Ariel: “sei tu Harry! Questo è il
giorno del tuo battesimo”
Harry: “come mai sono in braccio a
Piton?”
Ariel: “dopo la morte di Meril,
giurò di proteggerti ad ogni costo, e l’espressione che ha in viso lo dimostra”
Harry: “centra qualcosa con la
morte dei miei genitori? Racconta! Cosa è successo quel giorno?”
Ariel: “non ne sono sicura, mi
ricordo che stavo andando a casa dei tuoi genitori per avvertirli di un attacco
da parte di Voldemort, ma quando arrivai… erano gia morti solo tu eri vivo, e
Severus ti teneva in braccio chino sulle ginocchia, era una scena straziante,
pensai che era colpa sua ma non gli dissi niente, forse volevo gridare che lo
odiavo, ma non ci riuscii poi sentii la moto di Hagrid, Piton ti posò a terra e
mi guardò, non sono sicura nel suo volto c’era cattiveria ma i suoi occhi erano
lucidi, non sapevo cosa pensare ma tutto mi faceva pensare che la colpa era la
sua, anche se non ci volevo credere”
Harry: “allora cosa hai fatto?”
Ariel: “avevo voglia di scagliarli
un incantesimo con tutte le forze che avevo in corpo ma non lo feci, mi girai e
me ne andai per 15 anni senza avergli mai detto niente”
Harry: “pensi sul serio che sia
stato lui?”
Ariel: “non lo so”
Harry: “eravate tanto amici?”
Ariel: “tanto… gli volevo bene,
eravamo inseparabili”
Harry: “capisco…”
Ariel: “cosa?”
Harry: “il motivo perché non gli
hai fatto del male, e hai preferito andartene, sei una mangiamorte vero? Perché
non me lo hai detto subito e vorrei sapere il vero motivo per il quale una
Grifondoro ha scelto quella strada” Ariel rimase scossa da quelle domande, si
fece coraggio e cominciò a rispondere “si sono una mangiamorte, anche se ora
non ho più nulla a che vedere con loro, l’unica cosa che mi è rimasta e questo”
disse scoprendosi il braccio destro, Harry la guardò “continua” “sono diventata
una mangiamorte perché così pensavo di prevedere gli attacchi di Voldemort ma
non fu così, a me si unì Piton anche lui all’inizio lo fece per questo motivo,
poi perse la sua strada, era accecato dal potere, e poi c’era Lucis che lo
trascinava”
Harry: “ma perché odia mio padre?”
Ariel: “non lo odia, è questo il
punto, se le presa perché James non lo ascoltava, Piton diceva che dovevano
cambiare casa, ma tuo padre niente, e quando è morto a cominciato ad odiarlo
sul serio, loro duellavano spesso e per quello che tutti pensano che si odiassero
da prima”
Harry: “come mi devo comportare?”
Ariel: “come hai sempre fatto”
Harry: “anche se si comporta male
con me? Anche se odia Sirius e detesta Remus e gli aveva fatto perdere l’unico
lavoro che aveva trovato? Anche se trova una scusa per levarmi punti? E anche
ora che ho scoperto che è veramente un assassino?”
Ariel: “ti ha salvato la vita in
molte occasioni”
Harry: “è vero! Ma me la ha resa
impossibile”
Ariel: “sai anche a me la ha
salvata, mi difendeva sempre, era lui il più forte, bastava guardarlo per capirlo”
Harry: “non lo odi vero?”
Ariel alzo gli occhi al
cielo e disse “penso che dovresti fidarti di lui”
Harry: “ma come posso? Lui è…”
Ariel: “non è… lo è stato tanto
tempo fa come lo sono stata anche io, ti fidi di me?”
Harry: “si”
Ariel: “allora fidati di lui, e non
dirgli mai della nostra conversazione”
Ariel guardo l’orologio “no!
È mezzanotte dobbiamo andare, ah dimenticavo auguri Harry, tieni” e gli diede
un pacchettino, Harry lo scartò “cosa è?”
