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(4-4-1-1):
Capasso; Del Grosso, Rossi (11' st Langella), Tomei, Pignotti;
Ciarlariello, Stefani (14' st Scarpato), Di Cecco, Maggio; Paradiso
(8' st Artistico); Virdis. All. Morganti. (Ciaramellano, Santarelli,
Zaccagnini, Costanzo).
(4-4-2):Iezzo; Grava, Romito (24' st Briotti), Giubilato, Maldonado; Capparella (27' st Montesanto), Montervino, Fontana, Bogliacino; Sosa, Calaiò (33' st De Palma). All. Reja. (Gianello, Amodio, Grieco, Pià).Arbitro: Damato di Barletta. (Sabbatini-De Luca).
Cronanca:
CHIETI - A Chieti un Napoli dai due volti vince e consolida il
primato allungando su Sangiovannese (a sette punti) e su Perugia
(a otto punti). Grande primo tempo degli azzurri che riescono
anche a sbloccare il risultato con Calaiò contro
un Chieti con dieci effettivi dietro la linea del pallone. Nella
ripresa raddoppio su autorete. Strada spianata si dirà,
ma non è così. Il Napoli, con la complicità
dell'arbitro, si complica la vita e il Chieti poi ci proverà
(anche se tra mille difficoltà) sino all'ultimo minuto
vista anche la superiorità numerica per l'espulsione di
Montervino costruita e messa in piedi dal signor Damato
di Barletta che rievoca ricordi della gara di play-off di San
Benedetto del Tronto, direzione di gara che già allora
provocò non poche discussioni.
Reja conferma l'undici base con in avanti la coppia terribile
Sosa-Calaiò. Morganti schiera, come ovvio
che sia, un Chieti abbottonato con l'ex Paradiso dietro
l'unica punta Virdis. Il Napoli, su un terreno di gioco
abbastanza buono a dispetto delle voci delle ultime ore, prende
in mano il pallino di gioco sin dal primo minuto. Il Chieti comunque
si limita a chiudere ogni varco e a ripartire con non più
di tre uomini. Ci mette 24' il Napoli a scardinare il bunker difensivo
neroverde, il tempo che basta a Sosa di lanciare a rete
di Calaiò che si incunea tra due avversari e appoggia
in rete dopo aver superato anche il portiere per l'ottavo sigillo
personale. Ci prova ancora il Napoli, ma senza convinzione sono
le conclusioni da fuori di Capparella e compagni. In chiusura
i partenopei avrebbero potuto beneficiare di un calcio di rigore
(netto) per trattenuto su Calaiò al quale viene
impedito di battere a rete di testa, ma Damato fa cenno
di proseguire. Si chiude qui la prima frazione di gioco, con Iezzo
inoperoso tra le fila azzurre.
La ripresa inizia sotto la stessa sinfonia, ma gli attacchi del
Chieti sembrano più incisivi e Iezzo si fa trovare pronto.
Al 7'st gli azzurri raddoppiano con Tomei che devia nell'angolino
alla destra del proprio portiere un cross teso di un ottimo Bogliacino.
Da quel momento gara chiusa si dirà, ma non sarà
affatto così. Il Napoli si rilassa, Romito emozionato
nel ruolo di ex, l'inserimento di Artistico che cambia
volto alla gara, il tutto potrebbe portare al gol ma Iezzo
nega il gol ai locali con un vero e proprio prodigio. Chieti che
meriterebbe il gol dell'1-2 per il coraggio e la grinta mostrata,
ma non nel modo in giunge. Damato, conferma la brutta direzione
di gara con i partenopei nei play-off della scorsa stagione e
sanziona con il penalty un intervento pulito di Montervino
(da autentico difensore) che ferma l'avversario prendendo
pienamente il pallone. Virdis trasforma dagli undici metri, niente
può questa volta Iezzo. Come se non bastasse, in occasione
del rigore il signor Damato ha anche ammonito Montervino
che poco dopo deve lasciare il capo per doppia ammonizione. Reja
alla mezz'ora della ripresa capisce che Romito non in condizioni
psicologiche per continuare la gara e manda nella mischia Briotti
che si colloca a sinistra permettendo di fatto a Maldonado
di tornare centrale. Il Chieti in superiorità numerica
avrebbe anche l'opportunità di impattare sul 2-2 ma Virdis
e Artistico sono imprecisi. Napoli che soffre nel finale
di una partita condizionata dalla direzione dell'arbitro, ma vince
e si consolida sempre più capolista.