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DINAMISMO IMMAGINE LUCE |
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MATERIALI
TRADIZIONALI |
MATERIALI NONMATERIALI |
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LEGNO PLASTICHE VETRO ELEMENTI NATURALI |
Introduzione I NUOVI LUOGHI E LA "MATERIA" |
Innanzi
tutto dobbiamo fare una breve premessa circa il nesso logico che lega i
"materiali" , tradizionali o nuovi che siano, con la possibilità
di "ri-caricare" i "nuovi luoghi".
Nella storia, materiali e costruzioni sono sempre stati uniti in un un rapporto di stretta interdipendenza, anche quando, lo sviluppo di nuove conoscenze e di nuove tecniche ha permesso di svincolare il vocabolo "materiale" da alcune associazioni mentali pre-costituite. Oggi più che mai, sembra interessante analizzare tale rapporto in relazione al nuovo approccio verso la stessa "costruzione" , vista appunto come entità sensibili con la quale interagire. Il complesso rapporto tra "forma" e "materiale", considerato da sempre nella storia dell'architettura, un binomio inscindibile, oggi tende ad acquistare un significato nuovo, dove il termine "materiale" identifica qualcosa di concreto, pesante ed opaco, mentre il termine "forma-costruzione", qualcosa di artistico, creativo e leggero. Il tutto si trasmette attraverso una smaterializzazione dei contenitori ed un rinnovato approccio verso i materiali che li costituiscono: << muri da stabili, immobili, sordi a qualsiasi stimolo diventano membrane. ..perdono peso, guadagnano leggerezza, acquistano, esattamente come un sistema nervoso , intelligenza.Nella nostra ricerca, in particolare, intendiamo riflettere sulla "materia" che costituisce questi nuovi contenitori e con essi gli spazi in cui essi vengono inseriti, aiutando così a conformare quelli che noi definiamo "nuovi luoghi". I mezzi messi a disposizione nell'era del paradigma informatico, hanno permesso l'inserimento nella categoria"materiali" di elementi non specificamente deputati a tale ruolo - la luce, il movimento, lo spazio vuoto, l'immagine ect. -, finora, paradossalmente indicati come "non materiali" per eccellenza. Per quanto riguarda invece i "materiali tradizionali", scienza e tecnologia hanno fatto passi da gigante, riuscendo ad integrare, in uno stesso materiale, qualità fisico-tecnologiche ed estetiche ad ottimi livelli. Per concludere questa breve premessa citiamo questa frase di Dominique Perrault sulla sperimentazione costante e minuziosa della materia e l'ampiezza di orizzonti che essa può aprire: <<..proprio attraverso la materia, la pelle, l'involucro che avvolge le forme di un oggetto architettonico, che si innesca un atto di trasformazione, di metamorfosi di un luogo.Il nostro grande potere, di architetti, non è veramente la forma che possiamo disegnare, ma è ...di governare la presenza di un edificio..amplificandolo, riducendolo, orientandolo, e modificandolo.. |
Centro polifunzionale di J.Nouvelle a Praga.2000 |
<<..le
varie facciate del complesso differiscono l'una dall'altra, ma sono tutte
basate su due idee di fondo:l'inseriemtno di elementi grafici e del colore
e combinazione di porzioni vetrate e opache frangilose....Il fronte nord
è caratterizzato da una faccita vetrata curva a terrazze e da un
elemento grfico serigrafato che rappresenta un angelo (Andél) >>.
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Questa sezione della nostra ricerca tematica, sarà quindi strutturata con una parte dedicata ai materiali di nuova concezione - ovvero frutto della nuova essenza di "materialità" - , ed una parte dedicata ai materiali tradizionali, intendendo quindi con tale termine quei materiali che, pur essendo di vecchia concezione, aiutano attraverso un uso sofisticato delle loro qualità fisico-tecnologiche ed estetiche, a trovare soluzioni alternative alle mancanze rivelate dai non luoghi. Quindi, attraverso una serie di esempi mirati, cercheremo di analizzare prima i tutti questi materiali e quindi trarre alcune considerazioni. |
Parte
prima:
I MATERIALI TRADIZIONALI |
Nel
campo dei materiali cosiddetti "tradizionali" le innovazioni tecnologiche
hanno portato a risultati davvero sorprendenti.
Tutti i materiali, in genere,sono stati coinvolti nel turbine delle ricerche tecnologiche finalizzate al miglioramento delle loro prestazioni fisiche ed estetiche. Alcuni di questi poi, che solitamante venivano utilizzati per scopi secondari - tamponamento, rifiniture, etc. - grazie alle nuove sperimentazioni nel settore tecnologico, oggi occupano ruoli strutturali; un esempio tra tanti è sicuramente il vetro. L'obiettivo della ricerca in tale settore è ora quello di realizzare dei materiali che possano reagire intelligentemente, che siano cioè, in grado di automodificarsi ed autogestirsi. Tuttavia dobbiamo
notare che non tutti i materiali - anche se coivolti indifferentemente
nelle innovazioni- hanno avuto lo stesso successo; in realtà solo
pochi di essi posseggono quelle caratteristiche che li inseriscono tra
i "materiali" privilegiati per l'architettura del nuovo millennio.
