Poesie  di Giuseppe Pugliese (Foggia)
MESSAGGI POETICI

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I giorni e le parole…

 

 

 

Parole nate come messaggi scritti e inviati per manifestare le emozioni che si susseguono durante i giorni. Emozioni dei   tanti momenti: le ore del mattino, con la sua luce pura, che ispira l’anima,  o  le ore della sera, col suo alito profondo, che accende la voce interiore…

Ma anche parole che ascoltano ed esprimono il significato dell’alito  della Natura.

 

 

 

ll viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono
l'anima che non sa più dare un grido…

 

Il cammino finisce a queste prode
che rode la marea col moto alterno.
Il tuo cuore vicino che non m'ode
salpa già forse per l'eterno
.

 

(Eugenio Montale, poeta che più di ogni altro

 mi ha fatto conoscere la vita)

 

 

(strade notturne)

I viaggi su strade notturne,

nel frastuono dei passi e dei pensieri,

spesso si concludono nell’abisso profondo della malinconia.

Poi, nel cielo una luce, e ti perdi…

 

*

 

(più lievi le ore)

Cerchiamo tra le righe di una poesia

o nel profondo di una melodia

il segreto ultimo del nostro vivere.

Ci sediamo ad osservare

gli inni  dei poeti e le musiche incantevoli

che s’involalo per noi

e sembrano  voler  svelarci la soluzione.

…Ma presto ci risolleviamo

e nuove parole,

e nuove note ci accompagnano

per rendere più lievi le ore.

 

*

 

(il giorno che nasce)

E un nuovo giorno s’accende con la sua fiamma incerta.

Ci saranno ore in cui sembrerà vacillante

sotto l’impeto di uno strano vento,

altre in cui crescerà come un coro trionfante.

Ora è solo una scintilla

che si anima e vive

nel nostro sguardo verso l’orizzonte silenzioso…

 

*

 

 (apre alla salvezza)

La vita che mi compare dinanzi allo sguardo annebbiato,

improvvisa come un lampo di vento,

m’ addolcisce il sorriso,

su una vertigine di nuvole mi conduce,

ed io me ne vado oltre quello squarcio nel cielo

che mi apre alla salvezza.

 

*

 

(c’è tanto da vivere)

Svegliati, c’è tanto da vivere!

Le ore ti sembreranno petali da sfogliare:

ognuna un ricordo

un momento che si imprime nel tuo cuore.

Svegliati, il sole t’attende!

 

*

 

(ti adagi in una speranza)

Cosa cerchi tra le maglie delle tenebre?

Forse un sottile raggio di luce

che ti conduca ad un meccanismo

che genera felicità?

Eccolo, ci sei dinanzi:

gli ingranaggi si muovono,

stridono,

cominciano a generare un vento nuovo.

Tu, ansioso, ti adagi in una speranza,

e aspetti il tuo turno…

 

*

 

(si schiude la  primavera)

L’aria si intenerisce,

le nuvole si allontanano

intonando nostalgiche  melodie di ghiaccio,

rare si fanno le ombre nelle vie,

sui rami nasce un timido sole:

 

sbadigliando comincia a schiudersi la primavera.

 

*

 

(la domenica sera)

Ormai si spengono le luci della festa…

Ora comincia a scendere la malinconia

scende cupa come questa sera sul mondo.

Domani riprende, lento, l’incedere della vita.

 

 

*

 

(fuggevole viaggio)

Vago  nel sole senza calore

nel freddo che mi sfiora e poi mi prende…

oggi voglio seguire un percorso diverso:

rinvenire nuovi angoli della città;

osservare tetti stanchi che si abbracciano…

Questo fuggevole viaggio nel pomeriggio

lascia qualcosa dentro.

E’ indefinibile,

come il volo della poesia…

 

*

 

(le pagine del cielo)

Ora ch’è notte ho deciso di leggere il cielo.

Comincio a sfogliare le sue pagine:

quanti segreti nelle pieghe degli astri…

cerco frasi che hanno la sostanza del vivere.

Eccole, pronte ad infondere emozioni e speranze.

Oh, c’è tanto da leggere in questa volta silenziosa…

Gli  occhi si appesantiscono,

mentre il sonno m’assale

la mente si perde…

 

*

 

(amicizia luminosa)

In questo mondo dove la cultura della morte

si erge quasi vittoriosa

c’è ancora qualcosa che fa vibrare l’anima,

come un’amicizia intensa e luminosa.

