DAL 1945 AL 1960
La ricostruzione succeduta alla parentesi bellica 1940-45 determina un progressivo aumento dei consumi di energia elettrica favorito, in provincia, dalla presenza di numerosi cantieri per la costruzione di nuovi impianti idroelettrici.
La società Edison, subentrata alla "Cisalpina" costruisce un elettrodotto da Mese a Villa di Chiavenna.
Anche in Valle Spluga la rete a 20000 volt viene estesa alle cabine di trasformazione che alimentano altri 5 centri abitati. Le vecchie centraline sono sottese dai nuovi impianti che utilizzano tutti i corsi d'acqua di una certa rilevanza delle due vallate e vengono pertanto disattivate.
La Società Vizzola costruisce in Valmalenco nuove linee elettriche ad 8000 volt.
ANNO

FATTO

1956
Questa stessa società realizza una linea elettrica da 8000 volt in Valmasino, e sempre negli anni cinquanta, acquisisce le utenze dislocate nei comuni di Fusine e Cedrasco e amplia la distribuzione nel comune di Teglio.
La Società Falck costruisce, sul versante orobico valtellinese linee elettriche a 10000 volt alle quali vengono allacciati molti centri abitati (da Faedo all'Aprica, Agneda.....).
L'AEM di Milano, in Alta Valtellina, modifica a 23000 volt la rete e la estende.