In caso di emergenza o durante i servizi di assistenza, i ponti ripetitori non sempre sono agibili, pertanto fa comodo un sistema che possa essere installato rapidamente e che permetta agli utenti l'uso di apparecchiature portatili a basso consumo ma con portata limitata. In genere il problema e' quello di consentire il traffico locale fra due gruppi di OM, con la possibilita' per ciascun operatore di un gruppo di collegare qualsiasi operatore dell'altro gruppo, anche se distante centinaia di chilometri.
La soluzione piu' semplice e' utilizzare un traslatore, un insieme di apparecchiature che in automatico trasportano a distanza una comunicazione. Lo schema funzionale si riferisce ad un traslatore che utilizza le UHF per coprire la distanza fra i due gruppi locali, che operano invece in VHF. In questo modo se nessuno trasmette, tutto il sistema e' fermo. Ma basta che un operatore vada in trasmissione perche' la parte VHF del trasponder lo riceva e si attivi tutta la catena: lo squelch del ricevitore si sblocca ed attiva la trasmissione UHF, dall'altra parte il ricevitore UHF sblocca lo squelch ed attiva il trasmettitore VHF che irradia la comunicazione a tutto l'altro gruppo. Naturalmente, il tutto si inverte durante la risposta.
L'insieme utilizza due normalissimi ricetrasmettitori commerciali VHF e due UHF, in piu' occorre costruire le due scatole che comandano le commutazioni dei vari segnali. I vantaggi sono che la parte da autocostruire e' molto semplice, le apparecchiature RTX sono normalissime, ottimi anche vecchi modelli ormai superati, e che quando non si e' in emergenza sono normalmente usate per il normale traffico OM.