Si sa da tanto che le
sole variazioni rilevanti trasmissibili sono le mutazioni... Tutta
l'evoluzione deve dunque passare per forza da questa porta aperta.
Purtroppo questa porta appena aperta si richiude, se si vogliono
osservare le cose come stanno realmente. |
Mutazione La scoperta delle mutazioni risale al 1901. Fu il botanico De Vries che, per primo, mise in evidenza la comparsa brusca di caratteri nuovi nell'ambito di una specie. Questi caratteri nuovi nascono con l'individuo chiamato mutante o mutato e sono ereditari, caratteristici di una nuova 'sottospecie'. A quell'epoca non si sapevano spiegare plausibilmente le mutazioni. Non si poteva fare altro che prenderne atto. Divenne immediatamente l'arma principale degli evoluzionisti. Avevano finalmente tra le mani il motore dell'evoluzione, la causa delle modificazioni che, durante millenni, avevano trasformato, tramite scatti successivi, le specie e fatto evolvere il Vivente verso forme sempre più complesse, più perfezionate, dalla cellula al protozoo, dal protozoo al metazoo, ai vermi, agli scorpioni, agli squali, ai dinosauri, ai mammiferi, agli antropoidi, all'uomo infine. Era la porta aperta per la salvezza del trasformismo. Era d'altronde l'unica, poiché si sa da tanto che le sole variazioni rilevanti trasmissibili sono le mutazioni. Tutta l'evoluzione deve dunque passare per forza da questa porta aperta. Purtroppo questa porta appena aperta si richiude, se si vogliono osservare le cose come stanno realmente.
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