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PROGRAMMA ELETTORALE PER LA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA  di GIORGIO MURA


Linee di programma



I Capitoli del Programma

Premessa

Programma

- RAPPORTO CON ALTRI ENTI


- IL NUOVO SISTEMA FEDERALE


- IL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE


TERRITORIO AMBIENTE INFRASTRUTTURE


L'EQUITA' FISCALE


- Acqua
- Rifiuti-
- Mobilità (Viabilità, Ferrovia, Tronchetti F.s)
- I Centri storici


FAVORIRE LO SVILUPPO

- SOSTEGNO ALLE IMPRESE (agricoltura -industria - commercio - servizi)--
- Turismo-


LO STATO SOCIALE
- La famiglia

- Gli anziani
- Volontariato
- I Giovani
- Gli immigrati
- La sanità
- La sicurezza

IL LAVORO - LA FORMAZIONE


Conclusioni




DEMOCRAZIA EUROPEA, PER UN'ITALIA LIBERA E SOLIDALE.



Premessa



La decisione di presentare una propria lista di candidati in tutti i collegi della nostra provincia è coerente con le decisioni assunte in sede nazionale con la nascita di Democrazia Europea. Una autonoma elaborazione di proposte e la valorizzazione delle esperienze umane disponibili a sostenere il progetto di Democrazia Europea anche per le elezioni Amministrative provinciali è una decisione importante.

La proposta di Democrazia Europea è rivolta a tutti coloro che ne condividono gli obiettivi e che avvertono l'esigenza di un ritorno ai valori della persona della libertà, della solidarietà, con l'ambizione di tradurre la crescita economica in progresso e giustizia lottando contro ogni forma di esclusione.

L'ambizioso progetto di costruire una società fondata sui principi dell'economia sociale e di mercato, l'unica in grado di conciliare il dinamismo economico con la solidarietà" senza cadere nelle forme di deriva assistenzialistica, burocratico istituzionale e nella logica degli interessi di mercato e di un capitalismo senza regole, poggia sui contenuti della politica di concertazione fra enti e soggetti rappresentativi degli interessi economici e sociali.

La concertazione non può essere considerata esclusivamente un metodo perché è l'essenza di una politica che si pone l'obiettivo ambizioso della ricerca del più ampio consenso nella individuazione di progetti, indicando al tempo stesso con quali strumenti e mezzi questi possono essere realizzati.

La ricerca del consenso è un grande obiettivo, il fondamentale punto fermo per ogni grande iniziativa o progetto.

- La laboriosità e talvolta la difficoltà a ricercare punti di sintesi condivisi non è una inutile e faticosa azione, ma la condizione per creare i presupposti di una concreta operatività.

- Nel caso delle nostra realtà provinciale ciò è fondamentale perché l'esistenza di aree deboli e svantaggiate richiedono l'eliminazione di ostacoli per il loro sviluppo così come è necessario rimuovere ogni barriera che comporta ostacolo alla ricerca dell' equità sociale e per la valorizzazione delle persone.

- Con il metodo concertativo si dovranno trovare le giuste soluzioni per conciliare lo sviluppo economico, la valorizzazione di tutte le risorse umane e materiali.

In questo quadro si svolgerà l'azione di Democrazia Europea per il prossimo mandato amministrativo.



Il Programma

Indica i principi, gli indirizzi di governo, le linee di intervento che dal confronto elettorale, dal rapporto con i cittadini, dagli incontri con le rappresentanze organizzate risulteranno rafforzati e puntualmente definiti per diventare gli indirizzi programmatici della nuova Provincia che uscirà dalle elezioni del 13 maggio 2001.

Il ruolo della Provincia è sempre più caratterizzato dalle competenze di coordinamento di programmazione, nel rispetto dell'autonomia degli altri soggetti istituzionali e delle rappresentanze della società civile, ma con il fermo proposito di contribuire allo sviluppo economico della nostra comunità provinciale.

Il piano provinciale ed il piano territoriale di coordinamento sono importanti strumenti per la programmazione e la progettazione degli interventi per valorizzare le risorse umane del territorio.


