10^ Giornata 28/10/2009 |
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Cronaca: NAPOLI, 28 ottobre 2009 - Bastano due acuti, quando il Napoli non ne ha più, per agguantare il Milan; quando ormai tutto sembra perduto. Annichiliti dopo soli cinque minuti di gioco per i gol di Inzaghi e Pato, gli azzurri ricuciono lo strappo, attaccano più con il cuore che con le gambe e dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Abate all'86' raccolgono i frutti di una gara sofferta, accorciando prima con Cigarini al 90' e pareggiando al 93' di Denis. Bravi gli azzurri a crederci fino in fondo; ingenui i rossoneri che dopo un primo tempo con i fiocchi, gestiscono male la ripresa e il finale e vengono acciuffati dopo otto giorni di rimonte. Filippo Inzaghi esulta dopo il gol dell'1-0. Ap partita a scacchi L'autostima del Napoli si riconosce nell'entusiasmo di Walter Mazzarri che modella la squadra a piacere. C'è il Milan? Ecco quindi un più prudente 4-2-3-1, perché una punta sola (Quagliarella) non dà riferimenti e tre piedi buoni come quelli di Maggio, Lavezzi e Hamsik sanno fare tanto male. Per ostacolare senza limiti i rossoneri, piazza davanti alla difesa Pazienza e Gargano, uomini di rottura. L'autostima convince invece Leonardo a insistere sul 4-3-3, con quattro varianti rispetto a Verona: Abate per Oddo, Zambrotta per Antonini, Ambrosini al posto di Flamini e Inzaghi preferito a Huntelaar. E' la partita a scacchi ipotizzata dal tecnico rossonero che si riserva di correggere in corsa. Uno-due - Ma le vie del calcio sono infinite e imprevedibili. Basta infatti poco al Milan per cucirsi addosso la partita e pochi secondi a Inzaghi per infilare De Sanctis. Bravo Seedorf a tagliare verticalmente la distratta difesa del Napoli e servire Inzaghi, pronto come un avvoltoio a raccogliere al limite, penetrare in area e battere di sinistro De Sanctis. Un pugno nello stomaco a cui si aggiunge il gancio destro micidiale di Pato quando scatta il 6'. Inzaghi allunga di testa dalla linea del centrocampo per lo straordinario "Papero" che fugge via: scatto bruciante e testa alta per metà campo, poi il bolide sicuro che incide il 2-0 sul tabellone. San Paolo ammutolito e Napoli che prima di riprendersi impiega una decina di minuti. L'esultanza di Pato dopo il 2-0. - La volontà non manca. Mazzarri predica velocità e la squadra applica i consigli, ma regna troppa confusione nonostante l'impegno di Hamsik e Maggio. Il Milan, senza Nesta dall'8' per un problema all'adduttore della gamba destra, si difende e riparte, ma senza esagerare, badando semmai a rallentare il ritmo. A funzionare, e questa è la nuova idea, è la posizione di Seedorf nel vertice alto del centrocampo. L'olandese recupera palle e si sacrifica coprendo spazi e i vuoti di Ronaldinho, il cui fuoco predicato da Leonardo è ancora un'immagine allegorica. Il Napoli ci mette il cuore, ma si perde negli ultimi metri per mancanza di lucidità e distrazione. Riecco Dida - Dopo il riposo il Milan in possesso palla congela il gioco perché capisce che il Napoli ha polmoni e passione per andare in gol. Gli azzurri sono treni che volano sulle fasce e a ripetizione Dida deve esaltare il suo grande spessore. Prima respingendo due volte su Lavezzi e Maggio al 2', poi chiudendo la strada all'11' a Gargano, ad Hamsik e ancora a Lavezzi. Leonardo corre ai ripari per non rovinare la festa e abbandona il 4-3-3 per un compatto 4-4-2. Il sacrificato è Ronaldinho per l'interditore Flamini; il Gaucho non ci sta e manda a quel paese Leonardo. Mazzarri dal canto suo rivoluziona tutto: dentro Cigarini, Datolo e Denis, fuori Pazienza, Campagnaro e Quagliarella. Ma il passare del tempo coincide con il calo fisico degli azzurri che attaccano a folate, ma senza incidere. Il Milan ci mette poi del suo frammentando il ritmo con un sapiente possesso palla. Quello che poi fa ripartire l'azione e al 21' potrebbe regalare il 3-0 se Inzaghi, dopo avere evitato De Sanctis, non alzasse troppo la mira oltre la traversa. Al 40' è invece Grava ad anticipare Borriello al momento del tiro. La disperazione di Pato dopo il gol di Denis. - Dal 41' il Milan gioca in dieci per l'espulsione di Abate (doppia ammonizione) e l'uomo in più paga. Al 45' arriva infatti il gran gol di Cigarini: botta dalla distanza nel sette. E' proprio vero: le vie del calcio sono infinite e imprevedibili, perché il 48' regala lo splendido colpo di testa di Denis a fil di palo su cui Dida non può nulla. Giustissimo per il Napoli e Mazzarri; velenoso e difficile da digerire per il Milan e Leonardo. Proprio un finale da film. Che a De Laurentiis piacerà molto. (Gaetano De Stefano - gazzetta.it) |
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