DESCRIZIONE
dal volume: L’Alta Via dell’Adamello
Un affascinante trekking nel cuore del parco adamellino
di Walter Belotti NORDPRESS edizioni 1995
IL RIFUGIO TONOLINI
Il Rifugio Franco Tonolini si trova nella
magnifica conca del Baitone, ai piedi del Lago Rotondo, ed è attorniato
da splendide vette che, partendo da ovest con il Corno e la Cima delle Granate
e passando per il Corno Baitone,chiudono a est con la Cima Plem e il
Corno del Cristallo.
Dal rifugio si gode un ottimo panorama sull’alta conca del Baitone nella quale sono
disposti, a diversi livelli, ben Otto laghi: il Lago Baitone è il più grande ed è quello
posto più in basso, il Lago Rotondo e il Lago Lungo che sono a lato del rifugio,
il Lago Verde e i due Laghi Gelati posti ai piedi del Corno Baitone, il Lago Premassone
collocato nei pressi dell’omonimo passo e il minuscolo Lago
Bianco che si nasconde sotto il Passo del Cristallo.
Le rocce che circondano il rifugio sono costituite da tonaliti e granodioriti,
di origine magmatica, con la variante dei cristalli rosso-marrone dei
granati che caratterizzano il Corno delle Granate, sul versante orografico
destro della valle.
Costruito nel 1891, con il nome di Capanna Baitone, è stato recentemente ristrutturato ed ampliato,
divenendo una vera gemma che ben si incastona tra i
gioielli naturali che la conca del Baitone offre agli appassionati della montagna.
E’ stato inaugurato il 6 settembre 1992 alla presenza del vescovo di Brescia.
Il rifugio è di proprietà del CAI Sezione di Brescia e dispone di 56 posti letto con
bivacco invernale sempre aperto. Il gestore assicura l’apertura dalla metà di giugno alla metà di
settembre, offrendo una cucina curata e familiare.
Nel periodo primaverile, a richiesta di almeno 10 persone, il rifugio viene aperto.
L’approvvigionamento dei viveri avviene, all’inizio di stagione, per mezzo dell’elicottero, in
seguito con trasporto a spalla dalla Malga Premassone.
Il rifugio è dedicato alla memoria della medaglia d’oro Franco Tonolini, alpinista, capitano
degli alpini, eroicamente caduto in combattimento a Valdobbiadene nell’ottobre
del 1918.
Il Rifugio Tonolini offre una vastissima gamma di alternative per gli
appassionati di arrampicata. Numerose vie sono state attrezzate sul Corno del
Cristallo, sul Como del Lago, sulla Cima dei Soldati. Sulle varie pareti
rocciose che sovrastano il Lago Rotondo, la palestra “Le signore del lago”
offre vie dai nomi più allettanti: Marianna, Vanessa, Marina, Alice, Ariel, Non
sempre gli angeli, Marco III della serie, Le nebbie di Avalon, Il bello e la bestia.
A pochi metri dal rifugio quindi, il divertimento è assicurato. Si accede al
rifugio dalla Val Malga.
Dal Ponte del Guat
Raggiunto in automobile, da Sonico, il Ponte del Guat,
stazione di partenza della funivia dell’ENEL che saliva alla diga del Baitone,
si avanza a destra, superando il torrente Remulo. Arrivati in breve alla Malga
Premassone, si abbandona il segnavia n. 23 che porta al Rifugio Gnutti e,
oltrepassato il torrente, si risale il ripido costone di Ontano verde, compiendo
numerosi tornanti lungo l’itinerario n. 13. Superata la stazione intermedia
della funivia dell’ENEL, detta “Baitoncello”, si procede tra pascolo erboso
finchè si raggiunge la Diga del Baitone. Si costeggia la sponda sinistra del
lago fino alla base del salto roccioso, sopra il quale è collocato il rifugio.
Avanzando su pascolo sassoso e superati vari rivi d’acqua, si arriva al rifugio (ore 2.30
percorso facile 922 m. di dislivello).