 

I Rapporti

Con la Regione Toscana, con le province confinanti, con i Comuni, con la Camera di Commercio, l'ASL, le Associazioni di Volontariato e del terzo settore le categorie del lavoro e delle imprese, gli Istituti di Credito, le rappresentanze dei consumatori e utenti, le aziende di servizio, le rappresentanze degli Ordini professionali, dovranno consolidarsi insieme ad una apertura a livello europeo con le città gemellate.



Per un nuovo sistema federale



Occorre rivedere, per un nuovo sistema federale, la dimensione minima dei comuni per garantirne una vera autonomia ed una concreta efficienza.

- Riorganizzare gli orari delle città in relazione alle nuove esigenze determinate dall'introduzione di nuove tecnologie, di nuovi campi di attività, di nuove forme di orari di lavoro e di utilizzo del tempo libero, può contribuire ad una minore complessità nel rapporto tra cittadino ed ente e tra impresa ed ente.


Una politica degli orari della città e della provincia deve considerare e coinvolgere tutte le attività ed i servizi per "tentarne" un coordinamento che consideri le esigenze dei cittadini in una società sempre più tecnologica ed impersonale.

Gli orari degli Uffici pubblici, delle scuole, del lavoro, degli sportelli, delle informazioni, dei pubblici esercizi, dovranno coniugare il rispetto delle normative contrattuali per i dipendenti con le esigenze degli utenti consumatori.

La legislazione attribuisce al sindaco la responsabilità di coordinare gli orari della città, ma nel nostro territorio, la presenza di oltre 35 comuni con una popolazione media di 12 mila residenti, richiede un'azione di governo degli orari tale da considerare le caratteristiche del territorio stesso.

In questo quadro più generale deve trovare soluzione l'orario dei negozi delle città e delle realtà turistiche.

 



SERVIZI E MODALITA' DI GESTIONE

- La qualità dei servizi, la misurazione del gradimento degli stessi dovrà investire la nuova Provincia in modo operativo e costante.

- Lo sportello unico dovrà essere il punto di contatto tra l'impresa e l'amministrazione locale come effettiva semplificazione delle procedure e riduzione dei passaggi burocratici per assumere sempre di più le caratteristiche di Ente capace di promuovere lo sviluppo, nel rispetto delle regole, definite, ma con l'attenzione a rivedere tutto ciò che è di ostacolo allo sviluppo economico nel rispetto dell'autonomia di ogni soggetto istituzionale o di rappresentanza.


- La stessa dimensione e modalità di erogazione dei servizi al cittadino dovranno considerare la soddisfazione del bisogno individuale e collettivo; di conseguenza, decidere la dimensione dell'azienda per tale prestazione, la tipologia della stessa, il ruolo dell'ente locale (direttamente coinvolto oppure no) considerando l'esperienza maturata in Italia ed in altri paesi, evitando errori già commessi e che producono costi e disservizi.

Le risorse fondamentali, acqua, energia, trasporto, sicurezza, servizi sociali, dovranno trovare forme operative razionali e di qualità elevata senza effetti causati da operazioni che hanno l'unica motivazione nel risultato economico, laddove è più importante la risposta sociale.

Proprio questi errori che hanno prodotto inizialmente un eccesso di presenza pubblica ed oggi, la liquidazione di gran parte di ciò che era stato acquisito con le risorse dei cittadini , impongono un ripensamento dell'intera materia dei servizi e delle modalità di gestione particolarmente dei servizi alla persona ed alla comunità.

- L'Amministrazione Provinciale dovrà assumere, nell'ambito delle proprie competenze, il ruolo di indirizzo e di governo sul piano provinciale delle materie delegate favorendo la capacità di collaborazione tra enti ed altri soggetti pubblici e privati che sono interessati per competenza alle stesse materie.



IIL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

Non è pensabile un'amministrazione nuova, efficace ed efficiente se la stessa non è capace di determinare una politica di concertazione, definizione e perseguimento degli obiettivi all'interno dell'Amministrazione stessa. 

- Il personale dell'Amministrazione Provinciale dovrà essere valorizzato sul piano professionale attraverso azioni formative programmate, anche con rientri in formazione, così come largamente previsto dai contratti e dalle disposizioni vigenti.

- La valorizzazione consiste nella ricerca delle professionalità al proprio interno, prima di rivolgersi all'esterno.