Ariel: “è una sfera, ti spiego come
si usa, pensi a una persona e la sfera te la fa vedere”
Harry: “forte! Ariel, grazie e
auguri anche a te” e la abbracciò, lei gli mise una mano sulla spalla e si accinsero
ad andare
Ariel: “andiamo”
Ma una voce che sembrava
spaventata disse “la prego signorina mi aiuti, c’è qualcosa o qualcuno sulla torre”
era Draco Malfoy e sembrava spaventato, Ariel lo guardò “accompagnami! Harry tu
stai qui, non muoverti per nessun motivo, sto tornando” e corse via con Draco,
lasciando da solo Harry che si sedette nelle scale a guardare il nuovo regalo,
voleva usarlo ma non sapeva a chi pensare tutto ad un tratto, si accorse che in
uno scalino più in alto c’era qualcuno, lo guardò e con stupore disse
“professore?” il professore si accorse sia della sfera, che dell’album, e disse
“se vuoi usarla perché non lo fai?” Harry rispose imbarazzato “non so a chi
pensare” il professore lo scrutò con attenzione “hai tanti pensieri in testa e
non sai a chi pensare signor Potter? A proposito dove è la signorina, noto con
piacere che le ha gia parlato, ma come mai lei è ancora qui?”
Harry: “Draco è venuto sembrava
spaventato, diceva che sulla torre c’era qualcuno”
“hai detto Draco? Ma se non
c’era alla cena” detto questo il professore vide la sfera di Harry mostrare
Ariel sulla torre e si alzò dicendo “devo andare” ma Harry lo bloccò “professor
Piton vengo con lei”
Piton: “non ci pensare” e corse via
ma Harry lo seguiva allora Piton si fermò “Harry per favore, ascoltami sta
lontano dai guai”
Harry: “non mi interessa”
Piton: “sei tale e quale a tuo
padre”
Harry: “è per questo che lo
odiava?”
Piton rise: “si è per questo motivo…mi
hai convinto, vieni ma sta attento”
Così si diressero verso la
torre, Harry non sapeva se fidarsi o no, ma fu felice che il professore lo
aveva accontentato, forse era vero che Piton era stato amico dei suoi genitori,
magari a modo suo… però lo era stato, pensando a voce alta disse “lei da che
parte sta?” Piton si fermò di colpo si chinò verso Harry e disse “immagino che
voglia sapere la verità, non lo so neanche io, ma so che Voldemort è potente e
io farò di tutto per difenderti, lo promesso ai tuoi genitori” Harry rimase
immobile a guardare il viso del professore che aveva perso la sua freddezza,
poi sentì come una scossa “muoviti andiamo” e si rimisero in cammino, Harry era
più confuso di prima, ma ora era certo di potersi fidare di Piton, quando lo
aveva guardato aveva sentito un brivido, si accorse di avere paura, paura di
quell’uomo che aveva promesso di proteggerlo e che quindi aveva un cuore? O di
rimanere deluso? Intanto che Harry teneva il passo di Severus e si scervellava.
Ariel era arrivata in cima
alla torre, si guardò in torno ma non vide nessuno
Ariel: “Draco qui non c’è niente”
Draco: “ne è sicura?”
Tutto ad un tratto un uomo
incappucciato uscì dal buio dicendo “sorpresa” la voce di quell’uomo, le aveva
fatto gelare il sangue, intravide gli occhi sotto il cappuccio erano di
ghiaccio, privi di espressione, ma quando ricominciò a parlare tutto fu chiaro
nella mente di Ariel “buon lavoro Draco” “ho preso da te, lo ha detto anche la
signorina” rispose suo figlio, Ariel pensò per un attimo poi parlò “Lucis Malfoy,
che dispiacere vederti…”
Lucis: “il dispiacere è tutto mio,
sai siccome ho scoperto recentemente che non sono riuscito a farti fuori
l’ultima volta che ci siamo visti, mi sono preso il disturbo di venire ad
eliminarti, ahahahah”
Ariel: “quando ci siamo visti
l’ultima volta?”
