Grecia : Creta centrale e Santorini                                    

   

Periodo :   Agosto 2011  ( 7 giorni) 

Partecipanti : 5 

Organizzazione : Pacchetto Volo+Hotel

Mezzi di Trasporto :   Volo Charter, Bus, Aliscafo, Auto a  nolo.

Itinerario : Gouves, Iraklion, Agios Nikolaus, Cnosso, Bali

                  e escursione a Santorini

                 

 

Note di Viaggio
 

E' un'isola grande e varia  prevedete almeno due settimane

Profumi e rumori di cicale attorno al palazzo di Cnosso

Gouves un posto un ò strano , ma và scoperto pian piano

Il museo  Archeologico di Iraklion è assolutamente da vedere

Una gita a Santorini in aliscafo ne vale veramente la pena

Bali... non siamo in Indonesia ma è proprio un bel posto

Degustate verdure e frutta molto fresche e tipici piatti cretesi

Norme di circolazione e di sicurezza un pò discutibili

 

     

Racconto del Viaggio

Questa doveva essere l'occasione per un nuovo giro d'Europa, ma per alcuni problemi poco prima della partenza , quando tutto era già organizzato dobbiamo cambiare programma,, pazienza succede.

In pieno Agosto cerchiamo di salvare quel che si può e in una agenzia troviamo un pacchetto volo + hotel  per Creta, un'occasione anche per la mia compagna  di poter vedere un pezzo di Grecia per la prima volta nella sua vita, io invece non ci mettevo piede da un pò di anni,  vedi  viaggio a Rodi.

A Fiumicino , conosciamo una coppia di simpatici amici :  Massimo e Bernadette con il bel bambino Emanuele con la nostra stessa destinazione di alloggio, da questo momento si uniranno a noi per quasi tutti i momenti del viaggio per cui li possiamo sommare nel numero dei partecipanti come è scritto sulla testata di questa pagina ....  si fideranno ciecamente delle mie escursioni fai da te in giro per l'Egeo  e ne resteranno anche soddisfatti anche perche a dire il vero non erano  molto preparati sugli itinerari turistici da seguire , con loro passeremo dei bei momenti e qualcuno anche un pò piu teso come succede spesso quando ci si muove assieme. 

 

Volo puntuale, arriviamo a Creta ed atterriamo presso l'aeroporto della sua capitale Iraklion che dall'alto si distingue benissimo per il classico colore bianco delle città Greche.  Prendiamo il pullmino per raggiungere il nostro alloggio in località Gouves , poco a est . La cosa che piu mi colpisce rispetto alle altre volte è il clima, non sembra affatto bello per essere in Grecia,, si alternano nuvole, sole e raffiche di vento che rendono il paesaggio marino addirittura minaccioso, il lungomare è spopolato , come primo approccio non è dei migliori, ma come ricordo sempre a tutti mai giudicare un posto al vostro arrivo,  aspettate almeno qualche giorno per emettere sentenza.

Gouves in realtà all'inizio sembra un posto poco significativo ma si fà scoprire pian piano e alla fine si fà anche amare come località turistica. Per noi rappresentava  solo una base di partenza rimediata all'ultimo minuto, da lì ci sposteremo per visitare qualche altro luogo nella grande isola.

Il villaggio dove risiediamo (ahime ! non posso chiamarlo in maniera diversa)  a prima vista non è il massimo della bellezza , piuttosto come diciamo in Italia è "senza infamia e senza lode"  , (preferisco non citarne il nome poiche i miei racconti devono trasmettere qualcosa del posto geografico e non di quello turistico  commerciale) però poi la nostra opinione sarà positiva, tra l'altro per un tre stelle si è mangiato piuttosto bene, erano vari i prodotti greci freschi e saporiti che si trovavano sulla tavola. Dal punto di vista paesaggistico la cosa più bella è il panorama sulla vicina e selvaggia isola di Dia, nata secondo la leggenda greca da Zeus che trasformo una grossa lucertola in pietra, oggi è anche una riserva naturale.

Il giorno successivo , cambia il clima , con sole e tempo più stabile , così tutto diventa più bello... decidiamo di andare subito a fare una esplorazione della vicina capitale ,  i nostri amici Massimo , Bernadette con Emanuele ci vedono intraprendenti e si aggregano a noi,  da buoni viaggiatori anche se stavolta residenti in villaggio, ci rechiamo subito alla fermata dei mezzi pubblici e facciamo la prima esperienza di trasporto,  tutto và liscio e arriviamo nel centro di Iraklion.