- L'eccessivo ricorso a figure esterne, motivato da esigenze di apertura alle nuove generazioni, può assumere i connotati della discrezionalità e comporta effetti negativi sull'intera struttura.

- La strada maestra del rispetto di tutte le procedure contrattuali non può che migliorare il funzionamento dell'attività amministrativa e della partecipazione attiva del personale alle scelte di qualità che l'Ente si propone di realizzare.

La tendenza ad un alleggerimento della struttura ed all'esternazione di molte attività e le contemporanee possibilità da parte delle amministrazioni locali di assumere personale in modo diretto, ha prodotto effetti discutibili.

L'obiettivo della riduzione del personale dipendente assunto con concorso pubblico per una riduzione dei costi del personale e, molte volte, contraddetto da privatizzazioni improvvisate da appalto di servizi ed attività senza il necessario ed efficace monitoraggio per una verifica della qualità dei servizi stessi e quindi della utilità sociale.

Gli esempi sono molti dalle privatizzazioni striscianti dell'acqua, gas, trasporti, pubblici, delle farmacie e con la creazione di altre imprese determinano la perdita del controllo di maggioranza da parte dell'Ente democraticamente eletto.

Da non sottovalutare il particolare interesse di gruppi di Paesi esteri che hanno obiettivi di natura imprenditoriale che contraddice la socialità e l'utilità di tali servizi.

 

L'equità fiscale

Quando viene affrontato il tema della pressione tributaria non si può trascurare il complesso degli interventi nazionali, regionali, locali e le altre forme di contribuzione previdenziale, l'imposta sulle persone fisiche (IRPEF) ma anche gli altri tributi come ad esempio, l'imposta sulla casa.

In Italia si contano 200 disposizioni di tipo tributario (imposte-tasse) .

Equità è un termine impegnativo e sottintende la necessità di creare le condizioni di verifica del rispetto delle leggi sulla materia fiscale per evitare che paghino di più coloro che possiedono di meno.

La pressione tributaria e la qualità delle prestazioni che il "pubblico" è in grado di garantire ai cittadini ed alle famiglie, sono strettamente legati.

Il limite della rispondenza fra costi sostenuti dalla collettività e qualità dei servizi gestiti direttamente in altre forme, è ciò che fa diventare più iniqua ogni tassa o imposta\ tributaria.

La necessità di rivedere il quadro dei rapporti tra l'ente locale e il cittadino è legata ad una convinzione che vi sia una diffusa iniquità

Una riduzione parziale della pressione fiscale in linea con gli altri Paesi d'Europa è un primo passo verso l'equità.

La Provincia dovrà svolgere un'azione di coordinamento tra le diverse realtà locali e di ricerca dei meccanismi di controllo sulla qualità delle prestazioni in applicazione delle disposizioni per la tutela dei consumatori ed utenti.

In questo quadro rientrano le tariffe, ed il costo dei servizi di utilità pubblica, quali acqua, energia, rifiuti, costi di urbanizzazione.

Le recenti vicende della Sanità in Toscana così come altri gravi episodi del passato e del presente, creano discredito e sfiducia perché i maggiori costi del servizio, fondamentale quale quello della sanità, non sono determinati da altri fattori se non da sprechi e malcostume.

Rivedere le scelte di modalità di gestione, di qualità dei servizi e rapporti tra servizio e costo per il cittadino è il primo passo per qualificare il sistema dei tributi, delle tariffe e del rapporto costo e qualità della prestazione.

Territorio - Ambiente



Le differenze esistenti nella diversa area del territorio della nostra provincia: la Valle del Serchio, la Piana Lucchese, la Versilia, sono da considerarsi risorse.

Il turismo, l'ambiente, le attività produttive, il settore commerciale, l'agricoltura e il vivaismo, le attività dei servizi, le produzioni dell'artigianato artistico sono diversamente presenti nella provincia di Lucca.

La differenza è una risorsa per lo sviluppo se vi è capacità di valorizzarla e renderle apprezzabila ed utile.

L'Ambiente

Affrontare il tema dell'ambiente, della sua tutela e dell'eliminazione dei rischi determinati dall'uso di sostanze inquinanti e dalla loro dispersione è di primaria importanza perché i beni quali l'acqua, l'aria, non sono più garantiti e garantibili senza una attenta azione di prevenzione e di tutela.