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I metallisembrano essere diventati uno dei protagonisti del linguaggio contemporaneo, grazie al valido supporto tecnico messo a disposizione dall'industria del settore ed alle fortunate sintassi espressioniste di alcuni architetti. La plasticità, unita ad una inconfondibile brillantezza delle superfici, rende le architetture studiate con tali materiali particolarmente efficaci nel costituire elemento di riferimento all'interno di qualsiasi contesto urbano. Particolarmente efficaci sono gli effetti che tali materiali presentano nelle situazioni notturne, con l'ausilio di una studiata illuminazioni artificiali. |
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Gran
parte della superficie esterna è rivestita di titanio, il metallo
emblematico del museo di Bilbao, accoppiato all'acciaio galvanizzato, rivestito
all'interno da tela catramata. Lo spessore di una lamina di titanio è
di 0,3 mm.
60 tonnellate di titanio sono state tramutate in 33.000 lamine con un complicato procedimento attuato in vari Paesi: estratto in Australia, fuso in Francia, laminato a Pittsburg, decappato in Gran Bretagna, assemblato a Milano. |
Frank O. Gehry - Museo Guggenheim di Bilbao con rivestimento in lamiere di titanio http://www.archimagazine.com/abilbao2.htm |
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Uffici
Aplix, Le Celier-sur-Loire, Nantes 1999, D.Perrault
( Casabella 683, novembre 2000)
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Per i rivestimenti sono state scelte lamiere metalliche lucide che funzionano come strumento ottico - la lente di Fresnell- moltiplicando e riducendo i raggi luminosi: i campi ed i boschi circostanti vi si riflettono con un rislultato di forte impatto paesaggistico, che paradossalmente , amplifica il contesto naturale dissolvendo il costruito. Il gioco di riflessi svolge anche un azione deformante, poichè impedisce di misurare di comprendere le dimensioni reali degli edifici. | |||||
Acciaio inossidabile e polythylene terethalate (PET), forgiato in una forma ellittica specificatamente impostata per questo progettoLa struttura della passerella che collega due centri commerciali è basata su un paraboliode iperbolico ed è costituita da 18 tiranti pre-tesi e 18 elementi compressi da anelli perimetrali. |
Passerella pedonale lunga 19 metri di Hodder Associated, in Corporation streeet a Manchester.1997 (Arca 154, Dicembre 2000) |
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ll
legno, per quanto antico, è
un materiale che si adatta con straordinaria versatilità alle concezioni
più avanzate del costruire contemporaneo.
La sua capacità di conuigare architettura e natura, attualmente, si basa non più sulla sua immagine di materiale antico quanto piuttosto sulle sue potenzialità future, tanto da farne, per certi aspetti, un vero e proprio banco di prova per progetti realizzati nel nuovo millennio. <<Si era soliti pensare che il legno,affascinante per il suo calore, la sua naturalità e la cangiante maniera di invecchiare, non offrisse sufficienti garanzie di durata nel tempo. Ciò è oggi ancora più erroneo poiché le nuove tecnologie, i processi di seccatura e di trattamento garantiscono una eccezionale stabilità dimensionale a fronte di variazioni d’umidità e variazioni di temperatura importanti, quale base per una tenuta duratura nel tempo. Non bisogna poi dimenticare l’alta efficienza meccanica del legno lamellare, soprattutto in termini di resistenza e rigidità specifica, che permette strutture con favorevoli rapporti peso/luce coperta e quindi particolarmente adatte in tutti quei casi in cui la resistenza assoluta non è il parametro dimensionante>>. |
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A
livello strutturale, esso è definito da
travi rettilinee ordite nel senso della pendenza e che si sormontano l’una sull’altra in corrispondenza delle cesure. La struttura in legno a vista utilizza dieci essenze diverse ed associa tecniche particolarmente innovative del legno con superfici vetrate ed alluminio. |
Art’Ur-Loisier, Ampliamento della prorpia sede, a Bordeaux, Centre Technique du Bois et de l’Ameublement, ampliamente riconosciuto in Francia per il suo impegno nel promuovere il legno e le sue qualità tecniche ed estetiche. (Arca 154, dicembre 2000)
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Mahler Gunster Fuchs, torre per parcheggi ad Heibronn (Arca 156, Febbraio 2001) |
Le
facciate del parcheggio sono in lamelle di legno, distribuite
verticalmente. Una seconda pelle di griglia metallica si sovrappone, quasi un filtro ottico, di protezione verso la città e la natura, per affermare l'identità di un luogo "altro", un intervallo percettivo. |
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Lo scopo di questo progetto era di riscoprire l'essenza allineare dell'architettura giapponese attraverso il bambù come elemento strutturale e non strutturale .Il motivo per la scleta del bambù si è basata sul fatto che il bambù era una materia prima. In generale parlando tutte le altre fonti di legno sono prodotte in una forma o nell'altra prima del loro uso ufficiale come materiale da costruzione. Contrariamente a questo, tuttavia, il bambù è usato in un modo della forma originale. Di conseguenza, il bambù è un materiale e un prodotto allo stesso tempo |
