1-12-1999 Dall'Italia ai «paradisi
fiscali» 10.500 miliardi al mese
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"Ammonta
a circa 10.500 miliardi al mese il flusso di
capitali in movimento fra l'Italia e i Paesi off-shore"(IlSole24ore,1-12-1999). "La mappa della presenza delle banche italiane nei
centri off-schore č stata fornita alla Camera dal Procuratore di
Palermo, Pietro Grasso, in un'audizione sul
riciclaggio".
"Secondo il magistrato la scelta di importanti banche
italiane di accettare la dimensione off-shore č dovuta a leggi
di mercato fissate da «un sistema criminale a
competizione integrata»".
"I maggiori deflussi verso l'estero si verificano
alle Bahamas e alle Cayman Island",
con "in prima linea gli intermediari della
Lombardia".
"Le banche italiane, ha riferito Grasso, contano su 220
conglomerate in 30 Paesi a regime giuridico
off-shore".
"Leader tra i gruppi bancari con diramazioni in
Paesi off-shore č la Comit, che ha 60
societą estere operanti in questi siti".
"In Lussemburgo
sono insediati 16 gruppi bancari (italiani) per un totale
di 40 societą".
"Sono 117 le societą o i gruppi
controllati da banche italiane che hannosede principale nei paradisi
fiscali. Con una tendenza in aumento. nel solo '99 sette
gruppi italiani si sono installati in Delaware,
dove ora sono presenti 19 societą tricolori".
"Le sedi preferite sono i Caraibi.
«Gli istituti di casa nostra ha riferito Grasso
lavorano con 4 finanziarie dalle Cayman,
piazza dove operano 47 delle 50 principali
banche mondiali" (IlSole24ore,1-12-1999).
N.B. La versione web de IlSole24ore di oggi č senza
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