Un Agente poco speciale
I nomi cambiano, le abitudini no...
di Duilio Chiarle - Scrittore ed ex Direttore Editoriale
Cari amici,
nonostante tutto, la stupidità riesce a sublimarsi.
Molti anni or sono (una dozzina), dopo aver scritto una
raccolta di racconti brevi (che poi, in forma inedita, ebbe la ventura di vincere il premio "Città di
Torino"), mi misi in testa di cercare un "Agente". Nella mia ingenuità, credevo ancora che il metodo
"anglosassone" dell’agente poteva essere la via migliore.
Ma dove trovare un agente letterario in Italia?
Con un clamoroso colpo di fortuna, trovai gli indirizzi sull’agenda letteraria edita da Mondadori.
Grande: Ce n’erano solo quattro!
Naturalmente, per prima cosa, mi feci tentare da ciò che c’era scritto su "Millelibri", la non certo
compianta rivista letteraria della Mondadori: ricordo infatti una profusa ed illustratissima intervista ai
responsabili dell’agenzia "Grandi & Vitali" di Milano, che oggi ha cambiato nome, con tutti i
relativi consigli agli autori, e via cianciando.
Avevo la rivista, avevo l’indirizzo, avevo la prima cosa veramente interessante che mai avessi scritto: feci un
bel pacco e spedii il tutto a "Grandi & Vitali". Ciò che ricevetti fu una squallida sorpresa: una lettera dell’agenzia mi comunicava che tempo da perdere,
per quelli come me, non ne avevano: avevano già gente come Busi...
Ma dopo qualche tempo, l’idea di scrivere una raccolta racconti come la mia venne, ma guarda un pò, anche a una nota
attrice che conduceva un noto Talk Show serale con noti personaggi femminili su una nota rete TV nazionale... Per fortuna
i racconti della sua raccolta erano tutti al femminile (insomma non erano i miei) ma l’idea, senza dubbio, era la
stessa!
Pazienza, forse l'idea non era poi così eccelsa: personaggi storici che si raccontano.
Eh! Cosa ci vuoi fare? I potenti sono loro... Ma che sorpresa, scoprire anni dopo che la stessa agenzia, in un
proliferare odierno di centinaia di agenzie letterarie, aveva deciso di accettare anche "quelli come me":
bastava pagare prima.
Prima?
Ma allora a che cosa serve rivolgersi a loro?
Se li pago prima, non hanno più alcun interesse a trovarmi un editore!
Comunque, non posso nascondere che mi abbia dato un sottile piacere sapere che i loro "Autori Famosi" non
sono più sufficienti a garantir loro una Mercedes e che quindi anche loro hanno dovuto abbassarsi al volgo dei banali
scrittori ignoti.
E allora?
Allora ecco il mio consiglio: diffidate di chi vi chiede soldi prima di darvi un servizio.
Oggi, con la mia esperienza di scrittore scalognato e di ex direttore editoriale e di direttore di giornalini di
serie "B", posso garantirvi che di volpi, gatti e mangiafuoco in giro ce ne sono tanti, nel paese dei balocchi.
Di fate turchine, invece, proprio no.
Gli autori dei racconti della sezione "Esperienze" del Rifugio si assumono tutte le responsabilità per i contenuti delle
loro storie. Il Rifugio, comunque, non avendo alcun motivo per dubitare della veridicità di queste vicende, offre tutta
la sua solidarietà alle vittime di queste avventure, ed è orgoglioso di poter pubblicare sulle proprie pagine queste
preziose testimonianze.
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