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In questa pagina espongo alcune ambre della mia collezione, tutte possiedono delle particolarità che possono indurre a riflessione e discussione. Tutte le mie foto sono liberamente scaricabili.
In una scatola ho raccolto alcune centinaia di pezzi d'ambra recuperati da collane. Sono ancora da esaminare, tutti però lasciano intravedere al loro interno qualche piccolo insetto o qualcosa di "strano". Recentemente ho provato ad esaminare un piccolo vago di collana (18 x 10 mm) incuriosito da una inclusione che pensavo fosse un frammento di legno. Man mano che procedeva la lucidatura aumentava la mia curiosità e non nego che quando finalmente ho visto queste immagini ho provato una grande emozione. Non è frequente trovare un piccolo baco (0,5 mm uovo - 1,1 mm verme) appena uscito dal suo uovo ed imprigionato in una goccia d'ambra.
Aggiungo a commento un estratto dell'interessante lettera inviatami dal Pr. Eugenio Ragazzi: "L'evidenza che l'animale si sia potuto inserire nella massa ancor fluida, come mostrato nella specie di camera che circonda il corpo stesso, può dare ulteriori informazioni sul processo di fossilizzazione dell'ambra. Probabilmente il fluido contenuto nell'uovo ha permesso la sopravvivenza dell'animale per quel tanto da spostarsi al di fuori dell'uovo stesso. Forse si può ipotizzare che la schiusa sia stata anticipata: l'inglobamento nella resina ha creato ipossia per impedimento degli scambi gassosi con l'esterno dell' uovo e l'animale ha cercato una disperata via di fuga."
Nell’ambra baltica è abbastanza facile trovare delle bolle vuote, meno frequenti sono invece quelle contenenti acqua con piccole sfere mobili d’aria. La foto mostra una formazione allungata a tre camere contenente una piccola bolla d’aria che vaga da un settore all’altro a seconda dell’inclinazione dell’ambra. Si possono fare alcune considerazioni: - La presenza di acqua ci fa presumere un ambiente umido (pioggia, rugiada). - La resina colata dall’albero doveva essere piuttosto abbondante con scorrimento parallelo all'asse maggiore delle bolle e molto fluida per poter inglobare velocemente l’acqua che altrimenti sarebbe evaporata.- Il senso della colata dovrebbe essere da sinistra a destra guardando la foto (in realtà dall'alto in basso), infatti la bolla più grande sembra "stirata" e rimpiccolita dall’ adesività della resina nella sua discesa verso il basso.
Spesso in un' unica ambra si può trovare più di un insetto; considerando che un pezzo d’ambra è relativamente piccolo, si può allora ipotizzare che 40.000.000 di anni fa gli insetti fossero numerosissimi oppure che la resina esercitasse su di loro un grande potere d’attrazione. Quello che lascia sconcertati è il trovare a volte dei nuclei d’ambra contenenti decine di insetti della stessa specie oppure di specie diverse, il che farebbe pensare quasi a forme di suicidio collettivo.
Queste foto (purtroppo non molto nitide) mostrano alcuni esemplari della mia collezione: sono state riprese in controluce con telecamera macro e filtro blu per aumentare il contrasto.
I Nematocera: Sciaridae, come si può notare sono gli insetti più propensi al "suicidio" collettivo; da segnalare inoltre la curiosa particolarità della foto n 1: tutti gli esemplari (16) sono di sesso maschile. La foto n 3 contiene invece una farfalla (Tricoptera), 3 coleotteri, 4 larve di diversa specie, 9 ditteri e numerosi ammassi di uova.
Tempo fa ho acquistato due ambre attraversate nel senso della lunghezza da una formazione cilindrica piuttosto grossa e dal colore rosso-bruno opaco. Il venditore mi ha garantito che si trattava di piccoli rametti inclusi nella resina; piuttosto scettico ma curioso, li ho acquistati dato che non erano eccessivamente costosi.A parte una larva e delle formazioni stellari in uno e due ditteri nell’altro, non ho trovato nulla di interessante perché la superficie dei rametti non evidenziava nulla di particolare. Un giorno ho deciso di sottoporre le due ambre al trattamento con acqua distillata: poco alla volta i piccoli rami sono diventati trasparenti ed una delle due ambre mi ha svelato un segreto nascosto: nel cavo del suo rametto si era rifugiato un insetto piuttosto grosso che era poi rimasto intrappolato. Non ho ancora identificato l'insetto che non è perfettamente visibile ma dalla zampa presumo che sia un emittero. Però ancora oggi non sono del tutto convinto che le formazioni cilindriche possano essere dei rametti. Parassita è quell’organismo che vive a spese di un altro. Forse i più antichi esempi visivi di parassitismo si trovano proprio nelle ambre e si riferiscono soprattutto ad acari. (Arachnida: Acari)
Nell’ambra baltica si trovano abbastanza frequentemente acari liberi, per contro gli esempi di parassitismo sono piuttosto rari probabilmente perché per scoprirli occorre un buon occhio e un buon microscopio. Nella mia collezione ci sono diversi esemplari ma incontro difficoltà nel fotografarli perché spesso gli acari sono molto piccoli (0.2 – 1 mm) e quasi sempre nascosti dal corpo della loro vittima.
Osservando queste foto c’è da domandarsi come questi insetti potessero sopravvivere con degli acari attaccati alle ali o all’addome e se la loro caduta nella resina non sia stata causata anche dalla difficoltà di dirigere il volo. Da notare che questi parassiti sono rimasti saldamente attaccati ai loro ospiti e non li hanno abbandonati nemmeno in un ultimo tentativo di salvezza. Ho recentemente scoperto tra le mie ambre un caso di parassitismo veramente fuori dal comune: il povero dittero della foto sotto è stato attaccato da una moltitudine di piccoli acari, solo sul lato visibile nella foto ne ho contati ben 10.
Questo insetto si è probabilmente infettato con delle uova e i piccoli acari appena nati hanno subito attaccato il loro ospite.
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