Sotto un forte sole  ci dirigiamo guida alla mano vicino le mura del forte Veneziano grande testimonianza del passato con un bel porticciolo , mi colpiscono le belle e grandi spugne marine  che  compaiono sui banchi dei pescatori, poi ci inoltriamo nel centro commerciale tra salite e discese ci sono molti negozietti interessanti, arriviamo in una piazza dove alcuni manifestanti mostrano intraducibili striscioni sicuramente di carattere politico e per finire la mattinata visitiamo l'importante museo archeologico una tappa obbligatoria se si vuol capire qualcosa della lunga storia di questa isola.

 Il museo conserva notevoli reperti che hanno avuto fondamentale importanza nella ricostruzione di un susseguirsi di periodi, a cominciare dalla civiltà minoica che ebbe origine almeno 2700 anni prima di cristo, culla delle civiltà europee, già evoluta in tanti campi, nelle arti e  nella scienza,  creatrice di grandi e stupendi palazzi, poi improvvisamente scomparsa forse a causa della cenere proveniente dell'eruzione del vulcano di Santorini , 100 km piu a nord  . Una serie di stupendi oggetti compaiono nelle vetrine del museo , alcune sono diventati dei simboli dell'isola come i delfini , la testa del toro, la tauromachia e le tre vergini, insomma usciamo davvero soddisfatti anche per i nostri amici è stata una bella esperienza e un benvenuto vero a Creta!

Dopo uno spuntino per pranzo in un chiosco del centro, facciamo qualche altro giro tra i negozi e con un altro bus di linea ce ne torniamo nel nostro villaggio, è stata una piacevole giornata che ci ha permesso di entrare un pò  più in contatto con la realtà di questa isola , visitare la capitale è sempre un buon punto di partenza.

               
Iraklion Isola di Dia Iraklion Cnosso Cnosso
Agios Nikolaus Gouves Santorini Santorini Santorini

Il giorno successivo , dopo una buona colazione decido con la mia compagna  di fare una nuova escursione con i bus pubblici, visto che la prima sperimentazione è andata bene, questi consentono di raggiungere molte località e anche di spendere poco rispetto ad altre soluzioni proposte sull'isola.

A piedi ci incamminiamo sotto un sole  che comincia a crescere, lungo la strada si scorgono case in costruzione, abitazioni lasciate a metà , architettura disomogenea, tralicci con fili volanti della corrente elettrica, insomma il paesaggio interno Gouvesiano non è proprio il massimo.  Dopo dieci anni di assenza tornando in Grecia ho l'impressione che non sia cambiata molto, poca modernizzazione , nel bene e nel male.

Anche il  traffico in strada è già un indice importante per capire la realtà , qui si vedono facilmente scene  con tre persone in motorino senza casco, guidatori senza cintura di sicurezza, precedenze indicate a gesti in prossimità degli incroci,  tutto ciò non vuole essere una critica , ma è una semplice descrizione di situazioni che mi fanno percepire un tipo di vita più semplice e isolata e mi fanno sentire  l'Europa ( e le sue direttive ) di cui tanto si parla sia così lontana.... ma molto lontana , probabilmente siamo ai confini dell'impero. 

Arriviamo finalmente alla fermata, decidiamo di andare nella direzione opposta rispetto a ieri quindi verso oriente,  così prendiamo il pullman che ci porta ad Agios Nikolaos  proprio sulla baia di Mirabello una delle piu suggestive di Creta.  La stazione dei bus è un pò periferica, bisogna fare un pezzo a piedi , salire per poi scendere e raggiungere il centro, molto carino e un pò turistico con caffè , bar , locali , anche se quando arriviamo noi è quasi deserto.

Agios sorge attorno ad un piccolo lago di nome Voulismeni, di origine vulcanica ed è collegato al mare con un canale, è la parte piu caratteristica del paese , attorno c'è una bella natura verde, rocce rosse , una chiesina nella roccia e tanti bei locali dove ci sediamo per degustare un caffè e riposare un pochino.

Sul versante mare invece c'è un bel porto dove facciamo una passeggiata , numerose sono le barche per escursioni, qui la piu significativa è quella per l'isola di  Spinalonga  un tempo fortezza veneziana che poi ospitò anche  un lebrosario.

