoco soffocando con una coperta o con un indumento sufficientemente ampio. L'infortunato in questo caso potrebbe aver bisogno di una respirazione bocca a bocca, quindi, una volta spente le fiamme, è necessario controllare subito che il respiro della persona sia regolare. Se è possibile, è opportuno applicare immediatamente su eventuali ustioni del viso un panno imbevuto di acqua fredda (non bisogna mai mettere ghiaccio). Naturalmente bisogna chiamare al più presto un'ambulanza.

Epistassi

La fuoriuscita improvvisa di sangue dal naso può essere causata da un colpo violento al naso o alla testa, da un raffreddore molto forte (che costringe a soffiarsi il naso ripetutamente e vigorosamente), da un polipo nasale, oppure può dipendere da alcune malattie in atto quali ipertensione, disturbi di cuore, malattie renali, ma anche della banale influenza. Nei bambini non è mai un sintomo grave, per cui è sufficiente fermare l'emorragia senza preoccuparsi più di tanto. Negli adulti e nelle persone anziane può invece essere il segnale di qualche grave alterazione a carico dell'organismo. Se si tratta di un bambino bisogna agire subito per arrestare l'uscita del sangue: il piccolo va fatto sedere con la testa piegata in avanti e la bocca aperta, per evitare che il sangue uscente ostacoli la respirazione. È molto importante inoltre che il sangue non venga inghiottito: se entra in bocca deve essere subito sputato, altrimenti potrebbe provocare nausea e vomito. Se è possibile, è bene porre del ghiaccio sulla fronte. Con le dita bisogna afferrare le narici del bambino esercitando una vigorosa compressione per circa dieci minuti. Una volta arrestata l'emorragia, è importante che il piccolo non si tocchi o, peggio, si soffi il naso almeno per quattro o cinque ore, visto che qualunque stimolo potrebbe far ricomparire il problema. In nessun caso si deve introdurre nel naso cotone idrofilo o peggio cotone emostatico. Dopo l'episodio è comunque consigliabile far visitare il bambino da un medico. Se l'epistassi si manifesta in un adulto non bisogna invece far nulla per fermare l'emorragia, soprattutto se la persona soffre di pressione alta. Le uniche due cose da fare sono: far sputare il sangue che accidentalmente entra in bocca durante l'emorragia e accompagnare prontamente l'ammalato al Pronto Soccorso se l'emorragia non cessa.

Svenimento / Colpo do Sole

Lo svenimento, che in termini medici viene definito "lipotimia", è la breve sospensione delle attività coscienti causata da un'improvvisa mancanza di afflusso di sangue al cervello, quest'ultima dipendente da un brusco abbassamento della pressione (la minima scende al di sotto dei 70 mm Hg). Può essere causato da una forte emozione, dalla permanenza in luoghi troppo caldi e troppo affollati in cui non c'è ricambio d'aria, oppure può dipendere da un digiuno prolungato o, al contrario, da un'eccessiva introduzione di alimenti, da uno sforzo fisico intenso o ancora da una lunga permanenza in piedi. É sempre preceduto da pallore, barcollamento, nausea, ronzio alle orecchie, annebbiamento della vista, sudorazione.
Dopo questi segnali d'allarme la persona perde conoscenza per un periodo di tempo che difficilmente supera i due-tre minuti. Per prima cosa è opportuno far sdraiare la persona sulla schiena, in un posto fresco (all'ombra), tenendole le gambe sollevate. Gli abiti devono essere slacciati, la cintura ed eventualmente la cravatta allentate. Se ci si trova in un ambiente chiuso è bene aprire la finestre o, almeno, agitare un ventaglio o un giornale sul viso della persona. Quando riprende i sensi è importante che stia sdraiata, sempre a gambe sollevate, per almeno una ventina di minuti: con questo accorgimento si mette al riparo dal rischio di svenire di nuovo. Non bisogna somministrarle né bevande alcoliche, né caffè, né tanto meno medicinali. É importante invece sdrammatizzare la situazione, facendosi vedere tranquilli. In effetti si tratta quasi sempre di un episodio che non riveste alcuna importanza. Nel caso in cui dovesse ripetersi, è bene invece consultare il medico.

Emorragie

Le emorragie sono la copiosa fuoriuscita di sangue conseguente alla rottura di una arteria o vena, o alla perforazione di un organo interno.
Come arrestare un'emorragia arteriosa:
1. Cercare di rallentare il flusso sanguigno comprimendo le arterie a monte (vedi figura);
2. disinfettare come una normale ferita;
3. Fasciare con garza sterile trasparente.
4. Chiamare un medico o se possibile portare l'infortunato da questo.
In caso di emorragia venosa:
1. Fasciare strettamente il punto leso dal quale fuoriesce il sangue;
2. Porre l'arto ferito rialzato rispetto al corpo;
3. Chiamare un medico o se possibile portare l'infortunato da questo.

Crampo

Il crampo è la contrazione dolorosa e involontaria di un muscolo. In genere colpisce i piedi, i polpacci, le cosce.
Tipici disturbi della gravidanza, spesso si manifestano di notte, forse a causa di un eccessivo affaticamento delle gambe o dipendenti da una cattiva posizione mantenuta troppo a lungo durante il sonno. Per far rilassare il muscolo, e di conseguenza far cessare il dolore, è sufficiente massaggiare la zona colpita (il massaggio favorisce la circolazione del sangue), oppure immergerla nell'acqua calda. Se il crampo colpisce il piede, si può provare a farlo passare tirando dolcemente l'alluce verso il corpo piegando contemporaneamente il piede in avanti e indietro. Se il crampo viene al polpaccio conviene mettersi in piedi, dondolando la gamba dolorante e gravando con tutto il peso del corpo sulla parte non colpita. Se invece il crampo interessa la coscia bisogna sdraiarsi massaggiando vigorosamente l'intera zona dolente.

