Siris - Heraclea

 

Verso il 675 a.C. gli Joni, profughi della ricchissima città dell'Asia Minore di Cofolone, sottomessa ai Lidi, fondarono la città di Siris, attratti dalla fertilità della regione tra i fiumi Siri e Aciri (odierni Sinni ed Agri). Secondo altre ipotesi sembra che sia stata fondata da troiani. Comunque la città presenta origini ionie. 

La sua posizione geografica ci consente di affermare che siamo di fronte ad una città isolata rispetto alle altre colonie, tutte di origine achea, anche se la sua fondazione ottenne il consenso di Sibari. Si trattava comunque di una centro di commercio con l'Asia Minore e quindi poteva apportare ricchezza all'intera Magna Grecia, che non aveva grossi collegamenti con la Jonia. Intorno al 670 a.C. venne distrutta da Metaponto, Crotone e Sibari

Per circa un secolo la regione sopravvisse senza lo splendore precedente. Intorno al 540 a.C. dai Colofoni venne edificato un villaggio rurale sulle alture interne: Polieion. Tuttavia la regione si presta ad ipotesi leggendarie simili a quelle che segnano la fondazione di Pandosia e Lagaria nell'Enotria.

Infine nel 433 a.C., forse nello stesso sito, fu eretta da Tarantini e Thurioti la città di Heraclea, che crebbe all'ombra della città pugliese, come successe a Metaponto. A tale proposito ci sono state tramandate le Tavole di Heraclea che segnano il periodo della fondazione della città. Attualmente vi sono molti resti della città: mura, templi, insulae. Notevole fu la produzione di ceramica e vasi.

Heraclea conobbe le spedizioni Alessandro il Molosso e di Pirro. Nel 279 a.C. vide la vittoria del re epirota sui romani e rappresentò il riscatto dei popoli italici sull'Urbe. Ben presto, però, vide il dissolversi di queste speranze. Nel 272 a.C., assime alla fine dell'indipendenza di Taranto, si vide la fine di Heraclea, che divenne dominio romano. Nel periodo annibalico, ci fu un esile riscatto. 

Cicerone definì gli Heracliti "Nobiles Homines". Ben presto di questa bella città non rimase altro che un piccolo borgo, sopravvissuto poi in epoca medioevale.  

 

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