... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)

Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

Home
Presentazione
Prima pagina
Le attività interne
Il mondo
Rubriche
Sport
Svago
Links

 

 
I Pro e i Contro
Protagonisti alla Sbarra
 

 

 

Anche quest'anno ci risiamo! Puntuale come una cambiale arriva lui, il Grande Fratello e proprio come l'anno scorso non manca di farparlare di sé.

Senza farne un discorso morale o da bigotto conservatore, ma una riflessione su quanto squallido e misero sia lo stare a guardare un gruppo di persone che fingono di essere loro stessi, proviamo a darne una giustificazione. C'è chi lo reputa una sorta di esperimento scientifico per lo studio del comportamento umano in una situazione particolare, un po' come si fa con le scimmiette da laboratorio, ma a differenza delle noccioline, tutti, chi più e chi meno riceverà in premio la notorietà; toccherà a loro mantenerla. E qui "comincian le dolenti note", perché con molta probabilità sorgeranno i primi problemi. Grande Fratello 1 docet.
Vi siete mai chiesti che fine hanno fatto i simpaticissimi protagonisti del primo Grande Fratello?
C'è chi crede di essere diventato un cantante e chi si destreggia tra i fornelli rischiando di intossicare le famiglie presso cui è invitato. Per non parlare poi degli altri, che solo grazie agli inviti, non certo disinteressati, di certi direttori artistici in certe trasmissioni, hanno scongiurato il rischio di finire nel dimenticatoio.



Tornando ai "personaggi" di questa seconda edizione, non è passata inosservata la "storia d'amore" (anche se questa è una parola di cui sin troppo si è abusato), Vecchioni mi direbbe "Forse non lo sai ma pure questo è amore", tra la "dolce" Tati e il belloccio di turno Lorenzo. Poi c'è Eleonora, la gallina padovana che ha visto messe in serio pericolo le sue grazie dall'audacia del mitico "Mediomen", al secolo Francesco Maria Gagliadelli, oggetto di derisione dal trio della Gialappas. Per non parlare poi di Mascia, la Pamela Andersson del Ravennate che con la sua leggiadria e il suo eloquio, mai votato agli eccessi ha conquistato grandi e piccini.
E davvero sorprendente registrare che lo share, ovvero l'indice d'ascolto ha ancora una volta registrato punte altissime. Se il rapporto qualità-ascolto è senza dubbio sfalsato, come allora si giustificano le migliaia di telespettatori incollati alla TV? Forse che non ci sono programmi degni di intesse, o forse è vero che le vere scimmiette siamo noi?
Noi che, seduti davanti alla TV, guardiamo quello che essa vuole ed è solo un'illusione credere che per scegliere cosa guardare basti cambiare canale?

Vincenzo Castaldo