La cronaca:
La squadra di Mazzarri va sul 2-0 con Lavezzi e Pazienza, poi Larrivey apre la rimonta, Matri segna nella settima gara di fila e Jeda appena entrato ribalta il risultato. Lavezzi si fa espellere e scatena una rissa, ma al 51' arriva il 3-3 di Bogliacino: nono risultato utile per gli azzurri
12 dicembre 2009 - Finisce con Lavezzi che esulta per il 3-3 dal sottopassaggio dove è finito (rosso) per aver calciato un pallone contro Allegri, reo di aver ritardato la ripresa del gioco (segue mezza rissa). Finisce col Napoli che festeggia per un pareggio (con gol di testa al 96' di Bogliacino) pur essendo stato sopra 2-0, finisce con un Cagliari deluso per aver interrotto il filotto di quattro vittorie di fila in casa, dopo aver completato una rimonta incredibile. Non interrompe la serie di risultati utili il Napoli: ora sono 9, quattro vittorie e cinque pareggi.
Doppio vantaggio - Il gol che apre la partita di Cagliari è una magia del Pocho, al terzo gol stagionale. Al 22' Lavezzi prende palla qualche metro fuori dall'area, con un ripetuto dribbling si libera delle attenzioni di Parola, Canini e Lazzari e trova lo spazio per il tiro rasoterra sul secondo palo: angolino e 1-0. Non sarà l'unica fiammata del numero 7 del Napoli, tornato nel primo tempo sui livelli di un anno fa, quando aveva fatto innamorare la città. Altre due volte nel primo tempo se ne va alla grande in mezzo a vari avversari, in spazi che paiono non esserci. Nella ripresa cala, nel finale si farà cacciare e alla fine sono tante ombre quante luci. Ma quando Pazienza al 20' della ripresa trova il 2-0, su angolo di Hamsik, dopo aver fallito un primo tiro, la partita sembra chiusa nel nome di Lavezzi.
Tripla rimonta - Invece, non era finito nulla. Matri ci mette assist e record, Jeda la testa appena entrato, ma è Larrivey a suonare la carica. Il piccolo "Bati" argentino, sempre apprezzato per la carica e la voglia, meno per le doti tecniche e realizzative, al 30' della ripresa risveglia un Cagliari che pareva fuori dal match. Cross basso di Matri, deviazione vincente di piatto. Da lì la squadra di Allegri torna a crederci: Matri la porta in parità con un colpo di testa che gli vale il settimo gol in sette gare di fila (record, come Riva 38 anni fa), Jeda pochi secondi dopo essere entrato colpisce, sempre di testa, per il 3-2. Rimontona completata? Macché, arriva Bogliacino...
NAPOLI a una punta - Nonostante i desideri di Quagliarella, che si era espresso per la condivisione del peso dell'attacco con Denis, Mazzarri torna alla formula con l'ex Udinese punta unica, ed Hamsik e Lavezzi a supporto. Dietro, si fa di necessità virtù: l'emergenza riporta Aronica nella linea dei tre, con Cannavaro centrale (sarà fra i migliori, fino agli assalti finali), mentre Zuniga viene adattato a sinistra a centrocampo. Per oltre un'ora il Napoli è padrone del campo, poi si fa travolgere dalla foga cagliaritana, dimostrando poca lucidità nello stoppare i rifornimenti aerei. Hamsik cresce nel secondo tempo, ci prova più volte da fuori, ma non trova il bersaglio, Quagliarella non convince. Ma la "zona Mazzarri" continua..
Cagliari a due velocità - Nené, centravanti del Cagliari, era stato fra i migliori dei suoi: quando esce, però, il suo sostituto suona la carica. A centrocampo la squadra soffre l'assenza di Conti, e dipende dalla forma di Cossu: quando per 20' si accende il piccolo rifinitore, si gira con un'altra marcia. Matri sta diventando un bomber, Jeda è l'uomo giusto al posto giusto. Ma dietro si soffre un po' troppo. (www.gazzetta.it - Valerio Clari)
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