I
manoscritti più antichi del Nuovo Testamento sono largamente i più
vicini all'originale di qualsiasi altro autore dell'antichità. Il Nuovo
Testamento risalta anche per il numero di manoscritti o di frammenti
significativi... |
CONFRONTO: Ecco qui di seguito una tabella molto significativa che riporta i nomi di alcuni autori classici (da tutti gli studiosi ritenuti attendibilissimi), da cui risalta l'enorme intervallo di anni che intercorre fra la data di redazione del documento ed il manoscritto più antico in nostro possesso, nonché il numero di manoscritti disponibili. Salta agli occhi che i manoscritti più antichi del Nuovo Testamento sono largamente i più vicini all'originale di qualsiasi altro autore dell'antichità. Il Nuovo Testamento risalta anche per il numero di manoscritti o di frammenti significativi che, messo a confronto con la disponibilità degli altri autori, è sbalorditivo. |
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*(tutte da una
stessa copia) Geisler e Nix hanno fatto un confronto con le varianti testuali esistenti nel Nuovo Testamento e nell'Iliade. Entrambi i testi sono stati considerati 'sacri', ed entrambi hanno subìto delle varianti. Il Nuovo Testamento ha circa 20.000 righe e l'Iliade 15.600. Del Nuovo Testamento solo 40 righe (o 400 parole) sono in dubbio, mentre per l'Iliade sono 764, i cioè il 5% per l'Iliade contro lo 0,5% per il Nuovo Testamento. La "Mahabharata", l'epica nazionale indiana, ha subìto ancor più corruzione testuale. Ha circa 250.000 righe di cui 26.000 (quasi il 10%) riportano corruzioni. La conclusione degli autori è che di fatto il testo del Nuovo Testamento può considerarsi al 98,33% puro, anche se le varianti (1,67%) non incidono su problematiche significative di fede o di dottrina. (Norman Geisler e William Nix, "A General Introduction to the Bible", Chicago 1968, Moody Press - pp. 366,367,365)] |