 

 

*

 

 

(per un’anima assente)

Non piangeremo per la tua assenza,

terremo il nostro cuore tra le mani chiuse

per non sentire il suo languore…

Aspetteremo il tuo arrivo anche sotto la pioggia…

No,non piangeremo,

anche le nuvole a volte vanno lontano,

oltre la linea dell’infinito…

Eppure il cielo non piange…

 

*

 

 

(nel crepuscolo)

In questo momento del giorno,

mentre il cielo si adagia sugli alberi per riposare,

nella mente comincia una melodia soffusa

quasi sognante

e per pochi attimi t’annulli…

 

*

 

(tramonto di novembre)

Se la tua mente non è adombrata dallo studio

e una leggera follia non ti esclude dalla realtà

allora osserva dalla finestra

questo dolce tramonto di novembre.

Capirai cose che nei libri non troverai mai…

 

*

 

(il potere della fantasia)

Com’è difficile per me

guardare il mondo da un letto di malattia.

Io che amo la libertà di movimento,

il potere delle decisioni autonome…

Ora me ne resto sotto le coperte

ad aspettare che la luce del pensiero

mi porti via

dove l’unica medicina è la fantasia.

 

 

*

 

 

(sogno nascosto)

L’ultimo sogno si nasconde nei posti reconditi dell’anima

ha paura di volare nel vento.

Vuole un sussurro, qualche parola delicata.

Poi esplode, si manifesta limpido come rugiada.

Le nostre mani protese sono sterili ad afferrarlo.

Quel sogno evapora al primo battito della realtà.

 

*

 

(nevicata di foglie)

In questa delicata nevicata di foglie

la natura esprime il suo significato più profondo.

Vorresti seguire una foglia

che segue uno strano percorso,

ma poi lo sguardo la perde dietro gli alberi, dietro il mistero…

questo avviene in quest’ora accarezzata dal vento d’oriente.

 

*

 

(sommesso canto)

Lasciatemi su questa sponda d’infinito

ad osservare il mare d’indifferenza

che contro di essa s’infrange.

Lasciatemi raccogliere gocce di luce

e conservarle per le notti d’inverno

(che scendono più grigie delle malinconie sfumate).

Lasciatemi ascoltare il silenzio dei  pensieri…

Non obliate  questo  sommesso canto

anche quando i gesti e le parole diverranno frammenti d’esistenza.

 

*

 

(sogno infuocato d’agosto)

Quando il sole stordisce

la mente appare disunita

le visioni si alterano

la realtà si dissolve

si hanno dei rapidi miraggi.

Stamattina ho avuto un miraggio di te:

eri un’ombra tremante nel sogno infuocato d’agosto.

 

 

*

 

(il giorno dopo il compleanno)

Il “tuo giorno” era ieri.

Il giorno dell’euforia e del vulcano d’affetti.

Poi si è dissolto lentamente,

come la foschia al mattino.

Era il tuo giorno, era tuo, dentro di te.

Per sempre.

 

*

 

(parole eterne)

Il mondo va avanti.

Il potere degli uomini diviene come polvere al vento,

ma quello che rimane di loro,

e del mondo dissolto,

sono solo le parole.

Eterne e vive.

 

*

 

(ancora vivi noi?)

Se non avessimo le paure che scuotono le ore

(queste lunghe sciarpe che ci avvolgono,

forse ci soffocano)

da cosa capiremmo che siamo ancora vivi noi?

 

*

 

(addio all’estate)

Quando canteremo l’addio all’estate

io sarò rinato,

mi vedrete più libero di una nuvola lontana,

più luminoso dell’orizzonte all’alba.

Ora è già tempo di preparare le voci…

 

*

 

(la nebbia e l’incanto)

Un magico velo avvolge questo mattino.

Ti seduce e rapisce.

Il paesaggio offuscato sembra voglia dissolversi.

Per un attimo lo credi,

poi guardi uomini,

come ombre,

ognuno negli occhi un sogno diverso,

si muovono per entrare nel mondo incantato della nebbia…

 

*

 

(il meriggio e la musica)

Una finestra che si affaccia su un cortile d’alberi

nella stanza solitaria…

Qualcosa fa nascere dentro un’emozione:

forse non è solo il vento a muovere le foglie,

ma la musica.

Una melodia che nasce spontanea

come il levarsi di un sussurro.

