Molte isole della grecia sono brulle, questa è anche bruciata. Molte isole sono ventose, questa non si capisce come faccia a stare ancora attaccata. Molte isole greche sono poco abitate, questa è una vera landa desolata, sono rare anche le capre, che vi guardano sorprese.
Già la forma allungata, con un monte in mezzo, la condiziona, spezzandola in due. La stessa storia l'ha poi plasmata, quando gli abitanti per sfuggire alle scorribande dei pirati Turchi si sono ritirati sulla cima dei monti, abbandonando le spiaggie e la fertile pesca, per abbracciare un'agricoltura arida e poverissima. La miseria ha poi fatto emigrare i suoi abitanti più giovani, spargendoli per tutto il mondo e lasciando un'isola arida, piena di vento, di polvere, di vecchi.
Poi, pochi anni fa, il miracolo. Un aeroporto che scorre fra le onde, lo sviluppo turistico che tutto trasforma. Le poche barche da pesca di Pigadia e di Lefkos adibite a trasportare i turisti, la pesca abbandonata a favore delle escursioni, la scoperta dei ciondoli ricordo e del pesce congelato, le case imbiancate e diventate "studios", la nascita dei primi hotel.
Le spiaggie sono tutte molto simili, due costoni rocciosi si spingono fra le onde a delimitare una baia sabbiosa più o meno ampia. Le strade che le collegano sono tutte in quota, da cui scendono con tornanti polverosi di strade bianche, degne di un percorso da cross, per affacciarsi infine alla spiaggia agognata, dopo alcuni chilometri di strada sterrata.
Se accettate un consiglio, la soluzione migliore è trovare alloggio ad Ammopi, vicino alla chiesetta bianca ed azzurra situata sul promontorio che la divide in due e che è il centro dell'attività. Sotto di lei vi sono tre baie molto belle, attorno vi sono diverse taverne dove mangiare ottimamente, sempre da li parte l'autobus per Pigadia, la capitale. Poi prendetevi un mezzo di trasporto e girate l'isola, non dimenticando di visitare la zona di Apella, forse l'unica un po' diversa dal resto per la sua vegetazione e per i suoi canaloni che si spingono nel mare, terminando in piccole spiagge, ma assolutamente inaccessibili.