Il Ludlum 2221

      Si dice che un giorno, all'ARPA (Assoc. Regionale Protezione Ambiente) di una nota cittadina emiliana, sia arrivata una delle solite telefonate da parte di un cittadino allarmato:
"Come mai questa mattina c'è un livello di radioattività di fondo superiore al normale ?"

Il Ludlum mod. 2221 con sonda pancake Ludlum mod. 44-9.    Naturalmente il funzionario dell'ARPA sbuffa con sufficienza ed annoiato spiega che:
"A Noi non risulta assolutamente ! Ma vede, non bisogna allarmarsi inutilmente, i geiger sono strumenti che hanno grandi tolleranze ed il riscontro di valori alti non è affatto indice di contaminazione. Lei, per esempio, che strumento usa per i suoi rilievi ?"
"Ma, io ho il Ludlum 2221"
"Ha !    Caspita !     Allora ci scusi, provvediamo subito a verificare i nostri strumenti !"

La componentistica di altissima qualità.    Non so se questa sia una delle solite bufale dei giornalisti, o se sia una storia vera, ma di sicuro se non lo è potrebbe benissimo esserlo.

   Il fatto è che il 2221 è oggi il miglior strumento che ci si possa portare dietro quando si va a fare delle misurazioni sul posto.
   Abbinato ad un paio di ottime sonde, è in grado di affrontare qualsiasi misurazione ed a rispondere a tutte le domande che possiamo porci sulla contaminazione radioattiva.

   Come ratemeter è in grado di valutare qualsiasi ordine di grandezza di radioattività con la massima semplicità e precisione, con lettura analogica per l'immediatezza del "colpo d'occhio" e lettura digitale per la massima precisione possibile.
   Commutando poi lo strumento sulla esposizione logaritmica, è possibile misurare senza mai cambiar gamma dalla minima contaminazione, fino alla radioattività di una esplosione nucleare.


Con  la sonda scintillatrice Ludlum mod. 43-5, alfa esclusiva per la ricerca di polveri contaminate.    Come scaler può poi servirci per identificare la minima contaminazione radioattiva, permettendo analisi protratte anche per ore. Abbinato poi con una sonda scintillatrice alfa esclusiva, è quanto di meglio possiate usare per verificare la presenza del Radon e dei suoi derivati.

Le scale analogiche: superiore logaritmica, inferiore lineare.
Il visore digitale per letture precise.    Ma non solo è in grado di dirci se c'è radioattività, ma come analizzatore a singolo canale è poi in grado di identificare quale sia la sostanza che sta emettendo la radioattività.    Oppure, nello stesso modo, può servirci per entrare in un ambiente totalmente radioattivo come, ad esempio, una miniera e permetterci di cercare solo un determinata sostanza, escludendo tutte la altre, pur se radioattive.



            Due parole su questa ultima funzione, di cui non abbiamo mai parlato.

   Mentre un classico rivelatore di tipo Geiger Muller ci da solo l'informazione della comparsa di un impulso radioattivo, un rivelatore di tipo scintillatore ci dice qualche cosa di più: l'energia che la particella aveva al momento dell'impatto con il rivelatore.

   Normalmente gli strumenti comuni come, ad esempio, il RAM 63, trascurano questa informazione in quanto di difficile rilevazione e solo abbinando un oscilloscopio a memoria è possibile vedere non solo gli impulsi, ma anche la loro energia, espressa dalla diversa altezza.

   E l'energia rilasciata è tipica di ogni sostanza e permette quindi di identificarla.

Impulsi di diversa energia rivelati da uno scintillatore RAM 63 (foto di Fabio Bragonzi).    Gli analizzatori come il 2221 hanno la possibilità di impostare due distinte soglie per il rilevatore: la prima (threshold) identifica la soglia minima, pertanto l'impulso viene contato solo se supera questo valore. Questo parametro è normalmente presente in tutti i ratemeter.

   Negli analizzatori è poi presente una seconda soglia regolabile (window) che fissa l'energia massima che l'impulso può avere per essere conteggiato, oltre quel valore verrà ignorato.
   Come dice il nome, utilizzando il comando Window si crea quindi una finestra di rilevazione più o meno ampia. Questa finestra può quindi essere totalmente esclusa per rilevare qualsiasi tipo di radioattività, oppure settata con una ampia apertura per rilevare solo un gruppo ben definito di sostanze radioattive oppure, al limite, ridotta ad una sottile fessura tanto da lasciare passare solo gli impulsi emessi da una unica sostanza, quella che ha la giusta energia che permette di superare la soglia minima Threshold, ma non la soglia superiore fissata dalla Window.

   Come vedete ce n'è per tutti i gusti, qualunque analisi ci sia da fare in campo, il Ludlum 2221 è in grado di svolgerla nel migliore dei modi, peccato solo che il suo costo in USA sia già piuttosto elevato, il che vuol dire che, importato in Italia, oltre alle spese di spedizione e doganali ed aggiungendo il costo delle sonde, naturalmente solo di ottima qualità, si arriva con facilità a cifre di alcune migliaia di Euro.

   Ma a parte questo trascurabile problemino, per il resto è perfetto !


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