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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto:
Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" |
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Donne
e violenza
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La
guerra in Afghanistan ha portato prepotentemente alla ribalta il dramma
delle donne afghane, ridotte con violenza allo stato di schiave in nome
di valori che agli occhi di noi Occidentali appaiono aberranti. Per loro
nessun riconoscimento: divieto di curarsi, divieto di lavorare, divieto
di intrattenere qualsiasi rapporto sociale, divieto di avere una propria
dignità come donna. L'immagine del burqua, assoluta negazione di
qualsivoglia libertà, ha provocato attacchi di indignazione generalizzata
e in tutti è nato, insopprimibile il desiderio di liberare queste
donne, fantasmi viventi. Passata la furia dei riflettori e l'abbacinante frastuono della cronaca, la riflessione si circoscrive alla nostra realtà, manifestamente di Paese democratico e civile, nel quale, però, non si sopiscono gli echi di violenze perpretate ai danni delle donne. Anche nel nostro paese , si registra un'oppressione non sempre manifesta,,il più delle volte subdola e sottile. Essa si manifesta ad ogni livello, senza tener conto dell'età, dell'estrazione sociale, della razza , ad ogni livello ed in ogni luogo: molestie psicologiche e sessuali, in campo lavorativo, sociale e persino familiare. Il dato che emerge purtroppo è che la maggior parte di queste violenze non sono denunciate; secondo una recente indagine condotta dal Eurispes sono 700.000 le donne di età compresa tra 14 e 59 anni che hanno subito violenza , ma di esse solo il 20% è riuscito a farne denuncia. Quasi sempre le denunce mancate sono |
l'espressione di una
forte sfiducia nelle istituzioni, che spesso, vestendo i panni di un oscurantismo
di stampo medioevale e maschilista tendono sempre a colpevolizzare le
vittime, anche quando i fatti sono palesemente sotto gli occhi di tutti.
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