Applied Information Technology - I. La Rete

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1.3) Aspetti software delle reti

Le prime reti furono progettate cominciando dallo hardware (HW) e sviluppando il software (SW) solo successivamente, quasi come se esso fosse un'accessoria appendice dell'hardware.

Questo approccio non funziona più. Il SW di rete è oggi altamente strutturato. Esaminiamo ora, a grandi linee, tale strutturazione.

1.3.1) Gerarchie di protocollo
Per ridurre la complessità di progetto, le reti sono in generale organizzate a livelli, ciascuno costruito sopra il precedente. Fra un tipo di rete ed un altra, possono essere diversi: Comunque un principio generale è sempre rispettato:

lo scopo di un livello è offrire certi servizi ai livelli più alti, nascondendo i dettagli sul come tali servizi siano implementati. Ogni livello deve solo sapere come passare i dati ai livelli adiacenti.

Isolare le funzioni di comunicazione in livelli differenti minimizza l'impatto dei cambiamenti tecnologici o di parti dell'insieme dei protocolli.

Il livello n su un host porta avanti una conversazione col livello n su di un'altro host.

Le regole e le convenzioni che governano la conversazione sono collettivamente indicate col termine di protocollo di livello n.

I protocolli sono regole formali di comportamento.
Nelle relazioni internazionali i protocolli minimizzano i problemi causati dalle differenti tradizioni culturali quando diverse nazioni lavorano insieme e sono costituiti da regole comuni stabilite indipendentemente dalla cultura di origine.
Quando consideriamo diversi computer collegati in rete tra loro o l'interconnessione di reti si pone una analoga esigenza di stabilire regole di comunicazione indipendenti dai dettagli strutturali di calcolatori e reti.

Le entità (processi) che effettuano tale conversazione si chiamano peer entitiy (entità di pari livello).
Il dialogo fra due peer entity di livello n viene materialmente realizzato tramite i servizi offerti dal livello (n-1).

Peer entity dialog

Figura 5: Dialogo fra peer entity


Fra ogni coppia di livelli adiacenti è definita una interfaccia, che caratterizza:
1.3.2) Architettura di rete
L'insieme dei livelli e dei relativi protocolli è detto architettura di rete.
La specifica dell' architettura deve essere abbastanza dettagliata da consentire la realizzazione di SW e/o HW che, per ogni livello, rispetti il relativo protocollo.
Viceversa, i dettagli implementativi di ogni livello e le interfacce fra livelli non sono parte dell'architettura, in quanto sono nascosti all'interno di un singolo host.
E' quindi possibile che sui vari host della rete ci siano implementazioni che differiscono fra di loro anche in termini di interfacce fra livelli, purché ogni host implementi correttamente i protocolli previsti dall'architettura. In questo caso possono dialogare fra loro anche host aventi caratteristiche (processore, sistema operativo, costruttore) diverse.

Un modello di architettura sviluppato dalla International Standard Organization(ISO) solitamente usato per descrivere la struttura e le funzioni dei protocolli di comunicazione di dati prevede sette diversi livelli.

L'architettura TCP/IP è la più diffusa ed è lo standard utilizzato in Internet.

Notate ancora che è essenziale definire standard comuni di comunicazione. Pensate ad esempio al trasporto dei container. Se ci fossero standard diversi tra nazioni e tra il trasporto su strada, su rotaie, navi e aerei, il trasporto di merci sarebbe estremamente complesso.

Non esiste un accordo comune di come descrivere l'architettura TCP/IP con un modello a livelli. Nella nostra breve descrizione noi useremo 5 livelli.

1.3.3) Funzionamento del software di rete
Per comprendere i meccanismi basilari di funzionamento del software di rete si può pensare alla seguente analogia umana, nella quale un filosofo indiano vuole conversare con uno stregone africano:

Esempio dialogo tra livelli

Figura 6: Dialogo fra grandi menti



Nel caso delle reti, la comunicazione fra le due entità di livello superiore avviene con una modalità che, almeno in linea di principio, è uguale in tutte le architetture di rete.

Dialogo tra peer

Figura 7: Flusso dell'informazione fra peer entity



Vediamo cosa accade:
  1. il programma applicativo (livello 5) deve mandare un messaggio M alla sua peer entity;
  2. il livello 5 consegna M al livello 4 per la trasmissione;
  3. il livello 4 aggiunge un suo header in testa al messaggio (talvolta si dice che il messaggio è inserito nella busta di livello 4); questo header contiene informazioni di controllo.
  4. il livello 4 consegna il risultato al livello 3;
  5. il livello 3 può trovarsi nella necessità di frammentare i dati da trasmettere in unità più piccole, (pacchetti) a ciascuna delle quali aggiunge il suo header;
  6. il livello 3 passa i pacchetti al livello 2;
  7. il livello 2 aggiunge ad ogni pacchetto il proprio header (e magari un trailer) e lo spedisce sul canale fisico;
  8. nella macchina di destinazione i pacchetti fanno il percorso inverso, con ogni livello che elimina (elaborandoli) l'header ed il trailer di propria competenza, e passa il resto al livello superiore.
Aspetti importanti sono i seguenti:
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Per informazioni apweb@inwind.it - Ultima modifica 10-Apr-2002

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