Lucis: “quando ti ho portato nella
foresta de male e ti ho confiscato la bacchetta”
Ariel: “io credevo che fosse stato”
Lucis: “Severus? No… ero io solo
che mi ero trasfigurato, piaciuto lo scherzo?”
Ariel: “sei un verme”
Lucis: “non farmi innervosire,
senza bacchetta non puoi fare molto… e non c’è nessuno che ti difenda”
Poi Lucis alzò la bacchetta
e “crucio!” ma Ariel estrasse la sua con una velocità tale la lasciare i Malfoy
stupefatti e da respingere il colpo, Lucis era un po’ stupito “come fai ad
avere la bacchetta?”
Ariel: “strano? Non lo sai? Nella
foresta del male c’era un simpatico vecchietto che fabbricava bacchette, così
eccola qua, ti piace?”
Lucis: “non fare la spiritosa, lo
sai che sono più forte di te, se ti arrendi non ti farò soffrire…”
Ariel: “non mi arrendo, dovrai
sudare per finirmi”
Lucis: “come vuoi… sai cosa ci
guadagno con la tua testa? Un bel riconoscimento, sia dal ministero che da
Voldemort”
Ariel: “il ministero?”
Lucis: “hai fatto evadere Black
dalla prigione, in più Voldemort aumenterà i miei poteri, e se prendo Potter
nessuno potrà più sconfiggermi”
Ariel: “tanto non ci riuscirai”
Lucis: “tutto sta nel provare”
Ariel: “allora proviamo”
Una serie di luci di tanti
colori si infrangevano nelle pareti, entrambi si scagliavano gli incantesimi
più potenti che conoscevano, Ariel fu colpita da una crucio, ma in quel momento
era riuscita a schiantare Lucis che era caduto a terra dolorante, mentre Ariel
pur soffrendo rimaneva in piedi, in quel momento entrarono Severus Piton e
Harry Potter, Piton non ci credeva, Lucis Malfoy in terra dolorante mentre
quella fragile ragazza lo teneva in pugno, Ariel disse “Harry ti avevo detto di
aspettarmi giù”
Harry: “mi scusi ma…”
Ariel: “niente ma… 10 punti in meno
ai Grifondoro per aver disubbidito”
Piton si intromise “è venuto
con me, gli ho dato io il permesso”
Ariel: “incosciente”
Harry: “harg la cicatrice”
Ariel: “signor Piton protegga
Harry”
Piton: “sì ma non credo che c’è né
sia il bisogno, ma come hai fatto a diventare così potente?”
Ariel: “anni di duro lavoro”
Poi Ariel fu interrotta,
Draco la teneva per il braccio e con gli occhi lucidi disse “la prego, lasci
andare mio padre” gli occhi di quel ragazzino gli ricordavano quelli di Piton
quando lo aveva visto per l’ultima volta, così interruppe l’incantesimo
lanciato su suo padre che disse al figlio “bravo figliolo, ma la prossima volta
non piagnucolare, poi scagliò un “stupeficium” proprio su di loro, Ariel alzò
la mano con la bacchetta ma si accorse di non averla più in mano, istintivamente
prese Draco e gli fece da scudo voltando le spalle a Lucis e guardando verso Severus
che teneva Harry sempre dietro di se, Ariel forse gli sorrise, ma il suo viso
si contrasse in una smorfia di dolore con voce glaciale Ariel disse “Draco
restituiscimi la MIA bacchetta” il ragazzo gliela porse e lei gliela strappò di
mano, ma ormai l’aveva colpita e il dolore le attraversava tutto il corpo, ma
non aveva intenzione di arrendersi per un graffietto poi Lucis si rivolse a
Piton
Lucis: “Severus dammi il ragazzo ho
la ucciderò”
Ariel: “lui non lo farà mai”
Piton: “ma se non lo faccio…”
Ariel: “se ci provi ti ucciderò con
queste mani” il colore degli occhi di Ariel cambiò da castano a verde chiarissimo,
Piton la vide era qualcosa di assurdo che cosa gli stava succedendo? Ariel alzò
la bacchetta e urlò “Piton un passo avanti e farai una fine brutta”
Lucis: “hai tutti contro Ariel
Ben?! Come ti senti? Ahahaha”
Draco: “no papà e meglio che te ne
vai”
Lucis: “ti ho insegnato questo?”
