Rifugio Paolo Prudenzini


 

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Sentiero degli invasi dell'Adamello

DESCRIZIONE

dal volume: L’Alta Via dell’Adamello
Un affascinante trekking nel cuore del parco adamellino
di Walter Belotti
NORDPRESS edizioni 1995

IL RIFUGIO PRUDENZINI

Il Rifugio Paolo Prudenzini è collocato quasi sul fondo della Valle di Salarno, alla base delle impo­nenti paretirocciose del Como Miller e del Corno e Cornetto di Salamo. E’ posto a quota 2225 m. sulle rive del torrente Poia di Salarno che, con le su acque provenienti dai ghiacciai delle vedrette adamelline, alimenta la diga del Dosazzo e del Lago di Salamo. Inaugurato nel 1908, in sostituzione del precedente Rifugio Salarno distrutto da una valanga nel 1887, è stato recentemente ristrutturato e dispone ora di 86 posti letto, acqua calda e illuminazione elettrica. Il rifornimento dei viveri avviene all’inizio di stagione per mezzo di elicotteri e poi con il mulo e con un una moto fuoristrada. Il gestore assicura l’apertura da metà giugno a metà settembre e anche durante i fine settimana, su richiesta. Il bivacco invernale rimane chiuso, ma si possono reperire le chiavi pres­so il gestore. Il rifugio, di proprietà del CAI sezione di Brescia,è dedicato all’avvocato Paolo Prudenzini di Breno (1855-1907) che, quale appassionato alpi­nista, per primo descrisse con passione e ammirabile zelo le montagne della Valle Camonica, percorren­done con amore i sentieri più impervi e le vette più alte. A lato del rifugio, una superba fioritura di Epilobio rende più armonioso il tipico ambiente d’alta quota, creando suggestivi colori.

Sopra l’ingresso del rifugio è inserita una piastra di granito con la scritta “Di qui non si passa vigilanti alle porte della patria anelanti alla prova alpini, guide, volon­tari quivi dimorarono-1915/16 "V alpini".

In località “Bivacco al cimitero degli elefanti”, nei pressi del vecchio Rifugio Salarno, al centro di una vasta radura, sono presenti alcuni grossi massi tonalitici; sul più grosso sono state attrezzate alcune piccole vie di arrampicata utilizzate anche per organizzare corsi di istruzione. Inoltre, sul fondo della Val Salarno le cime del Corno e del Cornetto di Salarno offrono numerosissimi itinerari, alcuni aperti recentemente, per soddisfare al meglio le richieste degli appassio­nati di arrampicata.

L’accesso al rifugio avviene esclusivamente dalla Valle di Saviore.

Dalla località Fabrezza:

Dopo aver percorso la strada sterrata proveniente dall’abitato di Saviore dell’Adamello, parcheggiata la macchina nei pressi del Rifugio Stella Alpina in località Fabrezza, si imbocca la comoda e ampia mulattiera, segnavia n. 14, che si inerpica sul ripido pendio boscoso. Abbandonato, al termine di un tratto pianeggiante, il segnavia n. 87 per il Lago di Bos, si costeggia la Malga Macesso di Sotto e poi la Malga Macesso di Sopra, dove è possibile ammirare un antico “bàrech”, recinto per animali, ancora ben con­servato. Lasciato ancora a sinistra il sentiero n. 86 per il Rifugio Gnutti, si passa a lato della vasta spia­nata dove è situato il Lago di Salarno. Superata l’omonima malga e la successiva diga del Dosazzo, si rimonta un tratto in salita e, superate altre malghe, si raggiunge il Rifugio Prudenzini (ore 2.15 -percor­so facile -767 m. di dislivello).

ESCURSIONISMO E ALPINISMO INTORNO AL RIFUGIO

Per la sua collocazione ai piedi delle vette che fanno da corona all’Adamello, il Rifugio Prudenzini offre numerose possibilità sia escursionistiche che alpini­stiche, in un ambiente selvaggio e ricco di suggestio­ni particolari.

MONTE ADAMELLO m. 3539

Lasciato il rifugio si costeggia il pianoro, lungo il segnavia n. 14, lambendo il torrente Poia di Salamo, fino a raggiungere il vecchio Rifugio Salaro con le sue stupende murature in blocchi di granito che richiamano, per le dimensioni, l’aspetto di un fabbri­cato militare, peraltro utilizzato a tali scopi durante il primo conflitto mondiale. Superati alcuni grossi massi tonalitici, dove sono state attrezzate alcune piccole vie di arrampicata, si avanza su pascolo e ghiaioni. Attraversato il torrente, si rimonta un ghiaione fino a raggiungere la base della cresta roc­ciosa che scende dal Cornetto di Salamo. Si avanza verso destra risalendo la conca morenica che porta alla base del nevaio del Pian di Neve e, per ghiaioni si raggiunge il Passo Salarno dove sorge il Bivacco Giannantonj (m. 3167). Costeggiato il Cornetto di Salamo, si risale il Pian di Neve stando all’interno al fine di evitare la seraccata della Vedretta di Salamo. Si punta quindi verso sinistra in direzione del Passo dell’Adamello. Prima del passo, si gira a destra e si rimonta il ripido versante sud e poi la comoda grop­pa terminale finchè si raggiunge la vetta (ore 5.00 - escursione impegnativa - 1134 m. di dislivello).

CIMA PRUDENZINI m. 3018

Si segue l’Alta Via dell’Adamello fino alla base del versante sud della cima, quindi si rimonta un canalone per circa 50 metri. Si volge poi a sinistra risalen­do il filo del costone fino al punto d’incontro con la cresta e, per la stessa, si raggiunge la vetta (ore 3.00 escursione impegnativa 793 m. di dislivello).

CORNO DI MACESSO m. 2958

Si segue l’Alta Via dell’Adamello fino alla base del largo avvallamento che porta al Passo Miller. Si volge poi a sinistra e si risale l’erboso fianco orienta­le fino ai piedi di una lastra che consente, attraverso una fessura, di raggiungere la cresta per la quale si arriva in vetta (ore 3.30 escursione impegnativa 733 m. di dislivello).

CORNI DI SALARNO m. 3298

Si segue l’itinerario descritto per salire aIl’Adamello. Raggiunto il Bivacco Giannantonj e superato il Cornetto di Salamo, si abbandona il per­corso che sale verso la vetta dell’Adamello e si rimonta il versante settentrionale per rocce rotte fino in vetta (ore 4.00 percorso impegnativo 1073 m. di dislivello).

IMMAGINI


rifugio


lago Dosazzo


malga Dosazzo


malga


...in memoria...

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