14-2-01 Finanziaria 2001 _ "Bonus" per i padroni: 20.000 miliardi da scalare su tasse e contributi
Con la finanziaria 2001 arriva il credito d'imposta per le imprese del Mezzogiorno e delle aree depresse del Centro-Nord.
"Unagevolazione
diversa da tutte le altre. Anzitutto perché totalmente
automatica. "I progetti
dinvestimento non saranno soggetti ad alcuna
istruttoria preventiva né a tetti di spesa. "Le
imprese, per beneficiarne, dovranno utilizzare il modello
F24 che consentirà di scontare dalle imposte (Irpeg,
Irap, Iva e anche gli oneri dovuti a Inps e Inail) le
somme corrispondenti alla percentuale di investimento
netto ammessa alle agevolazioni nelle aree depresse. "Per gli investimenti che ricadono però nellobiettivo 1 (ovvero nel Mezzogiorno) e in Abruzzo e Molise, il beneficio sarà più corposo poiché potranno computare nello sconto fiscale anche il 10% degli ammortamenti. "Il credito dimposta ... consente di ottenere il massimo dellagevolazione a un numero imprecisato di imprese. "La nuova agevolazione non è infatti sottoposta ad alcun tetto, non ci sarà quindi un bando in cui saranno quantificate le risorse da mettere in gara per decidere a chi attribuirle(IlSole24ore,23-12-00). "Saranno oggetto del credito tutti i nuovi investimenti dal gennaio 2001 fino al 2006". La finanziaria 2001
ha stanziato per il triennio 2001-2003 ben 20.000
miliardi di "aiuti" ai padroni che
investono al sud e nelle aree depresse del centro-nord. |
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"Alle imprese non viene richiesto alcun adempimento particolare. Probabilmente, verrà emanata una circolare per spiegare in che modo limprenditore deve comunicare al Fisco di voler usufruire dello sconto. Ma niente di più. E, in effetti, la norma prevede lemanazione di decreti solo per «leffettuazione delle verifiche» che verranno però eseguite «dopo almeno 12 mesi dallattribuzione del credito dimposta»".
cobasalfaromeo,14-2-01