Ce ne torniamo a Gouves con un altro simpatico bus, ormai siamo esperti di linee cretesi.  Nel pomeriggio da solo mi avventuro di nuovo nel centro della capitale per vedere cosa offrono le agenzie del posto, in quanto mi era venuta una bizzarra idea di fare una escursione in aliscafo all'isola di Santorini da me visitata nel lontano 1997 , uno dei posti più belli del mondo e nella quale mi sarebbe piaciuto tornare con la mia inseparabile compagna di viaggi,  purtroppo quando arrivo nel centro le agenzie avevano chiuso da poco, viaggio a vuoto e me ne torno alla base, mi riconsolo con il buon cibo della cena, misto di carne pesce verdure e ftrutti freschi.

Si avvicina ferragosto,  è la vigilia e torniamo ad Iraklion, io insisto per la gita a Santorini , tutti sono coinvolti da questa idea anche i nostri amici che senza problema mi affidano  questo compito cosi con 100 euro a testa riesco a prenotare  per il giorno successivo,  è il prezzo minimo e prevede il solo passaggio in aliscafo andata e ritorno , poi bisognerà improvvisare come piace a me. Oramai è andata passeremo un Ferragosto diverso.

A metà mattinata siamo liberi da impegni così decidiamo di prendere l'ennesimo bus per andare a visitare il famoso Palazzo di Cnosso ,  sito verso sud all'interno dell'isola.  Arriviamo con un caldo non indifferente, ma il paesaggio che ci attende è davvero bello, genuino, ci sono ulivi dappertutto, aria pulita e a parte i turisti tanta quiete , il rumore delle cicale mai sentito prima cosi forte,  prevale su tutto!

Facciamo i biglietti ed entriamo  , il sito archeologico è davvero notevole ,imperdibile,  in parte ben conservato, in parte restaurato.  Inizato circa 2000 anni prima di Cristo, distrutto varie volte e ricostruito, conserva splendide stanze decorate, pitture, sculture,  è la massima espressione della civiltà minoica giunta a noi, nonche leggendario  labirinto dove venne rinchiuso il Minotauro  e qui mi fermo è inutile dilungarsi viste le numerose documentazioni a disposizione, l'unica conclusione e domanda che mi viene da fare con tutto il rispetto degli amici greci è : che se l'evoluzione della Grecia attuale fosse proporzionale a quella di quei tempi , oggi questo paese sarebbe super progredito rispetto a tanti altri, invece non è così .....   dove è finita quella civilta ??    Poi però per par condicio   penso al grande Impero Romano e non posso non chiedermi come ha fatto Roma a diventare quella che è oggi??  Sono i misteri della storia!

A fine visita  rimaniamo all'interno del sito e ci mangiamo un pranzo al sacco precedentemente preparato godendoci un vero e originale paesaggio greco, all'ombra di un grosso e fresco albero.

Torniamo a Gouves , io e Massimo facciamo un bagno in spiaggia tra i cavalloni, il mare da quando siamo arrivati è rimasto sempre un pochino mosso. Poi cena e preparazione per l'impegnativo giorno successivo , anziosi e contenti di poter raggiungere Santorini.

Sveglia presto al mattino, dopo una notte calda e difficile, prendiamo un taxi collettivo al costo di 30 euro che ci porta tutti e cinque al porto di Iraklion da dove ci imbarchiamo su un potente aliscafo, è un Mega jet moderno , accogliente , trasporta anche auto, aria condizionata a bordo, ci sistemiamo su comode poltrone e partiamo per un percorso di 3 ore verso nord per raggiungere la mitica Santorini.

Il viaggio passa bene, il mare è calmo , clima caldo di ferragosto, a metà percorso si esibisce un duetto di musicisti che suona musica cubana (che strano in Grecia) ma sono molto bravi e la gente si concede anche qualche balletto.

Finalmente giungiamo a Santorini, attracchiamo nel porto di Athinios poco a sud di Thira,  l'entrata nella baia in nave è spettacolare ci si trova proprio all'interno di un vulcano il cui bordo è sprofondato per piu di metà, il resto crea le isole dal forte colore scuro della roccia, rivedendola dopo tanti anni mi suscita subito delle forti emozioni.

Come prevedevo , dopo lo sbarco c'è qualche difficoltà per proseguire il viaggio via terra. Infatti nonostante i tantissimi pullman in attesa dei turisti, noi non apparteniamo a nessuna gita organizzata, i pullman di linea non ci sono almeno al momento del nostro arrivo e il sole di ferragosto si fà subito sentire sul piazzale rovente.