Kengo Kuma ,Bamboo House Japon, 2000 http://www.archilab.org/public/2000/catalog/kengo/kengofr.htm# |
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Materiali
plastici
Le innovazioni tecnologiche, unite a sperimentazioni in campo chimico-fisico, stanno portando verso l'utilizzo di materiali artificiali con caratteristiche davvero innovative; un rinnovato interesse verso la questione ambientale, fa sì che venga posta maggiore attenzione verso i argomenti "scottanti" come il riciclaggio o lo smaltimento di queto tipo di sostanze, nonchè l'utilizzo delle stesse in condizioni di non tossicità per l'uomo. I materiali che maggiormente interessano il campo della ricerca, sono quelli provenienti dallo studio dei polimeri, che troviamo sempre più utilizzati in sostituzione di altri con caratteristiche chimico-tecnologiche meno interessanti. Una delle applicazioni più frequenti si ha proprio in sostituzione del vetro, considerato a volte troppo pesante oppure troppo esposto a fattori che lo danneggerebbero. |
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< otto cupole di variia grandezza, di cui la più grande è alta 45 metri, e dispone nel tratto di maggiore ampiezza, di una luce di 100 metri. Il materiale di copertura è compostoi di oltre 700 esagoni e pentagoni, realizzati con tre strati di ETFE saldati all'estremità e gonfiati fino a formare una camera d'aria alta circa due metri.Si è ottenuta così una coperturache pesa solo 1%dell'equivalente realizzata in vetro. Estremamante resistente e meno costosa del teflon, l'ETFE presenta ottime caratteristiche prestazionali, come, per esempio:permeabilità ai raggi UV, resistenza al deterioramento provocato dalla luce solare e assenza di manutenzione per circa 25 anni..>>, |
N.Grimsha
& Patners, Eden Project, a Saint Austell, in Cornmovaglia, 2000,
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M.Jantzen,"Hot stop", Fermata di autobus ipotizzata da ASI-Advanced Structures incoproprated di los Angeles, con la collaborazione dell'architetto/designer (Arca 170, Maggio 2002) |
Queste strutture sono costituite da un kit di parti fisse che include gli attacchi per collegarsi alla rete, gli schermi per la trasmissione di informazioni pubblicitarie, gli attacchi per scaricare sul personate notebook, video ad alta risoluzione.. | |||||
la realtà virtuale è ricreata attraverso la proiezione di filmati su dei pannelli in vetro e materile plastiche. |
G.Ranaulo, Wind lourge room, Fiumicino areoporto , Roma 2001 |
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Il
vetro
Le principali proprietà estetiche del vetro, ovvero la rifrazione e la trasparenza, permettono la realizzazione di strutture dalle caratteristiche evanescenti ed immateriali. Questo materiale oggi si presenta come il migliore ed il più promettente per quel che concerne le richeste del nostro tempo. La sua forza è fisica, grazie alle capacità di resistenza a compressione del materiale, i cui cultori ipotizzano lo sviluppo come sistema strutturale, ma soprattutto metafisica, in merito alla sensualità ed alle altre caratteristiche visuali e percettive dell'utilizzo contemporaneo. Inoltre esso consente un impatto molto basso con l'ambiente circostante. Questo materiale lo troviamo sempre più spesso come protagonista in espressioni architettoniche singolari, eclatanti. |
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P.Samyn Associes, edificio dell'aula magna per l'università la Cattolica di Lovanio, (Arca 171, giugno 2002) |
Il
volume che caratterizza l'edificio è una struttura di acciaio e
vetro con pannelli di grandi dimensioni che degradano dall'azzurro al bianco.
La scelta estetica del colore rientra in un gioco di attravzione per i visitatori e gli studenti. |
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Nouvel utilizza una pelle di vetro che lascia intravedere sia la struttura interna sia il giardino posteriore.Impiegando tre superfici parallele crea un ambiguità per cui il visitatori non sanno se quello che vedono è un immagine reale o un riflesso,il tutto immerso in un gioco di luci e ombre che volutamente va oltre la trasparenza per evocare un responso visuale soggettivo. | l
Jean Nouvel Music and Conference Centre, Luzern, Switzerland by (1990 - 1999). http://www.vitruvio.ch/arc/ingrandimenti2/g_mmc_06.htm
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Intervista
a J.Nouvel .
"lezioni di design" vai |
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Takashi Yamaguchi & associates, Water temple, Kyoto, 2000 (Arca 163, ottobre 2001) |
il piccolo edificio per la preghiera galleggia su uno speccgio di acqua ed è costituito da muri esterni lunghi 52 metri realizzati con strati successivi di pannelli di vetro verticali che racchiudono al loro interno un volume opaco. Questo nucleo attraversa il volume maggiore ed è ancorato sul fondo del lago | |||||
La
struttura è costituita dalla stessa superficie di rivestimento piegata
e curvata in modo tale da aumentare la propria resistenza.
