La ditta Frieseke & Hoepfner è conosciuta fra gli appassionati di contatori Geiger non solo come produttrice del famoso contatore FH 40T, ma anche come costruttrice di una enorme quantità di ottime sonde e tubi geiger per ogni tipo e per qualsiasi esigenza.
Si spazia dalle normali sonde compatte militari, alle sonde in vetro ultrasottile e sensibilissime, alle sonde a bicchiere per liquidi a quelle a rilevamento superficiale ed a decine di altri modelli, più o meno sperimentali. Ed il bello è che sono tutte caratterizzate da due singolari caratteristiche: sono tutte ottime e costano tutte relativamente poco, si trovano sul mercato del surplus militare della Germania Ovest a prezzi abbordabilissimi per essere strumenti altamente professionali.
Per fortuna, l'attacco delle sonde FH è sempre lo stesso, quindi basta procurarci il cavetto esterno di un FH 40T e addattarlo ai nostri più moderni contatori.
Ma un problemino c'è. Nel cavo originale, nel particolare 28 (vedi foto) sono inseriti dei componenti elettronici che vanno tolti per rendere il porta sonde di uso generico e questo lo si può fare in modo più o meno cruento.
1 - Tagliare il cavetto 8 pari all'ingresso nel particolare 28. Poi, per non perdere tempo, facciamo subito la cosa più difficile. All'interno del particolare 28 vi è un anello di tenuta, se riuscite a toglierlo siete dei maghi, se non riuscite a toglierlo dite pure un paio di parolacce ed andate al punto 3.
2 - Siete stati bravissimi, magari scrivetemi per dirmi come avete fatto, io non ci sono MAI riuscito. Ora per gente come voi sarà una bazzecola togliere la vitina della ghiera, l'altro anello di tenuta, la micro vite che trattiene il cavetto e, quindi, sfilare ed estrarre il corpo in plastica trasparente del portasonda vero e proprio, mettendo allo scoperto la parte elettronica che va totalmente eliminata.
Collegate quindi il filo bianco del cavetto al contatto centrale e la calza schermata alla massa, poi rimontate e richiudete. Avvitate già anche il pezzo 18, ben stretto.
3 - Consolatevi, è un vero peccato, ma si campa lo stesso ! Prendete un bel trapano con punta da 4 mm e date una bella ripassata entrando da dove avete tagliato il cavetto e sfondando tutto quello che c'è. Fatta pulizia dei detriti ed entrate con il cavetto che andrete a saldare direttamente al pezzo 18, la calza all'anello esterno, il filo bianco al centrale. Nel saldare la calza non fate una montagna di stagno, l'ideale sarebbe saldare sullo spigolo esterno, in modo da non ispessirlo. Isolate poi bene massa e filo bianco fra loro, passano 500 Volt !
Infine fate entrare il pezzo 18 nel 28, ma avvitando poco poco, incastratelo solo. Avvitando del tutto potreste staccare la saldatura della calza. Eventualmente potete fissarlo meglio con una goccia di colla cianocrilica, quella rapida.
4 - Resta ora solo da collegare un connettore BNC standard o qualsiasi altro connettore vogliate utilizzare. La tensione di funzionamento dei tubi è in origine attorno ai 450 Volt, ma ora, dopo oltre 40 anni, alcuni tubi hanno bisogno di una tensione leggermente più alta per funzionare, attorno ai 500 Volt ed in certi casi anche oltre.
Lasciate che vi dia un ultimo suggerimento: date un po' di vasellina o di olio all'interno dell'anello di gomma interno al particolare 18, i tubi sono piuttosto fragili e non devono sforzare nell'entrare. Infine, prima di estrarre o inserire una sonda, assicuratevi che la ghiera 32 sia allentata, non fate come quello che mi ha telefonato protestando perché gli era rimasta in mano la sonda a bicchiere, mentre l'attacco era rimasto incastrato nella presa. "Ghiera ? Quale ghiera ?" .