L'acqua
La nostra provincia è ricca di acque ed è in grado di fornirne ad altre province vicine.

Le caratteristiche del territorio, delle sue risorse e la vulnerabilità dello stesso non consentono l'insediamento di impianti a rischio, al contrario occorre limitare il consumo di acqua e la riutilizzazione della stessa per le attività industriali attraverso la politica del riuso e riciclaggio delle stesse.


La difesa del territorio, il sistema fognario, la manutenzione dei canali e dei percorsi di acqua nel nostro territorio richiedono interventi coordinati ed efficaci per prevenire danni a persone e cose e per recuperare la dispersione di acqua degli acquedotti pubblici.

I Rifiuti

Le caratteristiche della provincia non consento la costruzione di impianti di smaltimento di rifiuti nel nostro territorio.

Questa posizione non è da considerare come un atteggiamento di indisponibilità a risolvere il problema della quantità e qualità dei rifiuti in modo da essere autosufficienti e non esposti alle decisioni di altri, ma è la più corretta conseguenza di un ragionamento razionale.

Il rischio di impianti per la distruzione dei rifiuti nel nostro territorio è vero e reale, per questa ragione l'apertura al confronto con altri enti ed aziende nel quadro dell'area vasta deve affrontare, senza pregiudizio, l'insieme dei temi ambientali, della viabilità, il sistema di trasporto ferroviario, la gestione dei rifiuti delle acque, nell'interesse delle comunità e della loro sicurezza.

La raccolta differenziata è una risposta parziale e non risolutiva, ma è fondamentale come forme di sensibilizzazione e dimensione del fenomeno sulla raccolta riuso e smaltimento dei rifiuti.

MOBILITA' - VIABILITA'/ FERROVIA - 




- I temi della mobilità e della viabilità richiedono interventi tali da coniugare i rapporti tra sviluppo economico e condizione sociale dell'intero territorio.

- I collegamenti rapidi assumono un ruolo fondamentale per la mobilità delle persone e delle merci.

- Occorre definire tracciati di viabilità, essere condivisi, superando i confini della stessa provincia, (basta pensare alla rete ferroviaria e alla viabilità provinciale ed autostradale).

- Frà le priorità sono da considerare:

- Il raddoppio della linea ferroviaria PISTOIA - LUCCA - VIAREGGIO;

- La rapida attivazione dei collegamenti ferroviari con le cartiere;
- L'intesa sui progetti per i collegamenti tra nord e sud ed est ovest nella
Piana di Lucca; 
- Realizzare gli interventi di viabilità in Versilia già individuati e in via di e 
esame.



LO SVILUPPO ECONOMICO

Agricoltura, Artigianato, Industria, Commercio Servizi.



Il sostegno alla promozione di nuove imprese deve essere accompagnato da una effettiva riduzione dei tempi e delle procedure per la creazione di nuove imprese.

Lo sportello unico non può essere un obiettivo dai tempi indefiniti perché i tempi dell'impresa sono molto più rapidi di quelli della pubblica amministrazione.

La presenza di aziende di tutti i settori produttivi e di piccole imprese, oltre 40.000 nella nostra provincia, richiede una politica di governo, di promozione e di sostegno non solo con interventi diretti, ma attraverso politiche coordinate.

Il riordino, la ricollocazione di imprese, la definizione di aree dedicate ed attrezzate, per ridurre i costi esterni all' impresa, richiedono una azione attiva partecipata da parte di tutte le forze rappresentative, nei diversi settori, per definire progetti capaci di coniugare le azioni di sviluppo con la sicurezza, la tutela ambientale, il riequilibrio territoriale.

Valorizzazione dei Centri Storici, anche dei nuclei abitativi e delle aree deboli;

Sostegno al lavoro artigiano, con incentivi per la crescita e consolidamento del settore, aree attrezzate, in un quadro di sostegno dei settori dell'artigianato artistico e della piccola impresa;

Valorizzazione ed integrazione delle azioni di sviluppo a sostegno del settore 
Industriale, Artigianale, Commerciale, Turistico, la qualificazione dei servizi per l'impresa e per la promozione di nuove attività.

- L'allontanamento del traffico dai Centri Storici, sia della città di Lucca, che degli altri comuni, deve essere accompagnato da un'azione di migliore utilizzo del sistema ferroviario per tutto il territorio.

