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(4-4-2): Iezzo; Grava, Romito, Giubilato, Maldonado; Capparella (28' st Grieco), Montesanto, Fontana, Bogliacino (40' st Amodio); Sosa, Calaiò (20' pt Pià). (Gianello, Briotti, Gatti, De Palma). All. Reja
(4-4-2): Marruocco, D'Alterio, Di Giorgio, Pagliarulo, Sportillo; Giordano, Moro, Stefani (24' st Chiarello), Scarpa (1' st Antonioni); Mounard, Cantoro. (Efficie, Parisi, Maffucci, Quinto, Dasoul). All. Fiorucci
Cronaca:
Napoli-Foggia, come da previsione, termina con una girandola di
gol ma nessuno si aspettava che il numero fosse uguale da una
parte e dall'altra. Non si può che parlare di "insuccesso"
per Napoli, inevitabile dopo un pari casalingo con una squadra,
quella pugliese, nel caos più totale con in panchina (Fiorucci)
l'allora tecnico in seconda del dimissionario Rumignani,
tant'è che già domani il Foggia potrebbe annunciare
il nuovo tecnico Simonelli. Punto questo che non altro
porterà all'ennesimo ribaltone qualora il nuovo tecnico
non porterà immediatamente risultati, dato che in questo
preciso istante tifosi e squadra "esigono" la riconferma
di Fiorucci. Su un campo pesante per le copiose piogge
degli ultimi giorni Reja conferma l'undici titolare base
fatto salvo l'inserimento di Montesanto al posto dello
squalificato Montervino. Fiorucci opta per un 4-4-2
con Scarpa nelle vesti di esterno anzichè di punta,
e soprattutto con Cantoro preferito ad Antonioni.
La gara inizia e il Foggia all'8 si porta in vantaggio con Cantoro
con un tiro dal limite dell'area di rigore, difficile intervenire
per Iezzo e ancora maggiormente quando il pallone cambia
traiettoria dopo essere rimbalzato in prossimità della
linea di porta. Da quel momento in poi il Napoli fa il suo ingresso
in campo, dopo quello fatto otto minuti prima ma con estrema sufficienza
e supponenza verso una gara sottovalutata. Bastano 2' a pareggiare
il conto con Fontana che, su assist di Bogliacino
di testa, con un sinistro volante batte Marruocco. Ancora
2' più tardi il Foggia ripassa in vantaggio con Cantoro
che, servito in evidente fuorigioco, supera Romito e batte
un incolpevole Iezzo. L'arbitro, e soprattutto il suo assistente,
convalidano la segnatura. Come se non bastasse qualche minuto
più tardi Calaiò rimedia un colpo e deve
abbandonare per fastidi alla caviglia destra, al suo posto entra
in campo Inacio Pià. Bastano dieci minuti dal suo
ingresso in campo per seminare il panico nella difesa pugliese
e farsi mettere giù in area di rigore: rigore ineccepibile.
Da dimenticare invece la conclusione di Fontana, centrale
a mezza altezza, che impatta sul piede destro di Marruocco
che s'era gettato alla sua sinistra. Ma il brasiliano non ci sta
e 5' più tardi solito pressing sui difensori in disimpegno
e batte a rete sul portiere in uscita dopo essersi incuneato in
area di rigore: portiere battuto e pareggio ristabilito. Da quel
momento in poi, sino al fischio finale, i partenopei non riusciranno
a scardinare la difesa pugliese.
Nella ripresa è inutile il forsing azzurro, con Fiorucci
che da sostanza al centrocampo e con Reja che ingolfa l'attacco
con gli inserimenti di Grieco e Amodio, tenendo
in campo Montesanto in un ruolo di copertura con il Foggia
completamente nella propria area di rigore. La partita termina,
come giusto che sia, con Fiorucci e giocatori a festeggiare
per un punto strappato al San Paolo. Gara che servirà agli
azzurri e all'ambiente a tornare sul pianeta terra.
(Articolo di Antonio Gaito da http://www.tele5napoli.com)