FERROVIA
MARTIGNY - CHÂTELARD
(mc)
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Percorso: |
Martigny - Chàtelard |
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Sviluppo: |
km 20,9 |
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Scartamento: |
mm 1000 |
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Sistema: |
cremagliera parziale tipo Strub |
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Pendenza massima: |
200%o |
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Quota massima: |
m 1228 |
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Dislivello: |
m 760 |
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Tensione di alimentazione: |
kv 0,83 c.c. |
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Anno di apertura: |
1906-1931 |
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A pantografo abbassato il treno prende corrente del terzo binario di alimentazione salendo entro la stretta valle del torrente Trient. |
La stazione di Vallorcine. |
La ferrovia alpina a scartamento ridotto che dalla luminosa valle del Rodano porta alla zona del Monte Bianco, regala ai viaggiatori, lungo il versante in territorio svizzero, motivi di autentica suggestione nel tratto che risale il turbinoso torrente Trient incassato tra vertiginose pendici rocciose. Dalla stazione di Martigny il treno segue dapprima la valle del grande fiume con lieve pendenza fino a Vernayaz (m 460). Qui è l'ingresso nella tenebrosa gola del torrente Trient, alimentato dal ghiacciaio omonimo, e da qui inizia il tronco a cremagliera che consente di superare i due chilometri e mezzo quasi tutti a pendenza del 200%o che portano a Pontet.
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Salendo il tratto a cremagliera presso Pontet. |
La stazione di Châtelard Frontière. |
Un convoglio nel cuore della valle del Trient. |
Il viaggio continua ora a aderenza semplice passando dai paesi di Salvan (m 934), arroccato su un fianco della gola, Marécottes (m 1100), in posizione protetta e soleggiata, Trétien (m 1060) e raggiunge Finhaut (m 1228), il punto culminante del tragitto. La discesa porta a Chàtelard, vecchia fortificazione di frontiera tra il Vallese e la Savoia, oggi confine con la Francia, oltre il quale si raggiunge Vallorcine, punto di connessione con la ferrovia francese del Col des Montets. Il treno, concepito al principio del secolo per scopi eminentemente turistici, adottò fin dall'inizio la trazione elettrica e fu dotato di comode vetture munite di ampie finestre per godere appieno la bellezza dell'aspro paesaggio.