Da una Web Cam alla micro videocamera

(con la collaborazione di Nicola Ricci)


     Subito dopo aver acquistato il microscopio, la prima cosa di cui si sente la necessità è quella di una videocamera con cui immortalare le immagini del micromondo che ci si schiude davanti.

    Infatti la microscopia è bellissima, ma è un piacere che si gusta da soli, far vedere le immagini ad altre persone non è certo né comodo né immediato, a meno di avere una videocamera con cui condividere le immagini.

La Web Cam della Terratec, oggetto della modifica.     La videocamera permette almeno tre funzioni: ripresa e memorizzazione di filmati, ripresa e memorizzazione di foto, ripresa in tempo reale delle immagini viste dal microscopio e loro traslazione sul monitor del PC, dove possono essere viste contemporaneamente anche da diverse persone.

    L'ostacolo ai nostri desideri è molto prosaico: il banale costo, che visti gli attuali prezzi delle videocamere predisposte per il microscopio, poi tanto banale non è.

La Web Cam appena aperta.     Una delle prime idee che viene in mente è quella di utilizzare le comuni Web Cam per PC che, apparentemente, risolvono molti problemi e dovrebbero fornire buone prestazioni.

    Ma le prime esperienze sono sempre molto deludenti: le immagini risultano confuse, talvolta non si riesce neppure a focalizzare l'immagine.

    Il motivo di un simile disastro è molto semplice: per utilizzare la Web Cam dobbiamo eliminare il suo piccolo obiettivo, ma così facendo eliminiamo anche il filtro di sbarramento infrarosso che ne fa parte integrante. Smontaggio del gruppo obiettivo/filtro IR. Il sensore, privo del filtro, rileva e registra sia le immagini nel campo del visibile mettendole regolarmente a fuoco, ma anche le immagini in luce infrarossa, purtroppo queste completamente sfuocate rispetto alle altre. Il risultato è naturalmente una immagine confusa, che non ha nulla a che vedere con le belle immagini che vedevamo al microscopio.

Separazione del filtro IR.     Vediamo allora quale è il modo corretto di procedere, trasformando la Web Cam, ma lasciando regolarmente in funzione il famoso filtro infrarosso.

    La scelta della Web su cui operare è caduta sulla TerraCam sia per la buona risoluzione di 1,3 Mpx, sia per essere molto adatta alla modifica.
L'obiettivo tagliato a metà: a sinistra l'attacco, il filtro IR e la prima lente; a destra, già separata, la seconda lente.     Si parte aprendo la Cam e mettendo allo scoperto l'elettronica e l'ottica. Sfilato il piccolo obiettivo notiamo subito il nostro famoso filtro, di colore rosso iridescente.

    Protetto il filtro con un pezzetto di pellicola trasparente da imballo, procediamo al taglio dell'obiettivo, con un comune seghetto fine.
    Il taglio elimina una delle due lenti, l'altra viene delicatamente rimossa con una pinza a becco sottile.
Viene eliminata l'ultima lente.     E' naturale, in tutta questa fase, il prestare la massima attenzione a non toccare il filtro per non rigarlo.
    Si rimonta poi quello che resta del supporto con il filtro, magari fissandolo meglio con alcune gocce di smalto per unghie.
    Una ultima verifica alla perfetta pulizia del filtro, rimuovendo eventuali tracce di polvere e poi possiamo rimontare il coperchio della Web: il lavoro principale è terminato, abbiamo ottenuto una videocamera economica ma di buone prestazioni e dotata del suo indispensabile filtro IR.

L'obiettivo rimesso al suo posto: ma ora è formato dal solo filtro IR.     Una nota infine per il collegamento della videocamera al microscopio: il nostro scopo sarà quello di rendere il sistema di ripresa il più universale possibile e di riprendere la maggior parte dell'immagine del microscopio, meglio se con la possibilità di visualizzare particolari ingranditi dell'immagine.
Parti del raccordo, costruite con contenitori fotografici.     Ma, date le minime dimensioni del sensore della Web Cam, sarà ben difficile riprendere l'intero campo inquadrato, dovremo accontentarci di riprenderne il più possibile, ma non tutto.
    Il metodo più semplice è quello di collegare la Web il più vicino possibile all'oculare del microscopio, in questo modo il campo inquadrato sarà esteso al massimo. Volendo poi restringere l'immagine, basterà allontanare, anche di poco, la web dall'oculare.
La Web Cam in posizione per la ripresa.     Se non disponiamo di un tornio, il sistema più semplice è recuperare un vecchio contenitore di pellicole e fissarne il coperchio opportunamente forato alla Web con un filo di colla. Il fondo del contenitore verrà quindi asportato per permetterne l'introduzione sull'oculare.
    Infine, un opportuno manicotto fatto con cartoncino e colla vinilica farà infine da spessore per garantire il supporto ed il perfetto allineamento della Cam. Se prevediamo di fare ingrandimenti, possiamo creare un tubo di allungamento con un secondo contenitore per pellicole.

Sezione di cute colorata con Mallory.     La videocamera è terminata, il supporto pure, non resta che collegare la web sopra un normale oculare o sopra l'oculare del tubo fotografico di un qualsiasi microscopio per fare ottime foto e bellissimi filmati per la gioia dei figli e delle mogli incredule.

     Una sola considerazione: la Web Cam funziona egregiamente, ma non sarà mai all'altezza di una videocamera, non ne ha la risoluzione e la brillantezza, ha un tempo di risposta molto lento e non riuscirete mai ad inquadrare tutto il campo ripreso dal microscopio.


     La conclusione quindi è che se la Web di partenza costa poco o l'avete già, divertitevi pure modificandola, altrimenti meglio acquistare una piccola videocamera per microscopio, magari a bassa risoluzione, ma almeno ha già la sua ottica di correzione ed è molto più funzionale.


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