Il guscio è in fibre di vetro, di forma organica e biomorfa, ed unisce la funzione strutturale a quella di diffusore della luminosità esterna negli ambienti interni |
John M. Johansen, ipotesi di spazi abitativi, 1997 (Arcaplus, 29)
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La struttura è in acciaio e vetro e racchiude una grande piattaforma che si inabissa per cinque livelli mettendo in comunicazione i diversi sistemi di trasporto. |
Gare du nord in Paris, J.M.Duthilleul, E.tricard, D.Claris, Arep, 2001 (Arca171, giugno 2002) |
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Gli
elementi naturali
Un forte interesse verso la natura e verso il paesaggio conducono ad un rinnovato interesse nei confronti degli elementi naturali, acqua e fuoco in particolare.
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L'acqua,oggi,
trova grande applicazione nell'architettura sotto diverse forme; sia come
elemento naturale ritrovato - ed in tal caso viene evidenziato proprio
l'aspetto naturalistico del materile, tanto da ridurre ai "minimi termini"
i supporti strutturali che la contengono - sia come schermo per la proiezione
di immagini o come semplice filtro.
Le grandi potenzialità che sono state riscontrate a questo materiale,in campo architettonico e non solo,unite alle innovazioni tecnologiche che aiutano a sfruttare al meglio queste sue potenzialità, lo inseriscono sempre più spesso come elemento dominante qualsiasi contesto urbano; questo anche perchè viene sempre più spesso inserito in modo diretto nella vita urbana, eliminando le barriere fisiche che lo ponevano come semplice elemento da ammirare. |
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WET DESIGN,è una delle maggiori società che si occupano di questo settore, creando fontane e giochi d'acqua in varie parti del mondo. Professionisti di diverse discipline si occupano di esaminare un progetto sotto diversi punti di vista che vanno dalle qualità del lateriale, alla manutenzione ed il risparmio energetico. |
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Le applicazioni
dell'acqua come materiale architettonico, oggi, sono davvero infine, grazie
anche alle nuove conoscenze che ci permettono di utilizzare questo elemento
nelle forme meno conosciute
è il caso ad esempio dell'acqua sottoforma di ghiaccio- che trova molte applicazioni sia in architettura che nelle scultura -... |
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(costruito dal 1990 tutti gli anni) |
Con un’estensione di 4000 mtq. l’albergo è stato costruito utilizzando 30.000 tonnellate di neve e 10.000 tonnellate di ghiaccio ed è in grado di ospitare 120 persone adeguatamente sistemate in camere dalle pareti interamente di ghiaccio. Artisti di fama internazionale espongono ogni anno le loro opere d’arte nelle gallerie che l’hotel mette a disposizione; ampi saloni con colonnati, sculture e pareti intagliate e decorate: tutto rigorosamente di ghiaccio | |||||
..ma anche dell'acqua nebulizzata. |
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L'intervento consiste nella creazione di magici anelli virtuali di nebbia artificiale - di 200 m. di diametro ed 8 di altezza, con uno soessore di 60 cm., ottenuti con un processo di nebulizzazione di acqua.Gli anelli, sui quali vengono proiettate immagini pubblicitarie e multimediali, siaccendono consecutivamente creando un effetto ascensionale e riproponendo così la torre sotto una nuova immagine di faroi multimediale della Parigi del terzo millennio. |
(G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, Torino 2001, oppure vai a G.Ranaulo home page ) |
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Diller + Scofidio,Blur Building Image courtesy of the architects http://www.archimagazine.com/awater.htm |
nuvolone artificiale creato atomizzando l’acqua del lago. L'acqua, portata ad alta pressione attraverso cavi d’acciaio, è nebulizzata attraverso 12.500 imboccature di spruzzatori sistemate su una struttura larga 91 m, profonda 60 m ed alta 18 m. Il nuvolone ha un controllo computerizzato che risponde alla temperatura, al vento ed all'umidità per provvedere una costante, ma mobile, nuvola attorno all’edificio. Di notte, la nube di nebbia diviene uno schermo per la proiezione di immagini. | |||||
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Ancheil
fuoco trova sempre più applicazione
nella cultura paesaggistica odierna, soprattutto a scopo evocativo ed identitario:
le figure create con le fiamme, che spesso di giorno sono sostituite da
fontane, trovano applicazione in contesti in cui sono richiesti forti
richiami visuali. Le immagini create dai giochi di acqua,di giorno, e fuoco
sono suggestive e forniscono al cittadino/passante un'immagine unica ed
indimenticabile.
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Le creazioni della Wet Design di giorno creano piacevoli giochi di acqua mentre di notte si trasformano in magici giochi di fuoco e luci |
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Parte
seconda:
I NON-MATERIALI |
M.Augé
sottolinea il pericolo di un appiattimento totale della personalità
all'interno dei grandi vuoti cittadini - da lui appunto definiti non-luoghi
-, i quali rappresentano uno dei più forti connotati del villaggio
globale.
