Il
ruolo delle banche
Le
banche sono chiamate a svolgere un ruolo centrale nel periodo di transizione,
quale elemento propulsore del passaggio allEURO. Esse dovranno garantire
il corretto funzionamento del sistema dei pagamenti e delle operazioni
finanziarie, le attività di conversione e il processo di distribuzione
della nuova moneta.
Cosa
accade al rapporto con le banche
Lintroduzione della moneta unica sta provocando cambiamenti nellambito
del rapporto tra imprese e banche.
Tali cambiamenti si stanno già manifestando in questa fase transitoria
poiché lEURO viene utilizzato nelle transazioni interbancarie
come moneta scritturale (assegni, bonifici, ecc.).
Le aziende hanno già la possibilità di operare sia in lire
che in EURO.
Lazienda debitrice ha la facoltà di scegliere se saldare
il proprio debito in lire o in EURO. Nel caso in cui il creditore detenga
un conto in una valuta differente da quella del pagamento, la banca accrediterà
il controvalore dopo aver effettuato la conversione. Tutte le maggiori
banche sono dal 1° gennaio 1999 in grado di operare in EURO avendo
apportato tutti i necessari cambiamenti (software, organizzazione, modulistica,
etc.).
EURO:
costi e guadagni
Lintroduzione dellEURO provocherà sul sistema bancario
un notevole incremento dei costi e contrazione dei proventi.
Laumento dei costi è imputabile ai seguenti fenomeni:
a) adeguamento dei sistemi informativi che dovrà essere operativo
a partire dal 1999. Le banche dovranno essere in grado di accettare pagamenti
in entrambe le valute, attrezzandosi per la contabilità e le conversioni;
b) revisione dei contratti con la clientela;
c) formazione del personale;
d) complessità organizzativa legata alla gestione della transizione;
e) assistenza ai clienti nella fase di passaggio alla moneta unica;
f) attività di distribuzione della nuova moneta e operazioni di
conversione.
Le ultime due attività avranno anche effetti positivi sul conto
economico delle banche (assistenza ai clienti).
La riduzione dei ricavi e proventi dipende da:
a) minor differenziale tra tassi attivi e passivi in seguito allallineamento
dei tassi di interesse nazionali;
b) riduzione delle transazioni in cambi che provoca la contrazione dei
proventi sulle operazioni di cambio, oltre alla perdita di commissioni
e di altri profitti legati al minor numero di prodotti derivati come per
esempio futures, swap, opzioni, richieste dalle aziende;
c) altre riduzioni di proventi per il fatto che le imprese potranno trovare
più conveniente spostare i propri conti valutari allinterno
di altri Paesi UEM per regolare le proprie transazioni;
d) inasprimento della concorrenza tra banche europee che dovrebbe portare
ad una riduzione di margini e commissioni.
I
mercati finanziari
Il
sistema bancario e finanziario nazionale sarà investito da una
crescente concorrenza, proveniente anche dalle istituzioni estere; tale
fenomeno provocherà miglioramenti dellorganizzazione interna
delle banche e riduzione dei costi operativi.
I mercati finanziari diventeranno più globali ed efficienti, il
che favorirà un ampliamento delle opportunità di investimento
e di finanziamento.
I processi di risanamento in atto nelle finanze pubbliche potrebbero avere
un effetto positivo sul funzionamento dei mercati finanziari nel medio
periodo in termini di una minore ingerenza nelle logiche del mercato.
Le
imprese
La maggiore pressione competitiva sul sistema bancario e i processi di
razionalizzazione delle attività e riorganizzazione interna, dovrebbero
tradursi in un contenimento dei prezzi nellerogazione dei servizi
alle imprese e in una loro più elevata qualità.
E probabile che la tendenza allarmonizzazione dei sistemi
di pagamento porti ad una riduzione dei tempi necessari ai trasferimenti.
Fondamentale sarà il ruolo informativo e di aggiornamento che le
banche avranno nei confronti delle imprese: tale ruolo risulterà
ancora più rilevante nei confronti delle PMI che spesso lamentano
una forte mancanza di informazioni.
IL
FABBISOGNO FINANZIARIO DELLE IMPRESE
Lintroduzione dellEURO modificherà il fabbisogno finanziario
delle imprese: la necessità di realizzare nuovi investimenti, la
riduzione di prezzi e margini conseguenti allintroduzione dellEURO
faranno aumentare il fabbisogno di risorse.
La riduzione del numero di valute da gestire, dei costi di transazione
e del numero di conti valutari possono determinare invece una riduzione
di fabbisogno.
Più in generale, è possibile inoltre prevedere una contrazione
degli oneri finanziari, per lo meno in termini percentuali, in quanto
ci si finanzierà direttamente in EURO e i tassi saranno più
bassi poiché non incorporeranno il rischio di cambio.
Lampliamento del mercato finanziario, le modifiche nel sistema bancario
e la maggiore concorrenza potrebbero modificare le forme di finanziamento
utilizzate dalle imprese: oltre a una maggiore importanza degli strumenti
di mercato come obbligazioni e azioni, in Italia si potrà assistere
ad una maggiore differenziazione degli strumenti di credito.
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