Draco: “vattene”
Lucis: “piccolo insolente vedrai
quando tornerai a casa…”
Severus: “questo è troppo Lucis!
Destructio!”
Ariel si vide la luce blu
della magia passarle vicino al viso e poi colpire Lucis, ma non si distrusse
era dolorante ma ancora tutto intero poi Ariel guardò con disprezzo Severus e
con disgusto Lucis e disse “Draco dagli la passaporta in modo che se ne vada,
ma tu rimani qui” Draco ubbidì subito, forse suo padre era stato umiliato ma di
certo non voleva vederlo morto… Lucis se ne andò strisciando (come un verme,
per l’appunto) scagliando maledizioni di tutti i tipi. Quando se ne fu
finalmente andato Ariel si avvicinò a Harry “stai bene piccolo? Scusa per i
punti…” Harry la strinse forte “non fa niente” intanto il professor Piton si
era avvicinato a Draco e gli urlava “100 punti per aver portato una passaporta,
100 punti per aver favorito l’entrata di un criminale in questa scuola, 100
punti per aver messo in pericolo la vita del personale e degli alunni di questa
scuola, 100 punti per aver sottratto la bacchetta a chi ti ha salvato la vita,
in più laverai da solo tutti i dormitori dei Grifondoro senza bacchetta magica”
Draco: “ma così perderemo la coppa
delle case…”
Severus: “me ne sbatto, ma come ti
sei permesso?” Draco guardò Ariel che ora era di schiena e indicandola
s’inginocchiò piangendo, Piton si chinò verso di lui “non c’è bisogno che
piangi, te lo meriti!”
Draco singhiozzando: “sì me lo merito, guardi è
colpa mia” e indicò per la seconda volta Ariel, Piton stavolta si girò e vide
Ariel perfettamente in piedi che parlava con Harry, però nella schiena aveva
uno squarcio lungo almeno 20 cm, Draco si avvicinò “scusi e colpa mia se lei
non mi avesse protetto non sarebbe successo” Ariel si girò e sorridendo disse
“se non ti avessi protetto a questo ora ti eri fatto molto male, e poi non ti
hanno punito abbastanza? Mi basta guardarti negli occhi per affermare che non
sei dispiaciuto per me, ma per i punti che hai perso” Draco fece una smorfia e
in quel momento Piton si avvicinò e disse ad Ariel “andiamo da madama Cips,
perdi molto sangue” “no! Sto bene, non sono una perdente!” non ebbe finito di
dirlo che cadde sulle ginocchia, dolorante, Harry e Draco cercavano di sostenerla,
ma lei gli allontano, e con fatica si rimise in piedi, Piton si accorse che il
colore degli occhi era tornato normale, poi lei lo guadò e barcollando scese le
scale, arrivata vicino all’infermeria, Harry disse “vieni!”
Ariel: “apprezzo la tua gentilezza,
ma non devi preo…cu…par…ti…” Ariel cadde priva di sensi, allora Harry si
rivolse a Piton “professore l’aiuti!” Severus sbuffando la prese in braccio e
la portò in infermeria, ma non c’era nessuno, dovevano essere tutti alla sala
grande a festeggiare, Piton la stese su un letto e disse a Harry e a Draco
“andate a chiamare qualcuno, presto!” loro uscirono di corsa… intanto Piton si
accorse che Ariel non rispondeva più, anche se il cuore batteva, la porta
dell’infermeria si aprì di botto ed entrarono quasi tutti i professori madama
Cips fece uscire tutti e si mise all’opera.
Severus se ne stava andando
ma Lupin lo fermo “dove vai? Scommetto che c’è il tuo zampino!” Piton non lo
degnò di uno sguardo e disse “chiedi a Harry” dopo sparì nel buio.