E'difficile tuttavia negare che attraverso i moderni sistemi informatici,l'architettura in generale, e questi non-luoghi in particolare, possano divenire un "corpo sensibile"e quindi animarsi e sviluppare quelle capacità di flessibilità ed interattività proprie di un essere vivente. Le pareti degli edifici, oggi, sono in grado di trasformarsi in superfici sensibili , in grado di funzionare come dei diaframmi per regolare la giusta quantità di luce e di umidità, ed in pareti schermo, che si illuminano o che forniscono informazioni quando lo si desidera. Tutto questo dinamismo rende l'architettura di oggi "viva", sensibile ed attenta ai cambiamenti. << Ciascun progetto deve essere collocato tra complessità ed immediatezza, alla ricerca di strumenti efficaci perchè l'architettura, come la scienza, cominci ad accostarsi ai fenomeni urbani senza sopprimerne o misconoscerne la natura dinamica, aperta conflittuale ed eterogenea..>>
Prenderemo in
considerazione alcuni di questi non-materiali cercando di analizzarli
come se fossero dei materiali tradizionali, ovvero, cercando di trovare
in ciascuno di essi, le proprietà che lo contraddistinguono
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<< superare la pesantezza , l'inerzia, l'opacità del mondo>> (Italo Calvino, in Lezioni Americane). Anche nell'ambito
dell'architettura, così come Calvino indica nella letteratura, il
tema della leggerezza e della trasparenza segna una nuova ed originale
interpretazione del mondo di oggi.
<< La luce - con la trasparenza - , ha già disgregato l'involucro architettonico ed ha forzato le tecnologie costruttive a mettere in atto soluzioni inedite. L'ottemperanza alle leggi della gravità e della pesantezza , propria delle strutture architettoniche, viene oggi negata dalle attese di flessibilità, di temporaneità , di trasformabilità.La statica e la durata dei materiali e delle forme tradizionali sono sottoposte a revisione radicale, in cui i tempi d'uso sono stati del tutto capovolti. Alla delimitazione di uno spazio interno opposto a quello esterno si sostituisce la continuità e la trasparenza dei volumi e addirittura il sovvertimento del concetto di spazio pubblico e privato.Nel radicamento e nella staticità tradizionalmente propri dello spazio costruito si va insinuando il bisogno, ancora espresso con timidezza, di nomadismo e transitorietà.Al rispetto della consuetudine costruttiva e funzionale governata da schemi culturali riconosciuti si sovrappone l'esigenza di rinnovare forme, funzioni e schemi comportamentali. Allo spazio della stabilità si sostituisce quello dei flussi. Allo spazio delimitato da oggetti architettonici quello delle idee. Alla cultura statica la cultura dinamica.Sono richieste forme originali dunque, per materiali originali, che dovranno proporsi concretamente attraverso materiali - questa volta inteso nel senso originario del termine - nuovi o materiali antichi riconsiderati, aprendo la strada a linguaggi espressivi dell'architettura non ancora frequentati .Tuttavia, dobbiamo notare che all'interno del non-materiale trasparenza si debbono fare delle distinzioni concettuale ;da una parte esso può essere utilizzato solo per le sue proprietà estetiche, superficiali, dall'altra può essere utilizzato nella sua completezza, ovvero andando oltre l'aspetto fisico che lo caratterizza. Quindi, da una parte evidenzia solamente una concezione legata ad tecnica costruttiva, capace di mettere in luce, attraverso strutture trasparenti, elementi che altrimenti rimarrebbero nascosti - quella che noi definiamo trasparenza oggettiva - dall'altra la possibilità di stabilire una continuità che va oltre il semplice rapporto percettivo interno-esterno - per noi trasparenza cognitiva -. In quest'ultimo caso entra in gioco un fattore determinante , soprattutto per la "ri-carica" dei non-luoghi, che è appunto quello dell'interattività. |
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Il grande lucernaio è tagliato da una struttura cheavvolge lo spazio interno in movimento reso dinamico e variegato dala luce:quella diurna che riflette sui sementi vetrati i suoi raggi e quella notturna, che accende la figurazione di vivaci effetti luminosi.Anche nella seconda composizione di elementi trasparente della librery la luce crea un ricco intreccio di trasparenze, luci ed ombre destinato a comporsi nell'immagine di un'aerea e luminosa velatura. |
Ed
Carpenter, "LIGHT WINGS", G.B.AIRPORT HOUSTON, TEXAS E "LIGHT VEIL",
S.COUNTRY LIBRARY DI MENPHIS, TENNESSEE, 2000
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Toyo Ito, TOWER OF WIND, YOKOHAMA, 1996 (G.Ranaulo, Light architecture, 2001, Torino)
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La
città occidentale è percepita da Ito come un museo permanente
di monumenti e spazi;Tokyo, una città effimera e cangiante, articolata
non attraverso i suoi edifici ma attraverso i pali dell'elettricità,
le insegne luminose e la segnaletica stradale.