PASSEGGIATE ED ESCURSIONI INTORNO AL RIFUGIO
CORNO BAITONE m. 3330
Lasciato il rifugio, si
percorre per pochi metri il segna-via n. 13 che sale dal Lago Baitone poi,
superato il rivo d’acqua che esce dal Lago Rotondo, si inizia a salire per
l’itinerario n. 50. Raggiunto il Lago Lungo, lo si costeggia sulla sinistra e
poi si risale una valletta pietrosa che porta ai Laghi Gelati. Lasciato a
sinistra il segnavia n. 49 per il Passo delle Granate, si avanza fino a
raggiungere un piccolo nevaio, a volte quasi inesistente. Per ripidi ghiaioni
prima e per rocce montonate poi, si perviene ad una conca alla base della
parete sud del corno. Si risale quindi il ripido canale di sassi, andando verso
destra e poi, per rocce rotte, si guadagna la vetta (ore 3.00 escursione
difficile 880 m. di dislivello).
CORNO MERIDIONALE DI PREMASSONE m. 3070
Si segue l’Alta Via
dell’Adamello fino al Passo Premassone. Dal passo si gira a sinistra e per i
massi accatastati della cresta si raggiunge la vetta (ore 2.30 escursione impegnativa
620 m. di dislivello).
CIMA PLEM m. 3182
Dal rifugio si segue per un tratto l’Alta Via dell’Adamello che sale al Passo
Premassone. Raggiunto il bivio, si volge a destra
lungo l’itinerario n. 31 che percorre i ripidi ghiaioni tra la Cima Plem e il
Corno del Cristallo. Superata una conca morenica, si procede a sinistra in
direzione del canalino che sale al Passo del Cristallo. Percorso questo
difficile tratto, su lastre rocciose e sassi instabili, si raggiunge il Passo
del Cristallo. Si avanza quindi sul versante della Val Miller, stando a monte
di una grossa pietraia. Si risale un largo canale, all’inizio di roccette e
poi di lastroni inclinati, quindi, per rocce rotte e massi, si giunge in vetta
(ore 3.00 escursione impegnativa 732 m. di dislivello).
CORNO DEL CRISTALLO m.2988
Dal rifugio si segue per un
tratto l’Alta Via dell’Adamello che sale al Passo Premassone. Raggiunto il
bivio, si volge a destra lungo l’itinerario n. 31 che percorre i ripidi
ghiaioni tra la Cima Plem e il Corno del Cristallo. Superata una conca
morenica, si procede a sinistra in direzione del canalino che sale al Passo
del Cristallo. Percorso questo difficile tratto, su lastre rocciose e sassi
instabili, si raggiunge il Passo del Cristallo. Si avanza quindi in piano,
verso sinistra, alla base della cresta. Si rimontano alcune facili roccette,
superando nel tratto terminale una lastra con numerosi appigli, fino a raggiungere
la vetta (ore 2.10 escursione impegnativa 538 m. di dislivello).
CORNO DELLE GRANATE m.3108
Lasciato il rifugio, si segue il segnavia n. 50 che porta al Corno Baitone fino al bivio con
l’itinerario n. 49. A metà del canalone tra il Lago Lungo e i Laghi Gelati, si avanza tra
ghiaioni e pascolo sassoso, costeggiando a sinistra il Lago Gelato inferiore.
Superato un dosso, tra sassi dalle stupende variazioni cromatiche, si passa
alla base delle impervie pareti dei Campanili delle Granate. Si procede verso
sinistra, in direzione del canale di sfasciumi posto a est della Cima delle
Granate abbandonando la segnaletica bianca e rossa che va in direzione del
Passo delle Granate. Attraversato il colatoio, si supera alla base il crinale
che scende dalla Cima delle Granate, quindi si attraversa un successivo
canalone e si risale un ripido pendio di sfasciumi instabili, lasciando a
destra alcune placche rocciose. Per un facile camino si sbuca in cresta e poi
in vetta (ore 2,15 escursione impegnativa 650 m. di dislivello).
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IMMAGINI
lago Rotondo e rifugio
lago Rotondo e rifugio
lago Rotondo e rifugio
rifugio 1996
lago Baitone
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