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(3-4-1-2):
Iezzo (12' pt Gianello), Maldonado, P. Cannavaro, Domizzi, Grava
(13' st Trotta), Montervino, Gatti, Savini, De Zerbi (25' st Pià),
Sosa, Calaiò. (Giubilato, Garics, Dalla Bona, Bucchi).
All.: Reja.
(5-3-1-1): Narciso, Antonazzo, Chiecchi, M.Rossi, Tamburini, Campedelli, Longo (25' st Gilioli), Bentivoglio, Abate, Pinardi (18' st Colacone), Bruno (44' st Sforzini). (Vergari, Ricchi, Virdis, Lazzari). All.: Mutti.
Cronanca:
Il Genoa che perde e il Napoli che pareggia, questo il
canovaccio del film giallo della giornata. I partenopei annusano
l'aggancio ed invece prima i liguri trovano il pari, poi Calaiò
butta al vento una importantissima vittoria sbagliando un calcio
di rigore. Resta dunque tutto invariato in vetta alla classifica,
ma ora i play off sono più vicini.
Non potendo essere al fianco dei giocatori a Brescia in quello
che era stato definito l'appuntamento più importante della
stagione, contro il Modena il caloroso pubblico napoletano si
stringe con entusiasmo attorno alla squadra: al San Paolo
sono attesi 50.000 spettatori e, forse, ce ne sono anche di più.
Reja restituisce spazio al Pampa Sosa davanti e
a Gatti in regia; rientra anche Maldonado dopo la
squalifica. Per l'ex Mutti una sola punta e piena emergenza tra
infortunati e squalificati: Bruno unico terminale offensivo con
Pinardi a supporto; Sforzini e Colacone pronti all'occorrenza
in panchina.
Umiltà e coraggio chiedeva il tecnico Mutti alla vigilia,
l'inizio di gara dimostra che i suoi ragazzi hanno recepito il
messaggio: il primo miracolo, infatti, è di Gennaro
Iezzo in uscita sul napoletano Bruno. Nell'occasione, però,
il portiere partenopeo si infortuna scontrandosi con Maldonado
ed è costretto a lasciare spazio a Gianello. Gli
ospiti adottano la loro tattica attendista, ma senza rinunciare
al contropiede, tanto che anche l'ex Longo va vicino alla rete
in un paio di occasioni, entrambe ribattute con affanno dalla
difesa partenopea.
Ma quando c'è da sbrogliare la matassa, c'è sempre
lui, il Pampa Sosa: l'argentino, al 32', smette i panni
dell'assente ingiustificato e veste quelli dell'opportunista,
scaraventando in rete, di punta, una palla vagante a centro area.
Il d.s. Marino, che alla vigilia ne aveva tessuto le lodi
di uomo squadra e spogliatoio, arrivando a definirlo il "Gigante
buono" del Napoli, si spella le mani in tribuna. Meno
complimenti, però, qualche minuto più tardi, quando
ancora Sosa stoppa bene in area, ma invece di concludere
da ottima posizione serve un compagno immaginario.
Gol sbagliato, gol subito, e il Modena trova il pari proprio allo
scadere del primo tempo: la percussione centrale è ancora
di Longo, il suo servizio in profondità è una bomba
ad orologeria, Tamburini la disinnesca superando Gianello
in uscita. Il pareggio arriva forse inatteso per l'andamento della
partita, ma di certo non immeritato, anche se Sosa nel
finale di frazione avrebbe una ghiotta occasione per riportare
in vantaggio i suoi: il Pampa, però, rivive l'azione
precedente, controlla bene nell'area piccola ed anche se questa
volta cerca opportunamente la porta, trova soltanto il fondo del
campo.
"Sempre con voi", con questo striscione la squadra è
stata accolta al rientro dalla insidiosa trasferta di Brescia.
Marino non ha dubbi: "Il soffio dei nostri splendidi
tifosi ci spingerà in A". E il pubblico del San
Paolo ci prova con il suo costante e chiassoso incitamento.
I decibel arrivano al limite quando da Bari giungono notizie positive:
il Genoa perde e l'occasione è davvero troppo ghiotta per
lasciarsela sfuggire. Reja, dunque, si gioca la carta Trotta
sulla destra al posto del timido Grava, ma dall'altra parte
continua ad imperversare un Abate che fa impazzire la difesa partenopea.
La partita, con il passare dei minuti, sembra spegnersi e il Napoli
dà l'impressione di non essere più in grado di bucare
l'attenta difesa emiliana: ed allora dentro anche Pià
per uno spento De Zerbi. I padroni di casa faticano a trovare
spazi, ma quando mancano 8 giri di orologio alla fine, Pantana
assegna un rigore per una trattenuta su Sosa a centro area: Calaiò,
però, si fa respingere la conclusione da Narciso, sprecando
la più ghiotta delle occasioni. Nel finale solo le espulsioni
di Gilioli e Montervino. Sul San Paolo aleggia la
sensazione dell'occasione sprecata.
Bucchi (8) Bogliacino (6) De Zerbi (3) Cannavaro (2) Dalla Bona (2) Sosa (6) Grava (1) Domizzi (1) Maldonado (1) Pià (2) Montervino (1) Trotta (2) Autogol (1) |
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