La luce in tal caso ricopre un ruolo sia fisico che metafisico.;la città cambia dopo il tramonto quando rivela la sua condizione immaginaria |
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In questo caso la trasparenza va oltre l'immagine di superficie, lascia libera la mente di giocare con gli elementi che affiorano E' un'immagine che permette di conoscere meglio l'edifico , in quanto oltrepassa la superficie di facciata
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Toyo Ito, MEDIATECA DI SENDAI, 1997 (G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino)
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La pelle dell'edificio che non solo separa l'interno dall'esterno, ma circonda gli spazi alla base ed in cima alla struttura, si presenta come una doppia pelle di vetro che configura la facciata sulla strada principale. La mediateca si presenta come un luogo di integrazione tra spazio naturale (aria acqua e luce 9 ed uno spazio virtuale 8 dato dagli elettroni. | |
Sotto l'inquadramento di cemento bianco e grigio delle finestre e delle vetrate superiori, sono serigrafate una serie di immagini:un poema di J.Palach, un insieme di nuvole, una gigantesvca foto di un angelo sulla parte semicircolare che termina l'edificio. |
Jean-Nouvel, EDIFICIO ANDEL, PRAGA, (G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino) |
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Nella società
di oggi i flussi meccanici e fisici assumono sempre più importanza;
è fondamentale quindi pensare ad un'architettura metaforica, fatta
di spazi dinamici, in continua evoluzione.
<< Spazi che, - come sostiene Gehry - si evolvano nell'arco della giornata, assecondando i diversi momenti che la città vive dal giorno alla notte>>.
<< l'edificio diventa luogo, uno spaccato dove poter vedere la nostra socità. Società e realtà sono in continuo movimento, al contrario di quello che avviene per un edificio. Diventa affascinante allora il tentativo di farlo interagire, muovere con quello che lo circonda, che è la nostra socità cosmopolita, indefinibile, senza strutture, invisibile.L'architettura diventa scoprire questo invisibile attraverso la trasparenza e l'immaterialità>> Anche all'interno
di questo non-materiale possiamo fare delle distinzioni concettuali
; possimo classificarlo ad esempio in base a determinate qualità
che lo contraddistinguono.
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Il movimento è solo un fattore esterno, si limita alla superfici e non penetra all'interno della progettazione. E' spesso supportato dai mezzi del paradigma tecnologico, ma con un uso piuttosto superficiale.
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Calatrava
intende l'evento naturale come suprema perfezione; per questo usa le logiche
scientifiche come atti sublimi per distribuire la materia.L'equilibrio
della materia, dato dai più sofisticati sistemi di calcolo e ad
una pèrofonda sensibilità dell'artista
l |
Santiago Calatrava, Valencia Opera House Camino de las Moreras, Valencia, Spain 1996
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Tadao Ando, complesso polifunzionale e galleria d'arte, Tokyo, 1980 (Tadao Ando, le opere, e gli scritti, Electa 1995, Milano)
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L'edificio è costituito da tre corpi con struttura in cmento armato a vista. Le interruzioni tra uno corpo ed unaltro danno origine ad una serie di terrazze a gradoni dove gli spettatori si possono sedere.. Quindi le scale non hanno solo valore di servizi ma servono anche parte del progetto | |
Il movimento è dato dallo studio di elementi separati vuoi l'immagine della metropolitana, vuoi il contesto in cui si inserisce, vuoi la forma eareodinamica, per l'esempio considerato..
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Mehrdad
Yazdani
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Aggettante
tettoia in metallo che segnala l'accesso alla metropolitana.
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il
progetto è concepito attraverso una separazione segli elementi presenti
;servizi, verde, edifici...
Solo in ultima fase gli elementi vengono riunuiti a formare l'opera completa |
Genesi formale del progetto vincitore del Parco della Villette, di Bernard Tschumi
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Il movimento è dato da una serie di fattori intrinsechi ed estrinsechi che si rincorrono e si combinano vicendevolmente. In questo caso è la personalità dei fruitori del servizio stesso a creare movimento, sia nel progetto dei Nox che in quello di Scofidio &Diller
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una
macro-struttura in cui attraverso complesse connessioni multimediali con
vari sisti web ci si trova immersi in un ambiente di pura informazione
trasmessa attraverso superfici tecnologiche.
La strana forma della "costruzione" dipende non solo dal tipo di "informazione", ma anche dai "flussi", dall "contesto" e quant'altro. |
Kas
Oosterhuis, TRANS-PORT 2001,
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16 hrs segue quattro personaggi: il visitatore, lo studente, l'artista di media e il coreografo, tutti visti contemporaneamente sullo schermo diviso in quattro quadranti. Quando i percorsi dei personaggi si sovrappongono, gli eventi, le installazioni artistiche, gli schermi interattivi, gli spettacoli e i vari occupanti del museo sono visti da diverse angolazioni e punti di vista allo stesso tempo. |
Diller+Scofidio, "16 hours",MUSEO SPERIMENTALE, USA 2001, 11'00'' |
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creazione di una passeggiata ecologica all'interno della Galleria; due schermi di acqua verticale distanziati l'uno dall'altro circa 3 metri all'interno dei quali corre una passerella per i pedoni.I due schermi, oltre come barriera per l'inquinamento vengono utilizzati per la proiezione di immagini video di diversa natura. |
Gianni Ranaulo, Galleria del Tritone, Roma, 1995 (G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, Torino 2001, oppure vai a G.Ranaulo home page )
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Peter Eisenman, virtual house, 1999 G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino)
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le
forme si contraggono e traovano nel movimento una spazialità concreta.
