Mentre guardiamo al microscopio, osservando le rapide evoluzioni dei nostri piccoli attori, alle volte verrebbe la voglia di bloccare l'immagine.
L'ideale sarebbe congelare il movimento con un colpo di flash, ma questo non sempre è possibile.
Già è difficile da realizzare utilizzando le macchine fotografiche, dove dobbiamo ricorrere a complicati giochi di servo cellule che attivano il vero flash illuminante all'accensione di quello della fotocamera, ma è addirittura impossibile da usare se utilizziamo le diffusissime Web Cam o le videocamere specializzate per microscopia, tipo le Moticam e simili.
Dato che con queste non è possibile ottenere un vero sincronismo fra lo scatto del flash e lo scatto della foto, si può però sfruttare il sincronismo artificiale creato da un flash stroboscopico, purché stabile ed ampiamente regolabile.
L'idea di partenza è quindi molto semplice, per di più l'avvento dei LED ad alta luminosità semplifica enormemente il lavoro, rendendolo possibile persino a me, il che è tutto dire.
Se guardiamo lo schema elettrico, vediamo che è di una semplicità disarmante: un integrato 555 genera una onda quadra con la quale sincronizza un altro integrato identico che, a sua volta, emette un brevissimo impulso.
Uno stadio di potenza provvede infine ad aumentare questo impulso in modo da accendere il LED per il solo tempo previsto ed agli intervalli prefissati.
Per i componenti nulla di particolare, ma li ripeto qui per evitare errori di lettura sullo schema elettrico:
2 integrati 555, 1 transistor 2N1711, 1 LED Luxeon da 10W, 1 condensatore da 0,22 microFarad ed uno da 3300 picoFarad, 1 potenziometro che regola la frequenza dei lampi da 470K Ohm, un trimmer che regola la durata del lampo da 47K Ohm, 1 resistenza da 5600 Ohm ed una da 22K Ohm da mettere in serie al potenziometro (per semplicità non è indicata nello schema elettrico).
Solo il LED è dotato di dissipatore, specie se lo usate alle frequenze più alte.
Un paio di consigli:
- se non avete un oscilloscopio per la taratura della durata dei lampi (100 microsecondi), mettete il trimmer a metà corsa
- non preoccupatevi di misurare la corrente assorbita, dato il tempo brevissimo, non è possibile farlo con gli strumenti tradizionali
- anche se il lampo vi sembra poco luminoso, specie alle frequenze più basse, NON guardate con insistenza dentro il LED, le potenze istantanee in gioco sono notevoli !
Comunque sia, il risultato è un marchingegno che spara lampi a raffica, funziona a 12 Volt (ma anche a 18 se volete maggior potenza), ha una frequenza dei lampi variabile da 2 al secondo fino a 100 al secondo.
Per quanto riguarda l'utilizzo, va posizionato al posto della sorgente luminosa del microscopio. La frequenza dell'impulso va poi regolata in modo da non fare scorrere l'immagine sullo schermo, meglio se la tenete sui valori più bassi possibili.
In questo modo, ogni foto che farete, sarà esposta solo per 1/10.000 di secondo, congelando qualsiasi movimento.
Dalle prime prove fatte, si può notare una maggior "incisività" della luce, un po' come quando si utilizza l'illuminazione obliqua. Probabilmente ciò è dovuto alla durezza del lampo e non guasta di sicuro !
Naturalmente, essendo un normale stroboscopio con una discreta potenza, lo potete usare benissimo anche per illuminare oggetti in movimento, oppure per fare le classiche foto ad alta velocità, tipo goccia che cade o palloncino che scoppia.
In questi casi dovrete operare al buio, con la sola luce emessa dallo stroboscopio.