Le stazioni ferroviarie dovranno assumere le caratteristiche di centri di interscambio, auto, treno, bus, ciclo, moto ed essere attrezzate, come centri di informazione turistica e culturale.

 



Il turismo

L'industria turistica richiede una coerente politica dell'accoglienza e dell'ospitalità.

La promozione delle ricchezze, culturali, naturali, artistiche, della nostra provincia dovranno sempre più puntare ad una integrazione dell'offerta ed al superamento della "stagionalità".

- Occorre una politica che affronti i temi della ricettività, in termini di qualità e di costi, nel confronto con gli altri centri turistici concorrenti, in modo coordinato ed efficace.

- Definire il calendario delle attività culturali, sportive,promozionali,
esistenti inserendo alcune manifestazioni durante i mesi di minore 
intensità di programmi.

- Valorizzare le diverse proposte culturali, favorendo l'accesso di visitatori nei musei presenti in tutta la provincia.

- Collegare programmi di promozione turistica con altre iniziative culturali, sportive, di valore sociale, di scambio tra realtà del nostro Paese a livello internazionale.

- Realizzare strutture congressuali, di promozione dei prodotti delle imprese provinciali, con adeguati spazi espositivi e di scambio.


In questo quadro i Gemellaggi dovranno assumere caratteristiche volte a valorizzare gli interscambi di conoscenze e favorire l'integrazione fra le realtà della Europa allargata.

 





PER UN NUOVO STATO SOCIALE



La spesa sociale dovrà essere considerata in rapporto alla qualità delle prestazioni.

La riflessione sulla organizzazione delle risposte alle domande di tutela provenienti dai cittadini non può riguardare gli aspetti economici, pure rilevanti, ma la qualità delle risposte in relazione ai bisogni che i cittadini e le comunità locali esprimono.

La famiglia

Una politica per la famiglia che abbia come presupposto la permanenza delle persone anziane nella loro casa o in casa dei propri parenti dovrà valutare meglio quali risorse destinare per ridurre il ricorso alle case di riposo solo per quelle persone che non possono risolvere altrimenti la loro condizione.

La famiglia è ancora oggi il pilastro della società, luogo di formazione e di relazioni sociali fondamentali.

Al nucleo familiare si dovrà fare riferimento per le politiche sociali per i giovani, per gli anziani, per le situazioni di emarginazione di disagio e di handicap.

Vi dovrà essere coerenza nelle politiche regionali, del Governo, dell'Europa.

Gli anziani



Il sostegno alle famiglie che si assumono l'onere di assistere i propri anziani, soprattutto quando si trovano in condizioni di non autosufficienza, o di familiari con problemi di salute o di disabili gravi, è fondamentale.

La composizione di famiglie mononucleari o di singoli non consente la possibilità di fornire adeguate forme di assistenza nella propria abitazione ed è necessario completare le scelte di politica sociale con la realizzazione di case per anziani possibilmente senza sradicamento dal territorio e quindi dai legami affettivi e di solidarietà fra le persone. 

La scelta di piccole unità nelle quali ricostruire, per quanto possibile, il clima "di famiglia" è importante per non perdere l'umanità e la qualità di vita anche nelle condizioni di malattie croniche o irreversibili.



Il volontariato

Il volontariato e il terzo settore sono una grande risorsa sul piano umano e sociale, per le persone, per la difesa del patrimonio culturale, ambientale, per lo sport, per le attività di socializzazione. 

Lucca ha il suo posto di rilievo come provincia per l'elevato numero di associazioni che operano nel volontariato e nell'associazionismo.

Il futuro è segnato da una progressiva riduzione di risorse per il sociale, in presenza di una maggiore richiesta di assistenza e cura da parte di una popolazione che invecchia e che si trova in solitudine.

Il ruolo del volontariato, delle associazioni e della famiglia non può e non deve essere sostitutivo rispetto a quello di enti ed istituzioni preposte.

- L'ASL, il Comune, la Regione, i Ministeri a livello decentrato devono svolgere le loro competenze in modo coordinato, nel rispetto dei ruoli, con spirito collaborativo.