Il terreno è un tutt'uno con la casa;nuovi spazi si aprono e si chiudono uno dentro l'altro definendo nuove possibilità dell'abitare. |
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I sistemi tecnologici servono per poter manipolare la struttura.Sarebbe impossibil ottenere alcuni risultati se non vi fosse l'ausilio di tali mezzi. |
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La realtà
odierna si presenta "impregnata "di immagini; impalcature pubblicitarie,
schermi parlanti, insegne digitali , nuvole colorate ed altro ancora,allestiscono
il grande spettacolo, luminoso ed accattivante della nostra vita quotidiana.
Tutto questo naturalmente
è stato amplificato con l'introduzione dei nuovi mezzi di comunicazione
multimediali.
Questa premessa
ci permette quindi di distinguere ancora una volta più tipi dello
stesso non-materiale "immagine";
l'immagine di superficie, l'immagine
contestuale e l'immagine interattiva.
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L'immagine di superficie , come dice la stessa parola non va oltre la superficie, la facciata.Dopo aver catturato lo sguardo, il suo compito è finito. E' un'immagine "vuota" |
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La torre si presenta come una gigantesca scultura costituita da due volumi di 45 e 54 piani, secati da una lama tridimensionale di luce |
Arquitectonica e studio D'Agostino Izzo & Quirk, TORRE PER IL WESTIN HOTEL A TIMES SQUARES New York, 1999 (Arca 157, Marzo 2001)
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Wet
Design, GIOCHI DI AUCQUA E LUCE, CROWN CASINO, MELBOURNE, AUSTRALIA,
1997
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I giocxhi di luce ed acqua sono utilizzati per creare situazioni suggestive che attirano l'attenzione del cliente. | |
Il suo fine è di ricreare un nesso con il contesto in cui è inserita. E' un'immagine significativa, il cui solo pensiero ti riporta alla mente alcune situazioni ad essa legate.
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il
linguaggio artistico di Bill Viola mette in comunicazione musica, suoni
e proporzioni visive e quasi un'architetura dell'immagine sul supporto
essenziale dell'elettronica.
In questa video istallazione sonora scorrono le immagini di un uomo e di una donna che si muovono im paesaggi notturni, in un gioco di lucio e di ombre per effetto della proiezione delle immagini su diversi livelli paralleli del tessuto traslucente. |
Bill Viola, the veiling, 1995 G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino)
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Il Museo Ebraico di Berlino documenta la ritrovata capacità di parlare dell'architettura e soprattutto di essere compresa, senza bisogno di intermediazioni e filtri esplicativi. E quello che più stupisce nel Museo Ebraico di Berlino è che le interpretazioni sono congruenti con il programma "iconografico" di Libeskind |
Daniel Libeskind . Una Z drammatica per raccontare il dramma dell'olocausto,Dettagli delle finestre del museo di Berlino (Tutte le immagini sono di Matteo Zambelli). |
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TEVERETERNO Progetti effimeri per la città eterna Un progetto in collaborazione ideato da Kristin Jones http://www.tevereterno.it/home.htm
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I miti che si intrecciano lungo il Fiume e la sua stessa storia sono la fonte di ispirazione di questo progetto, che intende risvegliare la memoria collettiva del rapporto della città con il suo Fiume. | |
E' un'immagine in continuo movimento, in continua trasformazione come le sensazioni che evoca. La sua proiezione permette un'interattività che trasforma il cittadino-passante, in cittadino-protagonista di quel luogo. |
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G.Ranaulo, Light breath, Ginevra, 1996
G.Ranaulo,
Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino)
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Il progetto prevede una vela di vetro resa mobile da un sistema combinato di cellule fotoelettriche e bracci meccanici, che avvolge in lunghezza l'edificio eistente.. l'idea si prorpone una modernizzazione intelligente ed ecologica sull'architettura esistente, prevedendo inoltre la proiezione di immagini ed informazioni varie sulla facciata ondulata | |
si tratta di un architettura "liquida". La strana forma, frutto di attenti studi tra corpo umano e tecnologia, è modificabile con l'interazione delle persone che visitano il museo. |
Nox, Blow out Beachness, 1994-97 G.Ranaulo, Light architecture, testo&immagine, 2001, Torino)
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Toyo Ito,L’Uovo dei venti a Tokyo, una “galleria-video all’aria aperta” progettato da Ito nel 1989 per gli abitanti di “River City”, |
Rappresenta un altro esempio in questa direzione. L’uovo tecnologico, rivestito da pannelli in alluminio traforato, attraverso schermi comunica immagini dal suo interno che si sovrappongono a quelle che la città proietta sul suo guscio. E’ un’architettura mutevole per la città del futuro, uno spazio espositivo in una “stazione spaziale” ormeggiata in un centro residenziale, che diffonde informazione e arte. | |
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Toyo Ito, Allestimento della mostra alla Basilica Palladiana <<L'architettura
nell'epoca dell'elettronica è la figurazione dl vortice dell'informazione",
quindi comunicazione di un fatto reale attraverso il virtuale, tramite
informazioni visive che, sovrapponendosi come avviene nello spazio mediatico
allestito in un angolo della basilica, creano interferenze ottiche, grafismi
in movimento in cui il dato di partenza, il disegno di un particolare tecnico
o la planimetria di un edificio, perde significato e viene trasfigurato.
