BALORDI PROPRIO BALORDI MA SIMPA DA MATTI!... |
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C'era una volta una
distesa di cavoli. Va lì il gran mago delle fiere e ne prende quattro:
Gion, Andrea, Bruno e Beppe. Uno era un cavolo con una
rosa verde per cappello, voleva fare il tenore e allora gli diedero in
mano una chitarra. Voglio chiamarmi Beppe - disse e allora lo chiamarono
Bruno. E sapeva anche suonare molto bene. L'altro
cavolo, che però era rosso a pois viola, siccome aveva una strana
sporgenza, quelli che passavano di lì ridevano e dicevano, « lì, c'è
un bugno, chissà che non sia una batteria ». E lo chiamarono Beppe e
gli fecero suonare uno strumento strano, che in caso poteva essere usato
in cucina, dato che era inossidabile e di acciaio. Era una bella
batteria con tanti piatti e qualche bastoncino, sottile. Anzi, fu proprio allora che trovarono Andrea, al quale
piaceva tanto il riso, così lui si prese i due bastoncini e andò in
Cina a fare il mandarino. Siccome però gli agrumi gli piacevano tanto, si mangiò il
mandarino Ciu e ritornò in Sicilia dove di mandarini poteva trovarne
molti. Siccome
però in Sicilia c'era anche la mafia, che andava in giro con le lupare,
e a lui dissero che in un posto c'era un tale che voleva parlargli per
proporgli di importare droga dalla Virginia, lui si voltò e trovò Gion,
che faceva il fumetto di Gion per il Ciao Amici. Erano nati in quel momento i BALORDI, CHE PERO' SONO
SERI ANCHE SE NON E' VERO E IN GIRO CI SONO DELLE STRANE VOCI CHE DICONO
CHE anche negli altri
ministeri sarebbero interessati a che IL CONTE UGOLINO SI
FACESSE UNA BELLA MANGIATA di crani di balordi. Ma siccome il Corriere della Sera chiamava balordi i macellai che sgozzavano i figli, allora venne scritta una circolare, che passava per le mani di tutte le |
ambasciate, con la quale si invitava la cittadinanza A DISERTARE GLI
SPETTACOLI DELLA SOCIETA' DEGLI AMICI DEI CANI INVALIDI poiché era stata
organizzata una serata speciale per i gattini nati intonati, che avevano
invitato uno strano complesso dal nome assai fantasmagorico di ROLLING STONES ma siccome c'erano i
Balordi allora ad Andrea rubarono il maglione a strisce che gli aveva
fatto la sua nonna, quando aspettava la Befana, il giorno 21 gennaio,
perché lei non sapeva contare e allora aveva tenuto il calendario
dell'anno precedente. Siccome
però aveva bisogno di carta sottile per andare a fare la spesa,
INOLTRO' REGOLARE DOMANDA AL MINISTERO perché intervenisse un
senatore a vita, con il quale aveva giocato ai birilli, prima della
guerra di secessione. ANCHE A KAO KY, che in
effetti aveva sempre fatto il burattino in una piccola compagnia di
provincia, chiesero di sottoscrivere un manifestino nel quale si incitava
alla guerra del pomodoro, al quale sarebbe stata assai interessata la
cittadinanza di Napoli. Quando
però scoprirono che per isolare i .vietcong, Kao Ky e i suoi amici
avevano rubato il Vesuvio, intervenne De Gaulle CHE INVITO' I BALORDI
ALL'ELISEO Contemporaneamente
la regina Fabiola aveva scritto una lunga lettera al ministro Pieraccini,
scusandosi per il ritardo con il quale erano arrivati i fucili del
Bengala, ma purtroppo lei non aveva potuto farci niente, perché un
elefante color zafferano, con la coda intinta nel pepe SI ERA PORTATO VIA I
BALORDI. Laura Ahahahl...
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