Così come la presenza dei privati nella gestione di servizi di utilità sociale deve stimolare e favorire la competitività tra pubblico e privato a livello più alto per ottenere i migliori risultati.

La copertura e la garanzia per i meno abbienti e dei bisognosi deve essere garantita come diritto e non come concessione.


Giovani



Una società che non affronta adeguatamente l'insieme delle politiche giovanili, come il rischio di disperdere le proprie potenzialità.
I giovani rappresentano la sicura risorsa della società e pertanto dovranno essere affrontati e coordinati i diversi aspetti che investono il mondo giovanile.

L'obiettivo è quello di affaire un insieme di servizi e di opportunità con particolare riferimento alla fase adolescenziale, formativa ed al rapporto scuola - lavoro. 





L'immigrazione



Sarà il fenomeno più rilevante dei prossimi anni, anche se nella nostra provincia il numero degli immigrati provenienti dai paesi extraeuropei non è rilevante come in altra parte del Paese.

- La presenza temporanea per studio, per lavoro, per tornare al proprio paese d'origine, richiede risposte diverse dalla immigrazione con caratteristiche di stabilità.

La politica di attenzione alle popolazioni dei paesi con minori risorse economiche e con ritardi nello sviluppo sociale oltre che economico, deve puntare al sostegno nella prevenzione e cura dei bisognosi di istruzione e formazione, di sostegno alla realizzazione di infrastrutture di prima necessità, direttamente nel Paese di origine.

Un' azione di aiuto nei rispettivi Paesi che consenta la permanenza nel proprio territorio non sarà sicuramente sufficiente a fronteggiare l'esodo costante determinato da conflitti, situazioni politiche, povertà.

La capacità di accoglienza e di integrazione dovrà comunque considerare il pieno rispetto delle regole esistenti nel nostro paese, a cui si dovranno accompagnare le condizioni per l'autonomia della persona (lavoro, abitazione, aspetti della vita sociale).

Il fenomeno dell'immigrazione richiede una politica europea comune per evitare il rischio di una accentuazione della immigrazione clandestina ed irregolare al di fuori di ogni controllo.

In molti casi il lavoro che svolgono gli immigrati non è interessante per i nostri concittadini, ma l'equivalenza immigrato = lavoro umile o ambulante di prodotti venduti sulla strada non può essere la caratteristica dell'immigrato che una volta integrato nel lavoro e nella comunità acquisisce diritti e doveri pari a gli altri cittadini.

L'esperienza maturata in questi anni dai comuni di Lucca, Capannori e dall'Associazione G.V.A.I. di Lucca per l'agenzia casa, rappresenta un sicuro punto di riferimento e di testimonianza concreta tale da essere estesa ai comuni interessati.

 


Sanità



La presenza nel nostro territorio di due Aziende Sanitarie suggerisce un coordinamento strategico delle politiche sanitarie, con l'obiettivo di garantire adeguati livelli assistenziali ospedalieri e presenza territoriale ed il rispetto dei bisogni e delle peculiarità che provengono dalle realtà locali.

Particolare impegno dovrà essere mantenuto nel tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, sul versante della prevenzione, del controllo e della costante verifica dell'insieme delle attività di vigilanza ed ispezione effettuate dalla USL.

Grande interesse, pertanto da incentivare, appare la politica di prevenzione adottata dall'INAIL con finanziamenti mirati alle imprese. 



La sicurezza

E' la sicurezza delle persone, delle famiglie, delle persone sole ed anziane uno dei temi che più interessano i cittadini anche nella nostra provincia.

I dati circa la microcriminalità, furti in appartamenti, borseggi e furti d'auto, vedono la nostra provincia esposta a livelli molto elevati

La paura di vedere violata la propria abitazione e, il sentirsi esposti come persone, è al primo posto nella graduatoria delle preoccupazioni dei lucchesi.

La richiesta di maggiore sicurezza coincide con la presenza di controllo e prevenzione sul territorio.

Le proposte, di un migliore coordinamento delle forze di polizia e di vigilanza e di una maggiore presenza sul nostro territorio non si sono concretizzate.

Anche in questo caso, allo scopo di evitare una diversa vulnerabilità territoriale è indispensabile una presenza diffusa di forze dell'ordine su tutto il territorio della provincia.