Le colonne evanescenti diventano il vestito dell' "architettura [che] deve
essere oggi un vestito mediale:
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Un
discorso a se merita .....
..la luce Da qualche anno
si sta sviluppando un’attenzione crescente nei confronti della luce sia
naturale che artificiale in architettura.
Tralasciando la
questione più impegantiva della rinnovata valorizzazione della luce
naturale, poniamo la nostra attenzione verso quella artificiale, legata
fortemente al discorso dell'immagine.
Intervenire con
la luce in un ambiente significa modificare lo spazio in cui ci muoviamo,
creando nuove percezioni di paesaggio e di atmosfera.
La luce artificiale quindi diventa cosí una nuova “materia” che può essere d’aiuto ad enfatizzare le architetture, stimolando la percezione della tridimensionalità dell’oggetto e conferendogli una magia che altrimenti non avrebbe. Accade così che, seppure la forma dell’oggetto risulti ancora riconoscibile nelle sue linee generali qualsiasi sia la condizione di luce, i dettagli di tale forma, le particolarità della superficie, la percezione delle ombreggiature diventano elementi che dipendono dal modo in cui l’oggetto è illuminato.<< Semplice ed efficace, l'oggetto luminoso diviene l'elemento architettonico che riscatta una realtà scarsamente caratterizzata:è il faro che si illumina durante la notte, il referente urbano che offre le coordinate di orientamento, il momento catalizzatore che si esprime nella memeoria del viaggiatore>> (M.Vitta, in Fantasie luminose, l'Arca 157, Marzo 2001) |
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ApsT , D40 / TRA ARTE ED ARCHITETTURA http://architettura.supereva.it/files/20010606/f/
<<Un grande totem informativo, un semplice volume di cristallo opalescente e cangiante, in relazione alla luce riflessa, è stato pensato come fondale indistinto che sarà espressione di tale rapporto, definendo un nuovo tipo di curtain wall, che ricerca un’unitarietà tra architettura ed immagine. La concezione di un tale spazio primario esprime, così, il convincimento che la qualità estetica di uno spazio, la sua bellezza sia una sensazione fisica che coinvolga tutto quanto il corpo: ha detto Robert Wilson << io sono mosso, toccato da qualcosa, io sento questo qualcosa e tutti quanti gli elementi chiamati in gioco suggeriscono infinite interpretazioni>>. La percezione di questo spazio assume carattere variabile ed ambiguo perché senza dimensioni apparenti, grazie alla sua estrema indefinitezza, non potendo avvertire più alcun rapporto tra un elemento e l’altro>>.
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La
sua pregnanza simbolica, al di là dell'immediata metafora della
luce, che siinnalza repentina in una gestualità quasi di sfida,
risiede nella qualità progettuale....dove l'architettura contemporanea
si conuiga con le ragioni del disegno indutriale:oggetto luminoso di notte
e corposa presenza di giorno...essa è in prima istanza estetica
perchè la sua funzionalità va ricercata in una strategia
di riqualificazione della città che fa delle <<tracce mnestiche>>,
ovvero del nuovo << monumentalismo>>, un elemento di identità
collettiva, e quindi di cultura.
Un
segno luminoso per Milano, piazza Duca D'Aosta, Milano 2001
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Portano
con se la volontà di caratterizzare il luogo, di modificarne le
relazioni percettive, e di comunicare nuove emozioni all'osservatore .
Keiichi
Tahara ECHOS DE LUMIERE ,
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( Arca 158, Aprile 2001) I progettisti hanno fornito di una nuova identità un manufatto del 1950 rivestendolo con una "pelle trasparente", costituita da una scatola di vetro distanziata di qualche metro dalla vecchia facciat in modo da consentire la permanenza dei vecchi balconi.La notte questo edificio si trasforma in una sorta di lanterna, che si accende e spegne in base al numero di clienti che accendono la luce nelle camere: una sorta di organigramma luminoso della vita di chi abita il manufatto.
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Arquitectonica, America Airlaines Arena di Miami, 1999 (Arca 157, Mrzo 2001) Le luci ed i colori caratterizzano gli ambienti e distinguono i materiali, creando un atmosfeta quasi surreale. Mentre di guirno sono le intersezioni che creano l'atmosfera, di notte i padroni sono i colori.
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Da questa carrellata di esempi possiamo tranquillamente sostenere che in effetti i nuovi materiali che vengono messi a disposizione dal paradigma informatico , hanno tutte le caratteristiche per ri-creare quelle condizioni tali per cui un luogo possa tornare a far parte della vita attiva del cittadino. |
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI. |
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Oltre
ai libri sono stati consultati diversi siti internet.
Sono indicati accanto ai singoli progetti sottoforma di Link |
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L'immagine sullo
sfondo delle tabelle è una scultura di Gabriele
Levy,
www.italya.net/levy/exhibitions/
20011/vetro.JPG
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