Dobbiamo trovare una soluzione,  io non ci penso due volte , mi imbuco su uno dei pullman più vuoti e dopo essermi accertato che ci sono posti a sedere faccio salire i miei compagni di viaggio, poi durante l'appello dico alla guida che abbiamo sbagliato vettura . Fortunatamente il ragazzo del tour operator capisce la situazione e ci dà un passaggio fino al paese di Thira.

Thira cosi come la ricordavo è stupenda, bianca, unica ,  poi  dopo aver passato qualche vicolo, arriviamo in alto dove si apre un panorama mozzafiato sulla baia di Santorini e li assieme a noi anche  i nostri amici rimangono stupefatti,  scoprono un posto di una bellezza disarmante che non immaginavano di certo,  non ci sono parole per descriverlo bisogna solo andarci , anche io mi sono sentito soddisfatto di averli portati fin qui  anche se per un solo giorno ma ne valeva assolutamente la pena.

Ci perdiamo poi per i vicoli, i negozietti tanto amati da Bernadette, ovviamente pieni di turisti, quando io la visitai nel 1997 c'erano meno locali e negozi ed era un pò piu scalcinata, oggi è ancor più bella ma anche piu commerciale, noto una forte presenza di russi in vacanza.  Poi un meravigliosa passeggiata verso la parte nord del paese, piu tranquilla e sonnolenta, con locali e ristorantini affacciati sulla scogliera dove consumiamo una bibita fresca, Massimo realizza che ha lasciato una zainetto in un posto che aveva fotografato, cosi corre indietro e per fortuna lo ritrova!

Santorini meriterebbe un viaggio a se per poterla scoprire nei suoi vari aspetti , così bella, isola dell'amore, così diversa dalle altre , uno dei posti più belli del mondo.... ma nel pomeriggio siamo costretti a fare ritorno verso il porto di Athinios dal quale torneremo a Creta.

Soddisfatti e stanchi , il viaggio di ritorno fila liscio , l'aliscafo mangia il mare e la nostra mente è piena di belle immagini, siamo tutti d'accordo che è un posto dove tornare.   Quando arriviamo a Creta nel porto di Iraklion la procedura di sbarco non è delle migliori, ci fanno scendere nella stiva 10 minuti prima dell'apertura del portellone, assieme alle auto che a motore acceso attendono per poter sbarcare , si crea una situazione difficile con aria inquinata, calore e rumore, davvero una cosa insostenibile, da rimproverare alla compagnia navale che riguardo alle norme di sicurezza lascia grosse incertezze.

Il giorno successivo rimaniamo a Gouves anche per riposarci dell'avventura di Ferragosto e così abbiamo la possibilità di scoprire un pò meglio la località di Gouves che fino ad ora era rimasta un pò nell'ombra. Così camminiamo lungo il litorale in direzione est e scopriamo una bella chiesetta greca, poi delle baie molto carine, il mare oggi è calmo, l'acqua celeste e pulita, tra una caletta e l'altra sorgono dei bar all'aperto molto carini.

Ci prendiamo un caffè in uno di questi locali , rispetto al costo della vita di Creta che è buono e accettabile, il caffè risulta un pò caro, comunque per chi volesse girare l'isola in autonomia direi che è facile trovare buone sistemazioni e mangiare decentemente a prezzi piuttosto bassi e noi ci siamo stati in Agosto che è il mese più turistico.  Nel locale facciamo conoscenza con un cameriere che si lamenta della vita greca ma in genere questa esperienza la vivi in tutti i paesi che visiti,   inoltre conosciamo Rua uno splendido pappagallo Ara, intelligentissimo ,  intento a rubarsi gli stuzzichini sul bancone del bar, apre i barattoli e si serve da solo ... meraviglioso!

Finiamo poi la giornata in uno dei tanti piccoli stabilimenti  a conduzione familiare, con sei euro ci danno ombrellone e due sdraie alla faccia di quelli di Ostia e di Fregene,  in spiaggia si stà molto bene, alla fine riusciamo ad apprezzare anche questa località che comunque è tranquilla e rilassante . La sera scopriamo un'altra parte del paese piena di negozi e locali notturni, la cosa strana invece è la scarsa presenza di alberghi così viene da chiederci da dove escono tutti i villeggianti! Gouves è un posto un pò strano.