 

*

 

 

(domenica senza fragore)

Cosa chiediamo, noi delusi,da questa domenica

che  lentamente si spegne

 senza fragore?

Forse un balzo in avanti verso una mondo diverso?

O l’ebbrezza di un sogno?

Per ora aspettiamo il nuovo mattino…

 

*

 

(incanto interrotto)

Sprofondato nella lettura di un libro,

in questo freddo ambulatorio medico,

intravedo il via vai della gente

come ombre insonore.

Improvviso un colpo di tosse

 e tutto s’infrange…

 

*

 

(mattino d’inverno)

Cosa devo fare mentre la città pare assopita,immobile?

Qualche suono lontano mi dice che sono sveglio.

…non mi resta che ascoltare gli alberi infreddoliti.

 

*

 

(il calcio e la vita)

Noi non chiediamo al calcio delle risposte profonde

sul mistero della vita.

Chiediamo solo un momento di ebbrezza,

per distoglierci dalla fatica del cammino.

 

*

 

(respiro della natura)

Questo vento che dolcemente scuote foglie e pensieri,

si insinua lentamente nei nostri momenti

dando un segno del respiro della natura.

 

*

 

(il nulla)

Dove ti aggiri con la mente

In quest’aria frastornata dal sole?

Forse anche tu sei alla ricerca di quel nulla

che separa la grigia noia dallo splendente  entusiasmo?

 

*

 

(incontro fugace)

In quel barlume di realtà,

quando il mondo pareva estraneo,

ho avuto echi della tua voce.

Ma poi un sfrecciar di auto

e l’illusione è mancata…

 

 

*

 

(un raggio di sole)

Immersa nei tuoi pensieri

Non senti bussare alla tua porta?

Continui a seguire il percorso della mente:

tante idee scorrono come flutti selvaggi.

Le immagini si compongono, poi si dissolvono

E lasciano l’amaro negli occhi.

Bussano alla tua porta:

è un raggio di sole che ti invita ad uscire!

 

*

 

(pensieri al crepuscolo)

La notte comincia a scendere sul mondo.

I pensieri si elevano oltre il crepuscolo.

Sono tanti

raggiungono i posti più impensabili,

infine si adagiano in noi…

 

*

 

 

(improvvisa assenza)

Avevo notato una piccola eclissi di sole,

una diffusa nostalgia,

uno smarrimento nei volti,

un’aridarsi d’anime:

era la tua improvvisa assenza.

 

*

 

(la vera luce)

Il sole si alza per svegliare il mondo

per donare la luce e qualche nuova speranza.

Non tutti sanno che quando il sole si eleva

è perché sei sveglia tu!

 

*

 

(dopo una vittoria della Juve sull’Inter)

L’abisso si apriva cupo…

Poi un lampo d’imprevedibilità

e la strada per il paradiso d’improvviso si apriva

e i Campi Elisi luminosi si manifestavano.

 

*

 

(non hai ancora scritto)

Il giorno comincia ad adagiarsi su un sole rosso

e tu non hai ancora scritto.

Dove sono le tue parole

ora che il tramonto s’accende e sussurra alla malinconia?

 

*

 

(dopo un grande trionfo)

La strada difficile per il mondo sognato

a volte

ha delle effimere scorciatoie.

Ti ritrovi, come ieri, ebbro e incredulo dinanzi all’inconsueto.

Infine il viaggio riprende.

Come sempre.

 

*

 

(desiderio dell’incontro)

Vieni presto ad incontrarmi, spirito profondo,

non perché io possa indicarti mondi nuovi

o i segreti delle stagioni,

ma solo per ascoltare qualche mia calda parola.

 

*

 

(la città senza neve)

Voglio fuggire da questa città senza neve.

E’ tutto così  normale  e scuro qui.

La neve, col suo mantello purissimo,

almeno per qualche ora,

 nasconde i tristi giochi dell’ansia.

 

*

 

(in un mare di sogno)

Giaccio sul letto consueto.

Vorrei sprofondare in un mare di sogno

quasi ci riesco

ma pensieri insoliti mi riportano a galla:

il suono atroce del tempo presente

irrompe improvviso!

 

 

*

 

(scompare nella foschia)

Appaiono strane le questioni della vita

al primo mattino, in questa parte di mondo:

ognuno si muove frenetico

con le proprie parole appena nate.

