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"Non riuscivo a capacitarmi che i numeri biblici vertenti sui monarchi ebrei contenessero un mucchio d'errori: stimavo che la difficoltà risiedesse nel fatto che quelli che avevano lavorato intorno al problema non comprendevano i metodi cronologici originali..." (Prof. E. Thiele)

Difficoltà iniziali

Ecco l'interessante resoconto di come nacque il libro The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings. Racconta il Prof. Thiele: "'Non si può fare. Se, tanto per cominciare, i numeri fossero stati corretti, sarebbe stato possibile, raddrizzando la cronologia ebraica, realizzare qualche cosa; ma i numeri concernenti i re non furono riportati correttamente al principio: così oggi noi non possiamo farci nulla.'

Era la voce del mio docente W.A. Irwin, preside della facoltà di Antico Testamento all'Oriental Institute dell'Università di Chicago, che respingeva la mia richiesta di fare della cronologia dei re ebrei il tema della mia tesi di laurea. All'inizio della sua discussione in aula sui libri dei re (I e II Re), il professor Irwin aveva richiamato l'attenzione sulle contraddizioni e sugli errori costanti che si riscontrano nei dati riguardanti l'assunzione al trono dei monarchi. Al termine della lezione gli parlai della necessità di fare qualcosa circa i problemi da lui menzionati, il che m'indusse a richiedere che questo fosse l'argomento della mia tesi di laurea.

Così mi decisi per un altro argomento. Allorché ebbi terminato il mio corso e cominciavo a darmi da fare per la mia laurea, andai di nuovo dal professor Irwin per chiedergli che il soggetto della mia dissertazione fosse la cronologia dei sovrani ebrei. Egli tornò a rifiutare, asserendo che sarebbe stato del tutto impossibile riportare in qualche modo un po' d'ordine nello stato caotico della cronologia dei sovrani ebrei.

Il professor George Cameron, mio docente di scrittura cuneiforme, quando gli parlai si mostrò della medesima opinione del professor Irwin. Quando tentai con il professor A.T. Olmstead, famoso assiriologo ed ebraista, questi affermò che da più di duemila anni i più competenti studiosi biblici lottavano con questo problema senza alcun costrutto. Se essi non avevano potuto farci nulla, neanch'io ci sarei riuscito. Aggiunse che egli stesso aveva lavorato per tutta la vita sulla cronologia dei sovrani ebrei, ma senza esito.

Tuttavia non riuscivo a capacitarmi che i numeri biblici vertenti sui monarchi ebrei contenessero un mucchio d'errori: stimavo che la difficoltà risiedesse nel fatto che quelli che avevano lavorato intorno al problema non comprendevano i metodi cronologici originali adoperati dai primi scrittori. Qualora questi fossero stati messi in luce, l'ordine avrebbe preso il posto del caos apparente. Il tema mi affascinava, sicché io gli prestai molta attenzione. Con il maturare del tempo le difficoltà più consistenti vennero risolte e riscontrai che le dichiarazioni bibliche cominciavano ad armonizzare. All'Oriental Institute i professori rimasero incantati. Il professor Irwin mi chiese allora di fare della cronologia dei re ebrei il soggetto della mia dissertazione di laurea e il professor George Cameron, redattore del Journal of Near Eastern Studies, il periodico professionale dell'Oriental Institute, mi propose di pubblicare tale tesi qualora l'avessi approntata per la pubblicazione. Si agì precisamente in tal senso. Appena gli addetti al lavoro tipografico dell'Università di Chicago ne ebbero sentore, mi dissero che se l'avessi stesa in forma di libro l'avrebbero pubblicata. L'elaborato uscì dalle stampe nel 1951 con il titolo The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings.]

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