BENVENUTI

CHI SIAMO ITINERARIO TRAGUARDI LINKS E-MAIL
I fossili ci darebbero non un film della vita che si svolge durante millenni, ma un'istantanea del mondo antidiluviano, con le sue diversità di specie, di zone geografiche ed ecologiche. In questo modo, si otterrebbe forse la soluzione di alcuni enigmi tra i più irritanti della paleontologia...

Paleontologia e stratigrafia

Abbiamo visto al punto g. (La stratigrafia) che, per gli evoluzionisti, la presenza di fossili identici in due strati geologici diversi porta alla conclusione che questi strati sono contemporanei. C'è qui una vera e propria petizione di principio: ovvero si dà per scontato ciò che si deve dimostrare... E' questo il cuore del problema: in effetti, se la teoria dell'evoluzione non è accettata come un fatto, la stratigrafia deve essere interpretata in tutt'altro modo. E' solo nel quadro già accettato dell'evoluzione che si può trarre la conclusione: identità di fossili = identità di epoca dei depositi. Che cosa ci assicura che la posizione dei fossili negli strati sia da imputarsi soltanto al tempo? Chi ci dice che due fossili identici, trovati in due posti diversi, fossero per forza contemporanei? Chi ci dice che l'ambiente ecologico e l'origine geografica non abbiano un posto almeno altrettanto importante in questi casi? Facciamo tre esempi per chiarire meglio:

1. Supponiamo che un esploratore faccia delle ricerche al Polo Nord e che vi trovi dei resti di orso polare. Niente di più normale: l'animale è al suo posto, nel suo ambiente ecologico. Supponiamo adesso che egli ritrovi i resti dell'orso polare in Africa. Quale sarà la sua conclusione? Diverse possibilità logiche si presenteranno alla sua mente: a. L'orso polare è stato trasportato in Africa, oppure... - b. Il clima africano in epoche precedenti era polare. In nessun caso concluderà che l'orso polare discende da antenati africani. Il tempo, in questo caso, è stato considerato come un fattore secondario rispetto agli altri due: ambiente ecologico e zona geografico.

2. Se, in due località noi troviamo dei resti di lepre delle nevi, specie montanara che vive ad una certa altitudine, la conclusione sarà: le due località hanno dovuto avere (qualunque sia stata l'epoca del deposito dei resti) la stessa altitudine o delle altitudini vicine tra loro.

3. Se, infine, troviamo dei resti di pesci di mare ne concluderemo che il mare ricopriva i due luoghi, anche se in epoche diverse.

Dai tre esempi che precedono, ne deriva che l'identità dei resti non comporta necessariamente la contemporaneità dei depositi. Al contrario, la similitudine dei fossili in due strati geologici ci dovrebbe far pensare all'origine identica di questi fossili; in altri termini a uno stesso ambiente ecologico. E' bene sottolinearlo con il massimo rigore: sono i fossili che hanno la stessa origine e non le rocce che li contengono! I fossili ci darebbero così non un film della vita che si svolge durante millenni, ma un'istantanea del mondo antidiluviano, con le sue diversità di specie, di zone geografiche ed ecologiche. In questo modo, si otterrebbe forse la soluzione di alcuni enigmi tra i più irritanti della paleontologia, come per esempio:

La ricomparsa del Celecanto                                   La scomparsa dei Dinosauri

BIBBIA E SCIENZA