Presto scompare nelle foschia…

 

*

 

(oltre l’arcobaleno)

“Somewhere, over the rainbow…”

(da qualche parte, oltre l’arcobaleno...),

recita una bellissima canzone.

Ecco i luoghi indefiniti della poesia…

Oltre l’arcobaleno forse vive quel posto che l’anima desidera.

Un luogo di felicità possibile?

Sì, oltre l’arcobaleno

 che nasce dopo i nostri giorni di pioggia.

 

*

 

(il tempo del tramonto)

Ci muoviamo in quest’isola cullata dalla bassa marea.

Osserviamo la luce del sole

che si alza verso vette irraggiungibili.

Non è ancora il tempo del tramonto…

 

*

 

(animo sognante)

Queste stelle così spente,

piene di nostalgia per la tua assenza,

a tratti si intravedono nel nero velo del cielo.

Sono alte, queste stelle, fanno da ghirlanda all’infinito.

Vorrei che scendessero in questa tua notte lontana

per darti luce e gesti d’amore.

Vorrei che sussurrassero

 per non svegliare il tuo animo sognante.

 

*

 

 

(si accendono i sogni)

Spesso dal nostro letto

cominciamo la nostra piccola rivoluzione interiore:

da lì si muovono le nostre prime idee,

si accendono i sogni,

si placano le nostre amarezze.

 

*

 

(il mattino dopo la vittoria ai mondiali di calcio)

Si può descrivere il risveglio in un angolo del Paradiso?

L ’aprir di occhi dinanzi ad un luminoso trionfo?

L’incorporea felicità che riempie il cuore e lo seduce?

E’ stato così indefinibile, irreale…

Tutto questo al mio risveglio

da questo sogno che pare nitido

come un raggio di luna.

 

*

 

(nella rete disegnata dalla pioggia)

Nel pomeriggio uggioso una tua visione,

rapida a dissolversi.

Poche parole, un solo sguardo

e sei scomparsa

con il tuo sorriso misterioso

nella fitta rete disegnata dalla pioggia.

 

 

*

 

 

(nuovi giorni)

Non aprire la porta all’ansia,

lasciala fuori a desolarsi nella notte

guarda piuttosto fuori dalla finestra, guarda lontano:

ci sono nuovi giorni da vivere.

Con vivida  luce!

 

*

 

(anima pura)

Le tenebre non s’addicono a te.

Io conosco solo un’amica che ha il sorriso del sole

l’anima pura come la luna

la mente sveglia come un vortice di vento…

 

*

 

(lo spartito della Vita)

In futuro, pensando a questi momenti di malattia,

li ricorderai come una triste melodia.

Ma lo spartito della Vita

ci riserva una ben più sublime sinfonia.

 

*

 

(sonno apparente)

Quando ci sono momenti di pioggia

i sensi paiono assopirsi:

ci si adagia in un sonno apparente

e si contempla il fragore delle gocce che cadono in noi…

 

*

 

(non è ancora venuto)

S’attende…Come sempre.

Nel cuore frammenti di ansia che si svegliano.

E’ già tardi?

Guardiamo nel vuoto

senza capire le immagini che scorrono.

Cresce dentro il desiderio di conoscere

cosa compare da dietro l’angolo…

Un grande sospiro

ed ecco svelarsi

che quel “qualcosa” non è ancora venuto…

S’attende…Forse per sempre…

 

*

 

(nelle pieghe del tempo trascorso)

Con questo barlume di primavera

Come posso consultare la voce della fantasia?

Essa si agita e vive con l’ispirazione.

Ma questo insolito sole l’inaridisce ancora…

Dove si nascondono le nebbie,

le nuvole scure,

le piogge che sfiancano i tetti,

il vento che ha il colore della notte?

Sono andati tutti perduti

nelle pieghe del tempo trascorso…

 

*

 

(poi viene l’alba)

…E poi scende la notte sui nostri affanni

sulle nostre mani stanche,

per nascondere,

per attenuare la bufera  che ci scuote dentro…

Poi  viene l’alba

e tutto  riprende …

 

*

 

(pomeriggio d’inverno)

Fare una passeggiata solitaria

in un pomeriggio d’inverno,

nel silenzio che avvolge le opache immagini,

mute e infreddolite,

mentre la mente dialoga con le nuvole

che si alternano come miraggi,

ci fa capire come la natura,

con la sua arte raffinata,

sia così importante per le nostre ore,

per la nostra vita.

