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30-8-99 Daewoo: crack da 90.000 miliardi di lire !

Daewoo, 2° gruppo privato della Corea del Sud, sarà smantellato. Lo hanno deciso il 16 agosto all'Hilton di Seul 140 banchieri dei paesi imperialisti ("più industrializzati") in rappresentanza di una settantina di banche creditrici che a luglio hanno di fatto assunto il controllo del colosso sud-coreano strangolato da oltre 50 miliardi di dollari di debiti (90 mila miliardi di lire). Delle 22 principali affiliate alla Daaewoo non ne rimarranno che sei, tutte legate all' auto. Ma anche questo settore dovrebbe passare sotto il controllo degli americani della General Motors.

Oltre alle auto, Daewoo produceva dalle navi agli elettrodomestici:

  • il gioiello del gruppo, la Daewoo Securities, sarà gestita direttamente dalle banche creditrici per poi essere ceduta; idem per l'altra finanziaria Seul Investiment Trust;

  • Daewoo Electronics sarà ceduta a una finanziaria Usa controllata da capitali arabi, la Walid Alomar & Associates;

  • la cantieristica sarà ceduta in autunno; idem per le costruzioni.

Il gruppo Daewoo contava per il 5 % dell'intero Pil della Corea del Sud.

Anche le principali banche italiane (Bnl-Banco Napoli, Comit-Intesa, San Paolo, Montepaschi, Unicredito) sono creditrici della Daewoo, anche se molto meno delle banche Usa, giapponesi, australiane, olandesi e svizzere, esposte per 10 miliardi di dollari; gli altri 40 miliardi di buco sono a carico delle banche private Sud-coreane da pochi mesi "salvate"dalla bancarotta con una caterva di soldi pubblici.

Seul:

licenziamenti e boom della borsa

La Corea del Sud ha 46 milioni di abitanti. Negli anni '70 e '80, grazie anche ai massicci investimenti delle multinazionali, attratte dalle condizioni di supersfruttamento dei lavoratori, la Corea del Sud ha avuto un enorme e rapidissimo sviluppo capitalistico diventando l'undicesima potenza economica mondiale. Ma nel '97 Seul è stata colpita dalla crisi che ha travolto le Borse e le economie di tutto il sud-est asiatico: "valuta in caduta libera, consumi bloccati, investimenti paralizzati, bancarotte a catena". Puntualmente sono arrivati gli "aiuti" del FMI (un mega-prestito di 58 miliardi di dollari, circa 100.000 miliardi di lire) che hanno come al solito imposto licenziamenti, tagli ai salari e repressione delle lotte operaie. Per cercare di rimettere in sesto il disastrato sistema creditizio il governo ha regalato alle banche private 65.000 miliardi di won (circa 90.000 miliardi di lire), analogamente a quanto fatto (un milione di miliardi !) lo scorso anno dal Giappone. In questi giorni queste stesse banche,dopo il crack Daewoo, hanno chiesto il bis al governo.

Grazie alle stangate e ai licenziamenti di migliaia di lavoratori, econoSua e finanzaLoro si sono riprese alla grande a partire da fine '98; questo anche per il ritorno di massicci investimenti esteri attratti da una nuova legge varata dal governo che toglie ogni ostacolo alle attività e alle acquisizioni delle finanziarie e delle multinazionali. Dopo la raffica di bancarotte che l'anno scorso ha falcidiato le piccole e medie imprese, ora "la Tigre coreana torna a ruggire: quest'anno l'economia di Seul si espanderà a un tasso di almeno il 7 % " (IlSole24ore,20-8-99), e la Borsa di Seul ha avuto aumenti stratosferici.

E i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri sono aumentati.

Ma il fallimento del settore auto della Samsung di qualche settimana fa e il crack di un colosso come la Daewoo, avvenuti in un periodo di "ripresa", denotano tutta la fragilità del sistema e fanno prevedere gravi contraccolpi per quel paese nel caso di una crisi a Wall Street o a Tokio. Anche se è da prevedere un aumento della presenza strategica economica e militare Usa in questo paese limitrofo alla Cina.

cobasalfaromeo, 30-8-99

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