La fotocamera perfetta
Per un amante della micro fotografia non c'è mai pace: è sempre alla ricerca della fotocamera perfetta, quella che è la fedele compagna del microscopio, delle riprese macro e, perchè no, delle gite fuori porta.
Già la Panasonic LC33 che vedete modificata nella dispensa di microscopia # 4 aveva fornito degli ottimi risultati, risultando perfetta per le riprese al microscopio.
Il tarlo che mi rodeva era renderla perfetta anche per la fotografia macro e, possibilmente, anche per fare le foto normalissime: i soliti gruppi di amici, i panorami, ecc.
Assieme al caro amico Nicola Ricci ed al suo magico tornio di legno, abbiamo assemblato una nuova fotocamera e, questa volta, abbiamo raggiunto in pieno il risultato voluto, pur con una semplicità di costruzione esemplare.
La struttura aggiunta è formata da quattro flangie:
1- Anello in PVC, la sua funzione è di collegarsi stabilmente alla fotocamera e dare sostegno agli accessori. E' aperto in corrispondenza del mirino ottico, fissato al corpo macchina con poche gocce di colla cianoacrilica e termina con un filetto.
2- Anello in plexiglass trasparente, la sua funzione è semplicemente quella di distanziatore ed è filettato alle due estremità. L'utilizzo di materiale trasparente è utile per verificare che l'obiettivo zoom della fotocamera non vada a toccare le lenti aggiunte.
3- Anello porta filtri diametro 32 mm., in PVC, serve per collegare le lenti addizionali o il porta oculare. La scelta del diametro è dovuta alla disponibilità di alcune magnifiche lenti addizionali Kodak di alta qualità. E' filettato all'estremità in modo da fissare le lenti addizionali.
4- Anello in PVC porta oculare, con lo stesso filetto del precedente e la sede per l'oculare. Trattiene in sede l'oculare bloccandolo con un piccolo "grano" da 3mm.
Nell'utilizzo pratico avremo le seguenti possibili situazioni.
A- Uso come fotocamera normale: si toglieranno tutti gli accessori tranne il n. 1 che è incollato, ma che non da alcun fastidio, neppure al mirino ottico.
B- Uso per foto macro: si montano le flangie n. 2 e 3 con la lente addizionale adatta all'uso. Le lenti possono anche essere collegate in serie per un maggior ingrandimento. Per evitare vignettature, spostare lo zoom verso la posizione Tele.
C- Utilizzo in Microscopia: al posto della lente addizionale si monta la flangia che trattiene l'oculare. La scelta di questo ultimo deve essere tale da non creare vignettature quando lo zoom della macchina è regolato per il massimo tele, normalmente lo si ottiene con oculari a basso ingrandimento. Nel mio caso è perfetto un vecchio Galileo da 5x.
Per quanto riguarda la regolazione della fotocamera digitale, questa va usata normalmente nella macro fotografia, mentre nelle riprese al microscopio va predisposta sulla posizione Panorama, in modo da bloccarla su infinito e con lampo escluso. Poi va utilizzata l'opzione autoscatto a due secondi, in modo da minimizzare la possibilità del "mosso" nella ripresa.
Naturalmente è anche possibile la ripresa al microscopio di filmati, in modo da far vedere agli amici le nostre microscopiche creature nella loro incessante attività di prede o di predatori.
Ora finalmente dispongo di una fotocamera di minime dimensioni, ma utile in tutte le occasioni: per le foto ai nipotini che giocano, per un insetto mai visto e scoperto su un fiore, per riprendere l'immagine di un vetrino a casa di amici microscopisti.
Persone normali sarebbero finalmente soddisfatte, ma io e Nicola non siamo mai state persone normali, neppure ai tempi della balia e del "ciuccio", infatti sto già mugugnando, non so ancora bene per cosa, ma prima o poi ripartiremo da capo con un'altra fotocamera da seviziare.
Per un amante della micro fotografia non c'è mai pace: è sempre alla ricerca della fotocamera perfetta, quella che è la fedele compagna del microscopio, delle riprese macro e, perchè no, delle gite fuori porta.
Già la Panasonic LC33 che vedete modificata nella dispensa di microscopia # 4 aveva fornito degli ottimi risultati, risultando perfetta per le riprese al microscopio.
Il tarlo che mi rodeva era renderla perfetta anche per la fotografia macro e, possibilmente, anche per fare le foto normalissime: i soliti gruppi di amici, i panorami, ecc.Assieme al caro amico Nicola Ricci ed al suo magico tornio di legno, abbiamo assemblato una nuova fotocamera e, questa volta, abbiamo raggiunto in pieno il risultato voluto, pur con una semplicità di costruzione esemplare.
La struttura aggiunta è formata da quattro flangie:
1- Anello in PVC, la sua funzione è di collegarsi stabilmente alla fotocamera e dare sostegno agli accessori. E' aperto in corrispondenza del mirino ottico, fissato al corpo macchina con poche gocce di colla cianoacrilica e termina con un filetto.
2- Anello in plexiglass trasparente, la sua funzione è semplicemente quella di distanziatore ed è filettato alle due estremità. L'utilizzo di materiale trasparente è utile per verificare che l'obiettivo zoom della fotocamera non vada a toccare le lenti aggiunte.
3- Anello porta filtri diametro 32 mm., in PVC, serve per collegare le lenti addizionali o il porta oculare. La scelta del diametro è dovuta alla disponibilità di alcune magnifiche lenti addizionali Kodak di alta qualità. E' filettato all'estremità in modo da fissare le lenti addizionali.4- Anello in PVC porta oculare, con lo stesso filetto del precedente e la sede per l'oculare. Trattiene in sede l'oculare bloccandolo con un piccolo "grano" da 3mm.
Nell'utilizzo pratico avremo le seguenti possibili situazioni.
A- Uso come fotocamera normale: si toglieranno tutti gli accessori tranne il n. 1 che è incollato, ma che non da alcun fastidio, neppure al mirino ottico.
B- Uso per foto macro: si montano le flangie n. 2 e 3 con la lente addizionale adatta all'uso. Le lenti possono anche essere collegate in serie per un maggior ingrandimento. Per evitare vignettature, spostare lo zoom verso la posizione Tele.
C- Utilizzo in Microscopia: al posto della lente addizionale si monta la flangia che trattiene l'oculare. La scelta di questo ultimo deve essere tale da non creare vignettature quando lo zoom della macchina è regolato per il massimo tele, normalmente lo si ottiene con oculari a basso ingrandimento. Nel mio caso è perfetto un vecchio Galileo da 5x.Per quanto riguarda la regolazione della fotocamera digitale, questa va usata normalmente nella macro fotografia, mentre nelle riprese al microscopio va predisposta sulla posizione Panorama, in modo da bloccarla su infinito e con lampo escluso. Poi va utilizzata l'opzione autoscatto a due secondi, in modo da minimizzare la possibilità del "mosso" nella ripresa.
Naturalmente è anche possibile la ripresa al microscopio di filmati, in modo da far vedere agli amici le nostre microscopiche creature nella loro incessante attività di prede o di predatori.
Ora finalmente dispongo di una fotocamera di minime dimensioni, ma utile in tutte le occasioni: per le foto ai nipotini che giocano, per un insetto mai visto e scoperto su un fiore, per riprendere l'immagine di un vetrino a casa di amici microscopisti.
Persone normali sarebbero finalmente soddisfatte, ma io e Nicola non siamo mai state persone normali, neppure ai tempi della balia e del "ciuccio", infatti sto già mugugnando, non so ancora bene per cosa, ma prima o poi ripartiremo da capo con un'altra fotocamera da seviziare.