La medicazione era finita ma
“non si è svegliata, non so se riuscirà a sopravvivere…” tutti entrarono di
corsa, e la videro, era pallida, non accennava a muoversi, aveva gli occhi
chiusi… madama Cips si era accorta del marchio nel braccio della ragazza, ed
era preoccupata, raccontò a Silente che durante la medicazione appariva e
scompariva, ma lui non aveva nessuna spiegazione, forse l’unico che la poteva
avere era Piton,
Piton: “quando il marchio appare e
scompare, vuol dire che la mangiamorte sta morendo” Silente non disse niente e
tornò nel suo studio.
Intanto i giorni passavano e
Ariel non si era svegliata…Piton non si vedeva più, solo se si passeggiava la
notte si poteva incontrarlo nei corridoi bui di Hogwarts. Era il 30 dicembre e
Remus era in infermeria con Harry, Draco e la Mcgranitt, erano tutti e quattro
vicino al letto e parlavo con Ariel consapevoli che lei non li avrebbe mai
sentiti
Lupin: “Ariel, sono io Remus…” ma
lei niente poi continuò guardando la Mcgranitt “è colpa mia… se non l’avessi convinta
a restare questo non sarebbe successo” Harry s’intromise “no Remus, è colpa mia
doveva parlare con me” Draco si avvicinò a testa china “mi duole dirlo, ma è
colpa mia, sono stato io che ho condotto mio padre qui, ed ero consapevole di
questo” la Mcgranitt era stufa di sentire quelle lamentele che ormai aveva
imparato a memoria “basta! Mi avete seccato, non è morta! Fino a quando quel
marchio sarà su sul braccio lei è viva, ora non m’interessa di chi è la colpa
ma sono sicura che lo ha fatto consapevolmente, fa bene Severus a stare lontano
da qui”
Lupin: “gia… quel verme non si è
neanche fatto vedere”
Harry: “è stato lui a portarla sino
all’infermeria”
Lupin: “sì ma ne ha impiegato di
tempo”
Draco: “ma non voleva essere
aiutata”
Mcgranitt infuriata: “BASTAAAA!” tutti si calmarono
poi Lupin riprese a parlare con calma “Ariel ti ricordi di quella ragazza di
cui ti ho parlato? È partita per un lungo viaggio, ma appena torna le dirò
quello che provo, tu cosa risponderesti se potessi sentirmi? Mi manchi… vorrei
ancora vederti sorridere e rompere le scatole a Severus, a dare calci a Black
quando ti prendeva in giro, e piangere sulla mia spalla… ora come farò?”
Mcgranitt: “stai soffrendo tanto, ma
ora smetti di piangere è inutile”
Lupin: “è più forte di me”
Draco: “ce la farà vedrai, ha
sconfitto mio padre, mi ha difeso pur sapendo che l’avevo tradita, ha il cuore
buono anche se è una mangiamorte”
Harry: “io non ci volevo credere,
ma quando me lo ha detto lei stessa… non ho potuto fare a meno di crederle, e
in più la mia fiducia in lei è aumentata, guarda Remus mi ha dato questo”
quando Remus si ritrovò con quell’album in mano si rimise a piangere dicendo
“controllalo bene, non perderlo mai… lo ha conservato con cura… in tutti questi
anni non mi sono mai ricordato di quest’album… come posso essere così superficiale”
madama Cips interruppe le chiacchiere “sono le 22:30 dovete andare, e con voi
anche io” Harry prima di uscire si avvicinò ad Ariel e disse “Hermione e Ron ti
ringraziano per i regali che gli hai spedito e ti mandano gli auguri, sperano
che guarirai presto sono molto preoccupati, ah! Il tuo regalo è una forza” dopo
di che tutti uscirono lasciando Ariel sola.
L’indomani successe la
stessa cosa, ma era la vigilia di capodanno e così in gran segreto Lupin, Harry
e Draco decisero che a mezzanotte sarebbero andati in infermeria per dare gli
auguri ad Ariel.
