Naturale evoluzione dell'interesse per l'elettronica e' stato diventare OM,
in questo modo potevo sperimentare liberamente anche nel campo delle trasmissioni e dei mezzi di comunicazione.
Collezionare collegamenti a lunga distanza non mi ha mai interessato, e' un'attivita' che mi e' sempre sembrata troppo fredda ed asettica. Molto piu' bello per me era verificare condizioni di propagazione strane sulle VHF, in particolare con i frequenti nebbioni tipici della mia zona, per vedere quali distanze era possibile coprire in tali condizioni.
Per la cronaca, da Ferrara, la nebbia permette frequenti collegamenti con la zona di Milano, talvolta con la zona di Trieste e dell'Istria. In una periodo particolare e' poi stato possibile il collegamento con tutta la bassa dorsale adriatica, quando ho stabilito il mio piu' bel collegamento in quelle condizioni, contattando uno stupito OM che passeggiava tranquillamente sul molo di Santa Maria di Leuca con il suo VHF portatile !
Quando ero un po' piu' giovane, come membro del Corpo Emergenza Radioamatori, ho partecipato a diverse azioni di soccorso in occasione dei disastrosi terremoti del Friuli e della Irpinia. Poi, sollecitato dalle frequenti mobilitazioni per le piene del Po, ho costruito un traslatore per consentire un facile collegamento fra gli OM che operavano a Ferrara presso gli Enti della Protezione Civile e quei colleghi che operavano direttamente sulle sponde del fiume in piena. In questo modo entrambi i gruppi di OM erano liberi di usare apparecchi portatili a bassa potenza, pur essendo molto distanti gli uni dagli altri.