Alvar Aalto nacque il 3 febbraio 1898 a
Kuortane, un villaggio posto nel distretto dei laghi, nel centro
della Finlandia.
Era il più vecchio dei 3 figli di una famiglia medio-borghese.
All'età di 5 anni Alvar e la sua famiglia si trasferirono a
Jyvaskyla, dove ha vissuto per 24 anni. L'architetto fu sempre
molto legato a questa città per la quale progettò 70 edifici,
di cui 37 completati. Nel 1921 Alvar si laureò in architettura
alla University of Technology di Helsinki. Aprì nel 1923 il suo
primo studio d'architetto, nella città di Jyvaskyla, appunto.
L'anno dopo Alvar convolò a nozze con la collega Aino Marsio,
con la quale intraprese un viaggio in Italia; il contatto con la
cultura e l'architettura mediterranea fu molto importante per
l'architetto.
Dal 1927 Aalto lavorò ad importanti edifici nella città del sud
Turku e quindi, dal 1933, nella capitale Helsinky. Il lavoro più
importante completato nello studio di Turku fu il Sanatorio di
Paimio, opera che lo farà
conoscere in tutto il mondo come maggior rappresentante
dell'architettura funzionalista.
Tipico dei progetti di Aalto fu sempre l'interessamento al
collegamento fra bisogni dell'uomo, natura ed edifici, favorito
da una spiccata sensibilità, tipicamente nordica, per i problemi
ambientali. L'opera più ammirata del periodo nella capitale è
senza dubbio la Villa Mairea,
mentre le più apprezzate nel dopoguerra furono il municipio di
Syntsalo (1952) e la chiesa
di Vuoksenniska (1959).
Alvar Aalto diresse le sue grandi capacità anche in altri campi,
i più svariati: vasi in vetro, mobili, oggetti d'arredamento,
gioielli, lampadari... esprimendosi così nei più vari linguaggi
artistici. Nota era anche la sua capacità di relazionarsi agli
altri, grazie alla conoscenza di numeroso lingue straniere e alla
bravura nel raggiungere un compromesso in qualunque situazione,
soprattutto tra le sue velleità artistiche e le richieste dei
clienti.
Alvar Aalto morì nel 1976 ad Helsinki e lasciò come testamento
artistico la Finlandia Hall,
completata nella capitale 20 anni dopo la sua morte.