E' stato uno dei primi viaggi, poi vi sono tornato diverse altre volte, in vari periodi ed in vari luoghi. L'impressione che mi resta e' quella di avere fatto un viaggio nel tempo, piu' che nello spazio.

      Gia' all'uscita dall'aereoporto si retrocede di vent'anni, al primo paesino che s'incontra gli anni diventano cinquanta, nelle oasi il tempo non e' piu' quantificabile, non ha alcun senso farlo.

      Come in altri paesi islamici, colpisce la posizione sociale delle donne e, ad esempio, per noi appare assurdo vedere che queste non possono "guidare" nessun mezzo di trasporto, possono solo andare a piedi o farsi trasportare, magari anche solo da un bambino su un carretto trainato da un somaro, ma chi "guida" deve sempre essere un maschio.

      E' un paese di forti contrasti, dove a fianco di stupendi e giganteschi alberghi, coesistono le casupole dei pescatori, fatte di canne e di relitti portati dal mare.
      Purtroppo i giovani si stanno addattando al turismo ed assillano i visitatori con continui approcci pur di ottenere una mancia.
      Di tutt'altro stampo sono gli anziani, la loro povertą č pari alla loro dignitą, sono gentili e disponibili anche solo a fare quattro chiacchere, senza alcun fine economico, ma solo una rispettosa curiositą di altre abitudini, di altre genti.