Verso le 11:30 un uomo in
nero entrò nell’infermeria di nascosto, era Severus Piton si mise vicino al
letto e cominciò a parlare con se stesso “ogni sera vengo qui… non so perché lo
faccio… tanto il marchio non c’è quasi più… le ultime parole che mi hai detto
erano: non sono una perdente, come se volessi dimostrare qualcosa, è vero i
tuoi poteri sono aumentati ma non abbastanza… e a dire che domani te ne saresti
andata per la tua strada a causa mia… per la seconda volta… ma che ci vuoi
fare? Ti avverto che da oggi non verrò più in infermeria a farti compagnia
quando gli altri dormono, o festeggiano come in questo caso, e sai perché?
Perché ogni volta che i nostri sguardi s’incrociano ci diciamo che ci odiamo a
vicenda… ma che parlo a fare? Tu non mi senti” si mise comodo è si addormentò,
in quel momento Ariel aprì gli occhi e lo vide addormentato, a bassa voce per
non svegliarlo disse “sentire è diverso da ascoltare” guardò l’orologio,
mezzanotte meno un quarto, si alzò stordita, si mise la tunica e andò alla
torre sud, era lì che andava da giovane a capodanno, come chiuse la porta Severus
si svegliò, vide che nel letto non c’era nessuno e subito si preoccupò, non
sapeva dove cercarla poi si ricordò che tanto tempo fa la notte di capodanno si
riunivano alla torre sud, di fatti salì in cima e la vide guardare l’orizzonte.
Intanto Remus, Harry, Draco
e un altro uomo era entrati in infermeria e non avevano trovato nessuno allora
Harry usò la sua sfera, e vide Ariel sola sulla torre sud, allora tutti
contenti decisero di farle una sorpresa…
“Severus?” disse Ariel “si
sono io, dovresti essere a letto a riposare” rispose lui avvicinandosi “ho
riposato abbastanza, NON AVVICINARTI!” Severus era come se non la sentisse si
avvicinò fino ad arrivarle alle spalle e gli mise una mano sulla schiena “haio”
disse lei, lui prontamente evitò il pugno che era partito verso di lui e
cominciò a parlare “lo so sono un idiota, un verme tutto quello che vuoi però
calmati” “e se non lo facessi?”
Piton: “hai ragione, non fa
differenza” e la prese a colletto per farla stare ferma, in quel momento entrò
Remus accompagnato dagli altri, tutti a quella vista si allarmarono e un uomo
dai capelli corvini si avvicinò e afferrando Severus disse “sfiorala un’altra
volta e ti faccio secco”, ma Ariel disse “non si intrometta” Lupin si fece
avanti “lascia lo sai come sono…” Dopo essersi sistemato il mantello Severus
cominciò a parlare “Black cosa ci fai tu qui?” Ariel saltò di gioia “Sirius?
Non ti avevo riconosciuto, un paio di mesi fa non avevi la barba”
Sirius imbarazzato: “no, sto male cosi?”
Piton acido: “tu stai sempre male”
Sirius: “a parlato l’ordine in
persona… ma ti sei visto? Con quei capelli unticci, vestito sempre di nero,
sembri un cadavere”
Piton: “non osare” e si mise in
disparte a braccia conserte da bravo boss, Harry e Draco salutarono Ariel e
cominciarono a parlare
Harry: “stavamo guardando l’album
che mi hai dato”
Draco: “c’è anche mio padre”
Ariel: “sei buono oggi, come mai?”
Harry: “non illuderti… ha detto che
appena finiscono le vacanze tornerà dispettoso come prima”
Draco: “abbiamo persino fatto un
patto”
Ariel: “quale?”
Draco: “nessuno dovrà sapere della
nostra amicizia”
Ad Ariel questo ricordava
qualcosa, ma in quel momento le sfuggiva, poi Harry continuò “guarda alla fine
dell’album ho trovato dei pensieri firmati, aspetta che li devo leggere” così
Draco e Harry si allontanarono per sedersi comodi su un poltrona impolverata.
Finalmente arrivò la
mezzanotte e tutti si scambiarono gli auguri, Lupin aveva invitato Ariel a
ballare che puntualmente aveva accettato, dopo che ebbero finito lui la lasciò
proprio accanto a Severus il quale disse “non provarci nemmeno” Ariel si girò
“non ho voglia di trascinarti in pista, mi fa male la schiena” Piton sembrava
comprensivo “vuoi riposare?”