Una politica per la sicurezza nel territorio è condizione per una sociale apprezzabile.

Occorrono interventi quali l'aumento degli organici, la loro diffusione territoriale insieme ad interventi per la prevenzione. 





IL LAVORO E LA FORMAZIONE



Le politiche a sostegno del lavoro, e dell'occupazione richiedono un'azione coerente e tale da realizzare maggiori opportunità per i giovani, per le donne, per i disoccupati e per le persone in difficoltà di condizione per nascita o per altre cause.

La rimozione delle cause, principio costituzionale fondante, è compito di tutti i soggetti istituzionali (Governo, Regione, Enti Locali) nel quadro delle rispettive competenze, con spirito propositivo.

L'Amministrazione provinciale ha un ruolo di primaria importanza nella promozione di azioni formative, di tipo professionale, sia per l'orientamento, la preparazione e la riqualificazione professionale in stretto rapporto con la scuola, le imprese, l'Università e gli altri soggetti che come l'esperienza di CELSIUS hanno dato vita ad una esperienza innovativa, per Lucca, nel metodo e nel merito.

Occorre pertanto promuovere azioni utili all'incontro tra domanda ed offerta di lavoro puntando sulla formazione continua e al rientro nelle attività di formazione

La realtà della provincia di Lucca presenta condizioni che non possono essere confrontate con altre aree territoriali del Mezzogiorno. Tuttavia, anche da noi vi sono giovani senza lavoro, o con occupazioni instabili, precari ed irregolari, così come più volte denunciati dalle rappresentanze dei lavoratori.

Particolarmente grave è la disoccupazione di adulti che non possono usufruire degli incentivi per le assunzioni e al tempo stesso non hanno raggiunto i requisiti per il pensionamento.

La disoccupazione è ancora più grave laddove esistono altre difficoltà e disagi legati alla condizione sociale economica e fisica.

Creare lavoro significa favorire le condizioni per lo sviluppo, l'innovazione e la competitività, per questo è determinante la qualità del sistema di istruzione, di formazione, di orientamento.

Un programma di interventi volti a rendere funzionali e sicure le sedi scolastiche, l'aggiornamento dei percorsi culturali, la rivalutazione professionale e sociale degli insegnanti sono condizioni indispensabili affinché anche Lucca possa contare sui alti livelli formativi.

La crescita del livello di conoscenze dell'intera popolazione con forme di vasta alfabetizzazione telematica, rientri scolastici, la realizzazione di attività formative sempre più attente alle dinamiche locali dello sviluppo e al tempo stesso di formazione spendibili a livello europeo sono obiettivi di grande profilo quali:

= L'utilizzo di tutte le risorse per la formazione professionale per gli occupati, affinché non siano estromessi per effetto dell'innovazione tecnologica o per l'inadeguata adattabilità alle nuove possibilità lavorative sempre che richiedano formazione ed istruzione continua;

= Il sostegno alla formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori dipendenti e la realizzazione di attività formative per l'imprenditoria diffusa, sia femminile che dei giovani, per le professioni nelle forme più avanzate di aziende e di servizi di alto contenuto professionale - delle donne, del lavoro associato ed organizzato.

La Regione Toscana dovrà destinare propri fondi per la formazione professionale in aggiunta alle risorse messe a disposizione dell'Eunione Europea. 

Sul piano locale l'esperienza del CELSIUS può rappresentare il modello di partecipazione di Enti - Associazioni di categoria - Fondazioni per la ricerca di nuovi settori di intervento.




Conclusioni



Le scelte di DEMOCRAZIA EUROPEA per la PROVINCIA di LUCCA sono caratterizzate dalla priorità data ai temi: ISTITUZIONALI, DELL'EQUITA', SVILIPPO ECONOMICO, QUALITA' DELLA VITA, LA SOLIDARIETA', IL LAVORO.
Nel momento in cui si operano delle scelte non si può parlare di tutto.
Il contributo dei cittadini, delle associazioni, delle categorie, ci sarà utile per migliorare il contenuto delle proposte, senza alterarne le linee di fondo.
Con questo spirito ed apertura ci presentiamo agli elettori.



 

 

 

 

- Democrazia Europea  sez. di Lucca Via del Toro 5 - 55100  Lucca  -  tel./fax fax 0583/583531 -