Nel mese di gennaio ’97, mentre presentavo agli studenti i primi elementi di statistica, ho ‘casualmente’ parlato in classe del numero di dicembre 1996 della rivista FOCUS ed in particolare di un articolo di Massimo Polidoro, presidente del CICAP, che tendeva a smitizzare gli astrologi, oracoli superpagati e vezzeggiati dalle nostre TV, pubbliche e private, che ormai troppo spesso ospitano giullari vestiti in modo carnascialesco che predicono le medesime sventure (poche) e le medesime fortune (molte) ai dodici gruppi di 4.000.000 di italiani colpevoli solo di essere nati sotto il medesimo segno zodiacale. Per fortuna, a contrastare il passo dei ciarlatani televisivi, che promettono filtri d’ amore e ‘fatture’, troviamo Il Nostradamus magistralmente interpretato in modo ironico da Vittorio Gasman nella pubblicità televisiva di una nota banca ed il pasticcione ed improbabile mago Oronzo, della trasmissione TV "Mai dire gol".
La tentazione di provare ad effettuare una indagine statistica relativamente al profilo astrale che appariva sulla rivista, così generico e contraddittorio da essere probabilmente fatto proprio da tutti i lettori, era molto forte, sia per gli studenti che avevano letto l’articolo, sia per me (che avevo ovviamente parlato dell’articolo stesso sperando di suscitare proprio questo interesse negli studenti!).
Quel giorno prese forma l’idea di effettuare sia una ricerca interdisciplinare che permettesse agli studenti di approfondire l’argomento astrologia, con i docenti di Storia (Prof.ssa Meni Stefania), Religione (Prof. Tucci Maurizio) e Scienze (Prof. Vidimari Gino), sia una indagine statistica riguardo all’astrologia.
Per creare una atmosfera ancora più 'magica' durante la rilevazione dei dati, venne deciso di preparare un software, scritto in Pascal da alcuni studenti, che producesse un finto profilo astrale dopo aver richiesto agli intervistati, informazioni sul luogo, la data e l’ora di nascita.
Dopo aver dedicato varie ore di lezione, nei mesi di febbraio e marzo, allo studio di un foglio elettronico per la rappresentazione dei dati, allo studio delle procedure che nel linguaggio Pascal regolano la trattazione dei file ed alla stesura delle domande del questionario, nella seconda metà del mese di marzo iniziò l’intervista agli studenti del nostro liceo. Le povere ‘cavie’ furono invitate nel laboratorio di informatica a gruppi di otto, uno per calcolatore, dove il programma che produceva il falso oroscopo proponeva varie domande, alcune tendenti solo a far credere agli intervistati che il profilo astrale sarebbe stato personalizzato , altre per l’effettiva rilevazione dei dati.
Questa fase è risultata molto delicata, era infatti indispensabile evitare che gli studenti intervistati si accorgessero che i profili astrali erano tutti uguali, quindi appena concluso il test gli studenti venivano fatti uscire dal laboratorio adducendo le motivazioni più varie; ai pochi smaliziati che intuivano l’inganno o che si attardavano in laboratorio e vedevano il video di un compagno, veniva spiegato che a volte, per un probabile errore di programmazione, i profili si assomigliavano ‘un poco’ !
Terminata la raccolta dei dati gli studenti hanno proceduto alla rappresentazione grafica degli stessi, evidenziando le eventuali correlazioni. Nei grafici allegati sono riportati i risultati statistici.
Nota : Il campione scelto, 271 studenti del nostro liceo, non costituisce certo un buon campione statistico in quanto, anziché essere stratificato, rappresenta soggetti appartenenti tutti alle medesime classi, sia di età, sia di titolo di studio, sia di altri elementi che possono discriminare un campione; al di là della correttezza statistica, l’indagine ha raggiunto comunque gli obiettivi didattici prefissati e può essere un buon punto di partenza per una analisi della ‘credulità’ nell’astrologia da parte dei giovani.
Marco Albano (docente di matematica)