Illuminazione Radente Invertita


Il microscopio invertito Zeiss 'Plankton'.      Chiunque abbia usato un microscopio, ha notato il notevole effetto che l'illuminazione Obliqua conferisce alla visione dei preparati, con un marcato aumento della definizione e dell'effetto tridimensionale della immagine.

Particolare della parte ottica .
     Ma l'illuminazione Obliqua non può spingersi oltre angoli di incidenza ben definiti e limitati, nonostante sia subito evidente che il massimo effetto lo si ottiene proprio quando il confine di luce/ombra entra dentro l'immagine, fino a pochi micron dal soggetto principale, con la conseguenza di vedere spesso delle belle immagini rovinate dalla presenza di metà foto completamente nera.


     Facendo delle prove con un microscopio biologico invertito, mi sono accorto che è possibile spingere al massimo l'illuminazione obliqua, senza che vi sia quella antiestetica separazione di luce nell'immagine.

Luce sulla verticale.      Avendo il tavolo di lavoro completamente libero, è infatti possibile muovere una sorgente di luce in qualsiasi direzione, fino a condizioni tali di radenza da simulare il Campo Oscuro.

Illuminato 1/3 del campo obiettivo .
Naturalmente in queste condizioni non c'è condensatore che tenga: la luce viene fornita da una normale lampada fluorescente "tipo studio" posta sopra al soggetto e mobile in ogni direzione.


     Allora ho voluto fare delle prove prendendo un soggetto particolarmente "difficile", le cellule di sfaldamento della mucosa boccale senza colorazione alcuna.

Illuminato 1/4 del campo obiettivo.
     Queste cellule in Campo Chiaro sono praticamente trasparenti e quindi ben poco visibili, tanto da richiedere normalmente l'utilizzo del Contrasto di Fase per mettere in evidenza i loro minuti particolari e l'eventuale codazzo di batteri.

Ideale per soggetti in 'vivo'.      Tutte le immagini sono riprese a 250 x, utilizzando un microscopio Zeiss "Plankton" invertito.

     Nella foto è anche presente l'immagine della illuminazione vista attraverso la lente di Bertrand.

     Nella prima foto la lampada è sulla verticale del microscopio, l'immagine è piatta e senza alcun dettaglio, tipica del Campo Chiaro.

Pleurosigma angulatum: Ob. 40x 0,65 a.n..      Nella seconda foto la lampada copre un terzo del campo dell'obiettivo, l'immagine è dettagliata ed in rilievo, nel formato originale sono ben visibili anche i singoli batteri ed i particolari più minuti.

Diatomea Rhomboides risolta.      La terza foto è con la lampada ancora più spostata di lato, ora copre solo un quarto del campo dell'obiettivo ed è decisamente troppo. Tutta l'immagine diventa scura, anche se non si perde di dettaglio e di profondità: da questo momento in poi sembra di illuminare in Campo Oscuro, con forti contrasti ed effetti esasperati, ma perfetti per i Radiolari e simili organismi trasparenti.


     Dalle prove fatte, l'utilizzo più frequente è con un terzo di obiettivo illuminato: in queste condizioni si ha il miglior effetto globale con il massimo della plasticità e del contrasto.


Radiolari illuminati in luce Radente      La tecnica trova il suo miglior campo di applicazione nell'esame dei preparati in vivo, senza alcuna colorazione o trattamento. Un vetrino, una goccia d'acqua ed un copri oggetto: niente di più.

     Ho voluto verificare la perdita di risoluzione dovuta al non completo sfruttamento della illuminazione: la ripresa della Pleurosigma angulatum con obiettivo 40x e 0,65 a.n. mostra invece una ottima risoluzione ed un fantastico contrasto.

     Allora ho voluto spingermi all'estremo, ho montato un Neofluar 100x immerso in olio con 1,30 di a.n. e guardate la diatomea Rhomboides, una delle più ostiche, come è stata facilmente risolta !


     In conclusione, se abbiamo a disposizione un microscopio invertito, possiamo divertirci a sfruttare anche questa tecnica, che può fornirci degli ottimi risultati, regalandoci un elevatissimo contrasto ed un effetto rilievo veramente molto interessante.




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