Il Celecanto
fa parte di una delle numerose specie che gli evoluzionisti credevano
estinte da centinaia di milioni di anni... Ma diversi esemplari tuttora
viventi di Celecanto sono stati ripescati al largo delle coste africane
e malgasce. |
La ricomparsa del Celecanto Il Celecanto fa parte di una delle numerose specie che gli evoluzionisti credevano estinte da centinaia di milioni di anni. Infatti, si ritrovano in gran numero negli strati del Cretaceo, ma non figurano più in alcuno degli strati successivi. Una "assenza" di quasi 100 milioni di anni! Non occorreva altro per fare di questo pesce una tappa dell'evoluzione, una specie strana che aveva dato origine ad altre famiglie di pesci più "evolute" prima di sparire per sempre. Però, nel 1938, poi nel 1952, e più re centemente ancora, diversi esemplari tuttora viventi di Celecanto sono stati ripescati al largo delle coste africane e malgasce. Ecco dunque nello stesso tempo colmato un fosso di quasi 100 milioni di anni. La conclusione che questa scoperta ci obbliga a trarre è tripla:1. Si ignorano ancora molte cose nel campo del mondo animale, particolarmente per ciò che concerne gli animali marini di grande profondità. Affermare che una specie era una transizione nel corso dell'evoluzione perché questa specie, frequente in uno strato geologico, è sparita in seguito, è aleatorio. 2. I Celecanti del Cretaceo e i Celecanti vivi della nostra epoca rappresentano, tutti lo ammettono, una sola ed unica specie, che non ha cessato di esistere dal Cretaceo ai nostri giorni. Il fatto che non si siano mai fossilizzati in... 100 milioni di anni è per lo meno strano! Sarebbe forse più giusto accorciare sensibilmente gli spazi del tempo? Comunque la loro assenza negli strati posteriori al Cretaceo, cioè in tutti gli strati terziari e quaternari, non è stata un impedimento per la loro esistenza! Da allora, non si capisce perché, l'assenza di fossili di altri esseri viventi (uomini per esempio) in questi stessi strati sarebbe un segno della loro non esistenza! In altri termini, la storia dei Celecanti dimostra che l'assenza di un fossile rappresentativo di una specie, negli strati geologici, non può assolutamente essere considerata la prova che questa specie non esistesse ancora nell'epoca in cui certi strati si sono formati. 3. La fossilizzazione massiccia dei Celecanti nei terreni cretacei e la loro ricomparsa negli oceani attuali, sarebbero molto più facilmente spiegabili nel quadro di una geologia catastrofista che in quello della geologia evoluzionista tradizionale. Come fare, secondo quest' ultima teoria, a giustificare la loro scomparsa durante così tanti milioni di anni? Come hanno potuto sopravvivere 100 milioni di anni senza essere mai fossilizzati? Perché l'evoluzione non li ha toccati? Tutti questi problemi sarebbero risolti se, accettando l'idea del diluvio universale, si supponesse che i Celecanti sono stati sedimentati in massa nel loro ambiente naturale di vita (le acque di media e grande profondità) nel momento in cui i sedimenti hanno raggiunto questi luoghi (quelli che chiamiamo i terreni cretacei). Alcuni esemplari sarebbero sopravvissuti alla catastrofe, e sarebbero gli antenati dei nostri Celecanti attuali. |