Ariel: “no…”
Piton: “e se ti invitassi io a
ballare?”
Ariel: “faresti di tutto pur di
vedermi dolorante”
Piton: “perché? Tu no?”
Ariel: “sta volta ti do ragione”
Piton: “io ho sempre ragione”
Avrebbero continuato
all’infinito se Lupin e Sirius completamente ubriachi non si fosse avvicinati e
avessero cominciato a blaterare, Ariel era visibilmente preoccupata mentre
Piton se la spassava anche la sua gioia durò ben poco
Lupin: “sai quella ragazza di cui
ti ho parlato?”
Ariel: “si”
Lupin: “glielo volevo chiedere, ma
lei non mi vuole”
Sirius: “la pensa così! E tu che ne
pensi?
Ariel: “di cosa?”
Sirius: “tu ami Remus?”
Ariel: “siamo amici”
Sirius: “stavo diventando geloso”
Lupin: “visto Sirius? Andiamocene!
è troppo presa a bisticciare con quell’imbecille di Severus”
Ariel: “Remus smettila”
Lupin: “hai passato anni della tua
vita a bisticciare con lui, gli affermi che lo odi, quindi provi qualcosa per
lui, io invece ho passato gli anni migliori della mia vita a guardarti e a
consolarti o a farmi consolare eravamo i migliori amici del mondo, poi tu sei
scomparsa sei diventata una stupida mangiamorte come lui, io ti credevo morta
ora ritorni, e cosa fai? Le stesse cose di quando sei tornata”
Piton: “finiscila”
Sirius: “che hai? Ti hanno colpito?”
Lupin: “essere il tuo braccio
destro non è soddisfacente, perché non mi odi come fai con lui?” a quel punto
Ariel diede uno schiaffo con tutte le forze che aveva a Lupin, facendolo
cadere, tutti si girarono per vedere cosa era successo, lei andò a sedersi in
un angolo dicendo “spero che ti senti meglio ora che stai raggiungendo il tuo
obiettivo” Piton se ne andò via guardando di sbieco Lupin, Silente diede una
pozione antisbornia a Sirius e a Lupin che sì addormentarono… la festa terminò
e Ariel rimase lì sola, solo Harry e Draco stavano ancora in piedi e leggevano
i pensieri
Harry staremo sempre con te
Mamma e papà
Impara a distinguere il bene
dal male, l’amore dall’odio, gli amici dai nemici…
Lilian Evans
Harry, non tutto quello che
vedi è reale, quello che tu consideri un nemico o rivale potrebbe essere il migliore
amico o aiutante, e quello che consideri un amico alla prima occasione ti volta
le spalle
James Potter
Harry pensava alle cose che
aveva letto, i suoi genitori cercavano di dirgli qualcosa, poi pensò a Draco,
l’aveva sempre considerato un rivale, ma ora in segretezza erano diventati
amici e si aiutavano a vicenda, proprio come Piton e suo padre, inoltre anche
Piton lo odiava, oppure gli voleva bene? Quando Harry era al sicuro Piton lo
demoliva nel vero senso della parola, ma quando era in pericolo, la prima
persona a venirgli in contro era proprio Piton, che rischiava la pelle per lui…
Qualche secondo dopo Lupin
aprì la porta e a passo lento si diresse verso Ariel, quando fu abbastanza vicino
cominciò a parlarle a bassa voce “scusa per come mi sono comportato… sono stato
uno stupido”
L’amicizia vale più di qualunque
tesoro
Remus Lupin
Harry alzò gli occhi per
vedere la scena, Ariel aveva posato la mano sulla spalla di Lupin e diceva “ti
ho gia perdonato… e sai che ti dico, rimarrò per tutto l’anno scolastico se mi
prometti che non farai più scenate, e rimarrai mio amico” il viso di Lupin si
illuminò “promesso, ora vado a dare l’annuncio agli altri”
Ariel:
“tieni
questo, è un regalo, non ho fatto in tempo a dartelo la notte di natale”