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PERUGIA : (4-4-2): Pinzan; Lo Monaco, Dal Canto, Accursi, Ghomsi; Puccinelli, Mezavilla (45' st Boisfer), Diarra, Arcadio (49' st Mandorlini); Guadalupi (27' st Bernini), Cellini. All.: Patania. (Bianchi, Zagaglioni, Bevilacqua, Campagnaccci).
(4-4-2): Iezzo; Grava, Maldonado, Giubilato, Briotti (32' st Amodio); Capparella (27' st Grieco), Montervino, Fontana, Bogliacino; Sosa, Pià. All.: E. Reja. (Gianello, Romito, Montesanto, Vitale, De Palma)
Cronanca:
Il Napoli offre, come spesso accade, una brutta prestazione lontano
dalle mura amiche ma a Perugia impatta anche contro un arbitraggio
a dir poco mediocre e rimedia la prima sconfitta stagionale. Celi
di Campobasso, ancora lui, l'arbitro della disfatta di Rimini,
del pari "sfortunato" di Pistoia (senza dimenticare
la vicenda legata allo striscione) e ancora prima della gara casalinga
con il Benevento. In quell'occasione Abate e Varricchio
furono più forti del direttore di gara, oggi invece ha
vinto lui. A giustiziare il Napoli, almeno stando a quanto alla
fine è il risultato "vero" del match, è
stato ancora una volta Cellini. Il bomber di Firenze, già
conosciuto la scorsa annata con la maglia del Foggia. Reja
manda in campo il Napoli con Briotti all'esordio da titolare,
riposo per Romito per permettere a Maldonado di
tornare nel ruolo di centrale a lui più congeniale. Patania
conferma invece il suo 4-4-2 ma la ragnatela preparata al Napoli
può materializzarsi solo al fischio d'inizio con a turno
Mezavilla e Diarra su Fontana per non farlo
ragionare. Il Napoli in realtà inizia anche bene e ci prova
dopo un quarto d'ora con una buona proiezione offensiva di Grava
che trova impreparato Pià. Il Napoli prosegue nella
sua manovra, lenta, a coinvolgere tutti i calciatori, ma al 26'
il Perugia al primo tiro passa: Arcadio inesauribile crossa
al centro per Cellini che sbaglia lo stop, errore che paradossalmente
gli permette di saltare Giubilato (non può essere
schierato contro avversari del genere) e di battere Iezzo
dall'area piccola. Al primo tempo, dove Celi di Campobasso
da un antipasto di una direzione di gara fatto di due metri di
giudizi opposti, segue una ripresa scoppiettante (in negativo).
La gara è spezzettata dalla miriade di falli a centrocampo
dei locali e il Napoli ne paga nervosamente, visto anche l'atteggiamento
dell'arbitro che permette tutto ciò e alla prima occasione
ammonisce i partenopei per normali falli di gioco ed è
il caso dei gialli a Pià, Briotti e Grava.
Al 13' st è Accursi a fermare Pià
in area di rigore con un'evidente trattenuta, Celi fa cenno
di proseguire. Dieci minuti più tardi ancora Pià
a terra (letteralmente affossato) niente penalty. Al 36' Pinzan
compie il miracolo su una punizione magistrale di Fontana.
Al 43' st è ancora Fontana a mandare la palla a
lato d testa da posizione ravvicinata, e non immaginiamo cosa
sarebbe successo se fosse andata diversamente dato che il collaboratore
dell'arbitro aveva sanzionato un fuorigioco materialmente impossibile.
Al 48' il rigore più netto e l'errore più clamoroso
del pessimo Celi di Campobasso: Lo Monaco atterra
Pià e Celi fa ancora cenno di correre. La
partita, manco a dirlo, termina tra il tripudio della squadra
di casa che di fatto hanno già vinto il loro campionato.
Il Napoli perde la prima partita stagionale giocando una gara
brutta, sotto tono, per di più trovandosi a fronteggiare
anche una pessima direzione di gara.