 

*

(quando la musica ci sfiora)

A volte, quando la  musica ci sfiora,

lascia un segno:

una luce in noi che cresce e ci manifesta qualche mistero.

Poi dolcemente s’assopisce, si perde…

Ma rinasce e ci canta ancora quando viene il vento della sera…

 

*

 

(un cuore rinato)

Un raggio di luce ha conquistato l’anima mia

E l’ha svegliata dal groviglio di ombre.

Per attimi si librano,

come scintille,

frammenti di sospiri…

Devo conservare questa luce,

nasconderla prima che la notte sprigioni le sue nubi;

devo conservare questa ora

che ascolta il fuoco del mio cuore rinato.

 

*

 

(un timido sorriso)

I ricordi che ondeggiano intorno ai nostri corpi immobili,

disegnano immagini ubriache;

ci incantano e seducono,

ma un vento passeggero le dissolve:

il miraggio muore senza languore

e in noi,trafitti dalla realtà,

non rimane che un timido sorriso

vibrato sulle labbra…

 

*

 

(colmo di sole!)

I colori della vita si ravvivano

come le gemme sui rami danzanti,

riempiano pure te,

questi giochi fluttuanti,

fino a farti esplodere di giallo

colmo di sole!

 

*

 

(il sorriso nell’oblio)

Perduti si fanno gli anni,

e insieme le parole.

Un vento irrequieto travolge anime stanche

verso una sera senza confini.

La giovinezza vaga col suo spirito

che arranca, e la sua voce si fa adombrata.

Tutto svanisce,

persino quel sorriso privo di rughe

si  accinge ad entrare nell’oblio…

 

*

 

(i fiori folgoranti della vita)

Una speranza ci sfiora ora

che si ritrae il suono del volo delle rondini,

ormai lontane a spargere nere canzoni…

Dovremmo essere con loro

per navigare nelle infinite onde gonfie d’azzurro,

a correre verso l’orizzonte che ci scioglie con una carezza

e mostra il sentiero per rinascere liberi,

dovremmo essere rapidi a raggiungere nuove sorgenti

 per attingere poesia.

Lì ,ci incanteremo per sempre

in quei campi dove si raccolgono i fiori folgoranti della vita…

 

*

 

(ancora da mille anni)

Resto qui, ancora da mille anni,

immobile come una roccia

per cercare le parole piene di bagliori;

mi avventuro nei vicoli della riflessione,

la luce presto manca

e mi travolge l’onda scura dell’oggi,

fatta di dure sillabe,

catene d’acciaio,

che imprigionano quest’anima

che ha voglia di cantare…

 

*

(quel mondo silenzioso)

Nel tramonto di una sera

un mio pensiero libero è volato via:

era puro come il sorriso  dell’alba.

Ignoro dove sia andato…

Forse ha raggiunto le colline del mondo segreto

che vive ancora  nel mio sogno ammantato d’azzurro,

in quel mondo silenzioso che dentro mi abbaglia,

dove non ci sono pianti ma  campane a festa,

una dimensione che nessuno può sentire e capire

nascosta  dalla polvere del tempo

e solo la brezza del mio mattino conosce…

 

 

*

 

(nel cielo distratto)

Quando il sonno non vuole trascinarmi via

resto  ad ascoltare il crepitare del fuoco che brucia l’anima,

poi gocce di pioggia,

(lacrime di mondi caduti)

scendono come una cantilena

e la fiamma svanisce.

Seguo il fumo incerto levarsi rapido

verso sporadiche stelle

che disegnano la mia malinconia nel cielo distratto.

 

 

 

 

Giuseppe Pugliese...CONTINUA





Note biografiche dell'autore


Mi chiamo Giuseppe Pugliese, vivo nella provincia di Foggia e ho 33 anni. Amo la letteratura in genere, ed in particolare la poesia e il teatro. I miei autori preferiti sono Montale, Baudelaire, Garcia Lorca e soprattutto Shakespeare, di cui sono un assiduo studioso (e in particolare della sua tragedia Amleto). La mia musica preferita comprende i cantautori italiani, e tra tutti De Andrè, e i Pink Floyd (di cui posseggo l’intera discografia). Ritengo che il linguaggio della parola possa aprire nuovi mondi. Credo nella parola che viene dall’anima e comprende le ragioni del cuore, la parola che diviene musica e crea emozioni, la parola che aiuta l’uomo nel suo lento progresso. La parola che è vita… Per contattare l'autore: scrivi, clicca qui!

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