La
parte rimasta inspiegata della visione del cap. 8 parla di un periodo
profetico molto lungo (2300 anni per la precisione) da cui evidentemente
viene ritagliata una parte che riguarda specificatamente il popolo
d'Israele e l'annuncio del tempo storico in cui sarebbe apparso il
Messia... |
"Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo" Il capitolo 9 del libro di Daniele, si apre con una preghiera del profeta che chiede perdono all'Eterno per i peccati del suo popolo. Gli Ebrei si trovavano in cattività a Babilonia, proprio perché - abbandonando il Dio dei loro padri - erano caduti nell'idolatria ed avevano caparbiamente respinto tutti i Suoi richiami. Alla fine, il Signore aveva permesso che la sciagura cadesse sul Suo popolo per insegnare loro che il peccato porta sempre con sè dolorose conseguenze. Prima che Daniele finisca la sua preghiera, riceve la visita dell'arcangelo Gabriele, che aveva già visto nella visione precedente, descritta al capitolo 8: "Mentre io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo d'Israele e presentavo la mia supplicazione all'Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio, mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto nella visione da principio, mandato con rapido volo, s'avvicinò a me, verso l'ora dell'oblazione della sera. E mi ammaestrò, mi parlò, e disse: 'Daniele, io son venuto ora per darti intendimento... Fa' dunque attenzione alla parola e intendi la visione!" (Daniele 9:20-23).Di quale visione può trattarsi? Il cap. 9 non ne presenta alcuna. Quindi, è logico pensare che si tratti della spiegazione di una parte della visione precedente, che era rimasta appunto inspiegata, perché Daniele si era sentito male. Questo è anche avvalorato dal fatto che l'angelo si rivolge al profeta con queste parole iniziali: "Settanta settimane son fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città..." (Daniele 9:24a - L). Ora, il verbo ebraico tradotto generalmente con "fissate" o "tolte" è "netaq", che vuol dire: "reciso, tagliato via, staccato, ritagliato". La letteratura rabbinica utilizza questa parola nel senso di "amputare". Il sostantivo derivato "hâtikhâh" significa "porzione, pezzo". Parole della stessa famiglia "htr, hth" portano in ebraico la stessa connotazione di "separare, amputare, tagliare". Stesso significato nelle lingue vicine: arabo, accadico, ecc.La parte rimasta inspiegata della visione del cap. 8 parla di un periodo profetico molto lungo (2300 anni per la precisione) da cui evidentemente viene ritagliata una parte che riguarda specificatamente il popolo d'Israele. Ci limitiamo, in questa sede, ad esaminare ciò che riguarda unicamente il cap. 9, e cioè l'annuncio del tempo storico in cui sarebbe apparso il Messia tanto atteso dal popolo eletto.] |