Punture di Insetto

La puntura d'insetto può essere pericolosa solo se colpisce particolari zone del corpo (occhi, labbra e in generale il viso, lingua e gola), oppure se ad essere punto è un bambino molto piccolo o se la persona soffre di forme allergiche. In quest'ultimo caso esiste il rischio del cosiddetto "shock anafilattico". Per prima cosa è necessario rimuovere il pungiglione eventualmente conficcato nella pelle: l'operazione deve essere effettuata servendosi di una pinzetta. Dopo aver disinfettato la puntura con acqua ossigenata, è bene passarci sopra un batuffolo di cotone imbevuto di ammoniaca e poi applicarvi un cubetto di ghiaccio. Se la persona è stata punta in bocca è necessario farle fare dei gargarismi con acqua fredda salata (due cucchiaini di sale fino per bicchiere d'acqua). Per attenuare il dolore giova mettere in bocca un cubetto di ghiaccio. Se, nonostante queste cure, la zona colpita rimane gonfia e dolente bisogna rivolgersi al medico. Nel caso la puntura d'insetto dovesse dare luogo ai sintomi dello stato di shock (la persona appare pallida, sudata, avverte una sensazione di vertigine, tossisce, respira male, si sente debole, perde conoscenza o si copre di orticaria oppure presenta un gonfiore intorno agli occhi) è necessario chiamare immediatamente un'ambulanza. Nel frattempo la si deve far sdraiare e avvolgere in una coperta. La funzione respiratoria va tenuta costantemente sotto controllo perché potrebbe esserci bisogno della respirazione bocca a bocca. Anche se non si tratta di una vera e propria puntura, facciamo rientrare in questo capitolo il "contatto" con una medusa: necessariamente, questo contatto avviene quando la persona sta facendo un bagno in acqua da mare, e la medusa si "attacca" ad una parte del corpo. In questo caso non si tratta di una puntura né di una morsicatura, bensì di un contatto con una sostanza irritante (di natura basica, come ad esempio l'ammoniaca) contenuta nel corpo della medusa. L'unica cosa da fare, per neutralizzare la sostanza basica, sarà quella di porre sulla zona di contatto una sostanza acida, come ad esempio l'aceto da cucina.

Shock

Lo shock è la più temibile conseguenza del mancato arrivo del sangue ai tessuti. Si può manifestare in seguito a un trauma interno (rottura improvvisa di un organo) o a un'emorragia (perdita di sangue), oppure può insorgere a causa di una violenta emozione, può comparire in seguito a un'ustione o può dipendere ad una lunga esposizione al freddo. Può essere provocato anche dall'abuso di particolari farmaci (barbiturici, diuretici, vasodilatatori) o dalla puntura di un insetto, nel caso in cui la persona soffra di allergie. Qualunque ne sia la causa, lo shock presenta sempre gli stessi sintomi, in base ai quali viene diviso in tre stadi. Si parla di shock di primo stadio o di pre-shock quando la persona sente battere il cuore disordinatamente, ha freddo e appare molto pallida. Nel secondo stadio (shock moderato) la pressione si abbassa molto, la persona avverte una sensazione di irrequietezza e sulla sua pelle appaiono delle striature cianotiche. Nel terzo stadio, detto anche shock severo, il battito del cuore è molto irregolare, la respirazione è alterata, lo stato mentale è confuso e appare un'invincibile sonnolenza. Caratteristica di questo stadio è la cosiddetta anuria, che è l'impossibilità di fare pipì. Quest'ultima condizione è molto seria in quanto tutte le scorie che vengono normalmente eliminate con l'urina rimangono nell'organismo danneggiandolo.
Il passaggio da uno stadio all'altro, cioè l'aggravarsi dello shock, è del tutto indipendente dalla causa che lo ha scatenato. É importante inoltre sapere che lo stato di shock può insorgere anche diverse ore dopo il trauma, la puntura d'insetto, l'ustione e così via. Proprio per questo motivo è importante tenere sotto osservazione per diverse ore la persona che abbia vissuto una situazione a rischio di shock: solo così si può essere pronti a intervenire fin dai primissimi segnali. Per quanto riguarda il trattamento d'urgenza, per prima cosa è fondamentale riconoscere o almeno sospettare uno stato di shock, così da correre subito ai ripari: se la persona sente battere il cuore forte e nello stesso appare pallida e la pelle è fredda al tatto, bisogna farla sdraiare subito sulla schiena avvolgendola in una coperta calda. Il medico va contattato prontamente. Se la persona è già in uno stato di shock più avanzato è necessario chiamare immediatamente un'ambulanza, specificando di che cosa si tratta e possibilmente indicando la probabile causa della situazione (per esempio se la persona è stata punta da un'ape oppure ha vissuto un'emozione troppo intensa e violenta). Nel frattempo si deve coprirla e tenere controllata la funzione respiratoria. Se è necessario, bisogna eseguire prontamente la respirazione artificiale. La persona colpita da shock deve comunque essere ricoverata in ospedale.

3) Saper eseguire vari tipi di fasciature, anche di fortuna.
Costruire una barella in modo corretto ed efficiente.
Fasciatura di fortuna con il triangolo

Fascitura della mano



Fasciatura del polso

Fasciatura del gomito

Barella di fortuna

4) Sapere come si interviene in caso di: fuga di gas, scarica elettrica, incidente stradale. Fuga di gas

Scarica elettrica

Incidente Stradale