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Sentiero degli invasi dell'Adamello
DESCRIZIONE
dal volume: L’Alta Via dell’Adamello RIFUGIO CITTÀ DI LISSONE Il Rifugio Città di Lissone
è collocato alla testata della Valle Adamé e al termine della Valle di
Saviore, ai piedi della parete nord del Corno di Grevo. ESCURSIONISMO E ALPINISMO INTORNO AL RIFUGIONumerose e belle vette si possono salire avendo come punto di partenza il confortevole Rifugio Lissone, sicuri di ammirare paesaggi selvaggi dove la natura è sempre pronta a mostrarti qualcosa di nuovo e di diverso. Numerose testimonianze della Grande Guerra si possono inoltre vedere soprattutto lungo la cresta, sul versante orografico sinistro della Valle Adamé.MONTE ADAMELLO m. 3539Si segue l’Alta Via dell’Adamello per circa 50 minuti.Raggiunto il Cùel del Manzolèr, quando il “Sentiero n. 1” inizia a salire in direzione del Passo Poia, si avanza sul fondo della valle, lungo il segna-via n. 29, stando sulla sinistra del torrente. Si costeggiano le pareti del Coster di Destra su ghiaioni e placche rocciose fino a raggiungere la base del Corno del Triangolo. I tratti più difficili Sono attrezzati con cordina metallica. Procedendo su ghiacciaio,con l’utilizzo di piccozza e ramponi, costeggiate le Cime Pian di Neve e Giannantonj, si raggiunge il Passo di Salarno e il Bivacco Giannantonj (6 posti letto). Costeggiato il Cornetto di Salarno, si risale il Pian di Neve, stando all’interno, al fine di evitare la seraccata della Vedretta di Salarno. Si punta quindi verso sinistra in direzione del Passo dell’Adamello. Prima del passo, si gira a destra e si rimonta il ripido versante sud e poi la comoda groppa terminale finchè si raggiunge la vetta (ore 6.30 ) escursione impegnativa 1522 m. di dislivello). MONTE FUMO m. 3409Si segue l’Alta Via dell’Adamello per circa 50 minuti. Raggiunto il Cùel del Manzolèr, quando il “Sentiero n. 1” inizia a salire in direzione del Passo Poia, si avanza sul fondo della valle, lungo il segna-via n. 29, stando sulla sinistra del torrente.Si costeggiano le pareti del Coster di Destra su ghiaioni e placche rocciose fino a raggiungere la base del Corno del Triangolo. I tratti più difficili sono attrezzati con cordina metallica. Procedendo poi su ghiacciaio, con l’utilizzo di piccozza e ramponi, costeggiate le Cime Pian di Neve e Giannantonj, si raggiunge la Vedretta di Adamé. Lasciato sulla sinistra il percorso che sale al Passo di Salarno e al Bivacco Giannantonj, si punta in direzione del Passo di Adamé che è la depressione più evidente tra la Vedretta del Mandrone e quella di Adamé. Dal passo si sale verso la sella che c’è tra il Corno dell’Adamé e l’Anticima Sud del Monte Fumo. Quindi, aggirato il fianco occidentale, sì rimonta il ripido pendio fino alle rocce sommitali che portano in vetta (ore 6.00 ) escursione impegnativa 1392 m. di dislivello). CORNO DI GREVO m. 2867Lasciato il rifugio, si sale in direzione nord-est su traccia di sentiero che, tra ghiaioni, conduce ad una conca morenica ai piedi della cima.Si avanza verso la base dello sperone che scende a sinistra della vetta e, dopo averlo aggirato, si rimonta il ripido canalone di ghiaioni fino a giungere sulla cresta che divide la Valle Adamé dalla Val di Fumo, salendo alla selletta di destra tra le due che si vedono sulla cresta. Per le rocce del crinale, andando verso destra, si raggiunge la vetta (ore 3.00 )escursione di media difficoltà 850 m. di dislivello). CIMA DI GANA m. 2855Si avanza per un tratto lungo l’Alta Via dell’Adamello in direzione del Passo Poia e, dopo aver costeggiato alla base i Corni di Lago e superato quattro canaloni, si risale il quinto che, ripido, porta alla Bocchetta di Gana. Superata la sella, si costeggia il versante orientale della vetta risalendo un erto costone erboso che conduce alle rocce sommitali per le quali si raggiunge la cima (ore 2.30 ) escursione di media difficoltà 838 m. di dislivello).PORTA DI BUCIAGA m. 2803Si percorre un tratto dell’Alta Via dell’Adamello in direzione del Passo Poia.Nei pressi della nuova Baita Adamé, seguendo il segnavia n. 36, si attraversa il torrente Poia passando sul versante orografico sinistro della Valle Adamé. Procedendo si lascia, sulla sinistra, il sentiero n. 30 che porta al Bivacco Baroni e alla Bocchetta delle Levade. Avanzando lungo un avvallamento si costeggiano alcune placche fino ad incontrare i resti di un sentiero militare che, con vari tomanti, conduce ad una conca morenica che precede la sella. Passando tra i resti dei trinceramenti e postaziofli della Grande Guerra, si raggiunge la Porta di Buciaga che mette in comunicazione la Valle Adamé con la Val di Fumo (ore 3.30 )escursione di media difficoltà 786 m. di dislivello). BOCCHETTA DELLE LEVADE m. 2880Si percorre un tratto dell’Alta Via dell’AdamellO in direzione del Passo Poia.Nei pressi della nuova Baita Adamé, seguendo il segnavia n. 36, si attraversa il torrente Poia passando sul versante orografico sinistro della Valle Adamé. Procedendo si lascia sulla destra il sentiero n. 36 che sale alla Porta di Buciaga e, seguendo l’itinerario n. 30, si avanza stando a destra del torrente Poia. Si risalgono quindi alcuni ghiaioni fino a raggiungere una conca posta tra la Bocchetta dei Camosci e la Bocchetta delle Levade. Dopo aver superato il Bivacco Ceco Baroni, che dispone di 6 posti letto, si procede per la bocchetta che in breve si raggiunge (ore 3.00 ) escursione di media difficoltà 863 m. di dislivello. |
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