Sesta  stazione: 

Gesù è asciugato dalla Veronica.  

 

Spingendosi a fatica lungo il ciglio 

per scongiurar la stretta della calca, 

aspetta la Veronica il passaggio 

che anticipa nei pressi le sue mosse. 

Non ha che un bianco velo fra le mani, 

già pronta con premura da minuti 

a mettere sul volto del Maestro 

per togliergli le impronte del dolore. 

Non può l'amore stringersi nell'ombra 

e non uscire invece in superficie 

per meritargli il premio di un prodigio. 

È la pietà per "l'uomo dei dolori"

che rende ad un'immagine fedele

il calco del suo essere da Dio. 


Dov'è la buona Marta così attenta 

che a lungo nella casa di Betania

si è stretta più da presso col Maestro, 

godendo del suo amore singolare ?

E dove ancor la vedova di Naim 

tornata con il figlio redivivo,

o quella emorroissa spaventata 

che deve il grazie al  manto del Messia?

Non c'è nessun che faccia almeno un passo 

e rompa la pur fitta radunata  

disposta quasi a spaglio sul pendio. 

non c'è che questa donna "con un nome", 

uscita da chissà quale altro mondo, 

a farsi sotto a forza di spintoni. 

 

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