La fine del nostro soggiorno si avvicina, decisamente direi che una settimana per vedere Creta è davvero poca, noi ci siamo mossi solo lungo la zona centro orientale , ma le distanze tra paesi e la lunghezza dell'isola suggerirebbero un bel viaggio itinerante senza fissa dimora almeno per due settimane, comunque un assaggio lo abbiamo avuto, l'isola rivela se stessa pian piano , giorno per giorno, và saputa scoprire e apprezzare.

Santorini Gouves Gouves Bali Bali

E' l'ultimo giorno pieno a noi disponibile,  così con Massimo e Bernadette decidiamo di affittare una automobile , per fare una nuova esperienza  dopo i numerosi autobus utilizzati fino ad ora.  Massimo esprime un suo desiderio di poter affittare per un giorno una Mini Morris, questa è un pò piu costosa delle altre ciò crea una  lunga discussione con Bernadette , ma alla fine riesce a spuntarla,  la fiammante auto inglese ci viene consegnata vicino il nostro hotel , saliamo emozionati anche se in quattro piu un bambino non si sta molto larghi e partiamo stavolta verso altre direzioni.

Ormai era diventato la guida del gruppetto, avevo carta bianca su dove andare, così lonely planet alla mano, per concludere l'opera,  la mia intenzione era quella di traversare l'isola verso sud per raggiungere la località di Mallia, per affacciarci sul  mare a sud di Creta , la parte piu  selvaggia e meno sviluppata turisticamente.

 Partiamo decisi per la destinazione, Massimo al volante e io pronto con le indicazioni,  ma sul raccordo di Iraklion non riusciamo ad imboccare lo svincolo giusto, le scritte sono quasi tutte in greco, sbagliamo in varie occasionie e ci ritroviamo nella periferia della capitale, ogni volta per rimetterci in marcia è una vera impresa, chiediamo alla gente che è gentile come al solito ma le indicazioni non ci aiutano,  le nostre compagne si cominciano ad innervosire anche per il caldo, alla fine decidiamo di cambiare destinazione, ne avevo già una di riserva, cioè  proseguire sulla costa verso ovest in direzione di Rethimnos, per raggiungere un posticino che mi incuriosiva.

La statale passa tra mare e montagna in un paesaggio molto bello e genuino cosi come deve essere tutta Creta, immancabili come sulle alture dietro Gouves le caprette arrampicate su pareti di roccia quasi verticali, sembrano reggersi per miracolo.    Usciamo in direzione di Bali,  un paesino sul mare che possiede delle belle spiagge e tipiche insenature.

Bali, ci ricorda la più nota isola Indonesiana ,  ma a Creta è un semplice villaggio di pescatori che nel tempo si è trasformato in un bel posto balneare,  ci sono delle belle spiagge che si estendono tra le insenature delle montagne,  intorno poi sono stati realizzati molti locali all'aperto davvero ben concepiti al di sotto di una splendida vegetazione,  abbondano le palme e i banani,  ci sono caffè realizzati con legno e architetture tipicamente esotiche  tanto che mi è rimasto il dubbio se il nome di questo posto  abbia ispirato un certo tipo di costruzioni non a caso somiglianti a quelle originali Balinesi.... me ne andrò con questo dubbio irrisolto.

Comunque la meta è indovinata, passiamo le ore facendo bagni in un mare molto pulito, sole a volontà , passeggiate varie e poi ci godiamo un bel cocktail apprezzando tantissimo i locali lungo la spiaggia, è un posto da ricordare, c'è una bella atmosfera, non sarebbe male dormire qui qualche notte in uno dei tanti hotel molto carini e sicuramente poco noti al turismo dei cataloghi di agenzia.

L'ultima sera in hotel abbiamo la possibilità di vedere n bel Sirtaki e altri balli greci eseguiti da un gruppo misto di ballerini e ballerine cretesi , è un bel finale e come al solito un arrivederci a una terra nella quale ci piacerebbe tornare con piu calma!

 

Conclusioni

Siamo riusciti solo a vedere una parte di Creta centro orientale poiche il tempo è stato poco, sicuramente consiglierei un soggiorno di due settimane ....  Creta è grande e varia, và scoperta pian piano con tempo e pazienza, solo così la si riesce ad apprezzare in tutto il suo splendore, fatto di storia, archeologia, mare, montagna e mistiche località situate nel suo interno.

Musica: riproduzione di sirtaki greco

 Mail :  paolomag2005@gmail.com